INTERNET OF THINGS

Smart city, la ricetta di Alosys per una rete di illuminazione intelligente

Una città è smart se ha un’illuminazione pubblica smart. Non è un’idea nuova immaginarla come il backbone dei servizi a valore aggiunto, ma Alosys Communications ha una sua ricetta innovativa: fornire ogni lampione di una “presa elettrica”, trasformando così gli impianti pubblici in hub per l’erogazione di servizi evoluti

Pubblicato il 30 Apr 2020

Città smart e illuminazione pubblica: la ricetta di Alosys

Innovare con servizi di pubblica utilità attraverso l’abilitazione della rete dell’illuminazione pubblica è uno dei modi per rendere una città davvero smart. In questo contesto giocano un ruolo di rilievo quelle tecnologie e telecomunicazioni che consentono di veicolare informazioni in modo veloce e affidabile. Un’azienda con soluzioni di questo tipo è Alosys Communications, provider internazionale di servizi gestiti specializzato in ICT e Industria 4.0. La sua offerta di prodotti e servizi è improntata all’implementazione tecnologica, alla sicurezza e all’analisi e gestione di grandi flussi di dati. Tra le altre cose, Alosys ha una sua ricetta per diffondere e abilitare servizi evoluti abilitando la rete di illuminazione pubblica ad ospitarli e alimentarli.

Smart city e illuminazione

Gestire le risorse in modo intelligente, puntare alla sostenibilità economica ed energetica, migliorare la qualità della vita e rispondere ai bisogni dei propri cittadini: sono queste alcune delle sfide che il concetto di smart city porta in sé.

Un centro urbano è supportato da un elevato livello di tecnologia: continuamente produciamo dati provenienti dalle nostre transazioni, da sensori, da strumenti di analisi, e questa incredibile quantità di dati può portare grandi benefici alla collettività. Come? Processare i dati in modo da avere un’analisi pertinente è compito e sfida dei data scientist. Ma quando si parla di hardware a supporto della tecnologia, e alla sua alimentazione e ai sistemi di comunicazione, il campo da gioco si chiama smart grid.

L’illuminazione pubblica è da sempre un fattore centrale per Paesi e città, in quanto garantisce la fruibilità dei luoghi pubblici e la sicurezza ai cittadini. Ma i sistemi tradizionali che si limitano a illuminare sono stati resi obsoleti da un mercato che chiede la costante ottimizzazione tecnologica delle risorse.

Da qui la continua ricerca di sistemi di illuminazione innovativi, più flessibili, in grado di migliorare la qualità dell’illuminazione e di garantire un controllo più puntuale delle caratteristiche della luce emessa.

Questo perché un’illuminazione urbana “intelligente” e abilitante contribuisce a rendere la città “intelligente”. E i suoi cittadini più soddisfatti. Continuare questo processo è non solo doveroso ma imprescindibile dal concetto di smartness. Ma naturalmente servono le tecnologie e le soluzioni adeguate.

“Abbiamo ben chiare le possibilità della rete di illuminazione pubblica (e non) e le opportunità ad essa collegate” spiega Mauro Carulli, Marketing & Communications specialist di Alosys Communications. “Abbiamo iniziato a lavorare a soluzioni e su servizi associati sugli impianti di illuminazione elettrica ancor prima che si creasse il concetto di smart city”.

“Per noi – prosegue – era normale pensare che, dove ci fosse stato un collegamento, ci sarebbe stata l’opportunità di costruire una comunicazione, e per questo abbiamo creato sistemi, dispositivi e abilitatori che permettessero la messa a sistema di soluzioni tecnologiche. Oggi pensiamo alla rete di illuminazione pubblica come a una fitta griglia di scambio energetico (smart grid) e a una rete di dispositivi in costante comunicazione fra loro (IoT). Questo cambio di paradigma, se usato in modo intelligente, può cambiarci in meglio la vita”.

Smart grid e Internet of Things per le città intelligenti

Le smart grid sono reti di distribuzione diverse da quelle tradizionali la cui “intelligenza” risiede nell’adozione di soluzioni tecnologiche come, per esempio, sistemi di accumulo dell’energia prodotta in eccesso, che può essere così conservata e/o immessa in rete quando serve. O come sistemi IoT (Internet of Things) in grado di inviare dati in tempo reale verso sistemi di analisi anche predittivi. Al momento però l’attuazione delle smart grid è ostacolata dal fatto che sono necessari cospicui investimenti per realizzarle, oltre che dai tempi lunghi di implementazione e dalle difficoltà normative e contrattuali. Per superare questi ostacoli Alosys mette a disposizione, per la realizzazione di servizi smart, un dispositivo: Alosys Switch, pensato per permettere la rapida diffusione dei Servizi a Valore Aggiunto (VAS) all’interno delle città utilizzando gli impianti di illuminazione pubblica già esistenti, senza necessita di opere di scavo e nuove certificazioni, a costi ridotti e tempi di implementazione veloci.

Come funziona Alosys Switch

Alosys Switch permette il prelievo della corrente dalla rete trifase dell’impianto dell’illuminazione pubblica. Si tratta di un dispositivo di piccole dimensioni (80mm x 38mm x 20mm, facilmente installabile del lampione) che è in grado di fornire un’alimentazione nel corso delle 24 ore alla base del palo dell’illuminazione. Sul fronte IoT, Alosys Switch è stato pensato, disegnato e prodotto per alimentare, in modo sicuro, qualsiasi dispositivo a valore aggiunto lungo tutta l’infrastruttura di illuminazione.

In particolare il device è composto di due parti: una è costituita da un interruttore che permette l’accensione e lo spegnimento del corpo illuminante connesso al servizio di illuminazione pubblica; l’altra alimenta il dispositivo a valore aggiunto con continuità. È sufficiente inserire Alosys Switch su un lampione, ogni tre lampioni, della rete di illuminazione per ottenere alimentazione elettrica su tutti i pali dell’impianto. Per applicazioni di e-mobility (e recharge) dove non è necessaria la trasformazione dell’energia, Alosys Switch è l’unico elemento necessario per portare l’energia a base palo. In definitiva, grazie a questa soluzione, gli impianti pubblici finiscono per diventare un hub per l’erogazione di servizi evoluti.

“Stiamo vivendo in un periodo di emergenza e non solo sanitaria, ma anche culturale– dice Mauro Carulli – e, in un momento come questo, installare una telecamera su un palo non è di per sé una trovata smart, ma sorvegliare determinate zone o verificarne il traffico sì. Ogni 20 metri (la distanza fra un palo della luce e l’altro) c’è un punto di potenziale presa di alimentazione, o di riferimento, per l’installazione di apparati VAS quali telecamere, wi-fi, comunicazione wireless, pannelli informativi, punti di ricarica di cellulari o droni e molto altro. Le possibilità di applicazione sono illimitate, per capirlo basta guardare una foto aerea del nostro pianeta di notte: la fitta rete illuminata è il campo da gioco di questa opportunità”.

Quale contributo in particolare può dare Alosys Switch a una città più smart?  “Le informazioni affidabili e diffuse in modo rapido sono fondamentali, rendono la vita più fluida e meno caotica ed eliminano giri a vuoto o code destrutturate” conclude il manager di Alosys. “Ma anche trasformare la rete di illuminazione pubblica da un centro di costo a un centro di profitto è un’opportunità realizzabile con Alosys Switch, un’opportunità che, messa a sistema, può fare la differenza. Abbiamo il dovere – prosegue Carulli – di pensare e realizzare soluzioni abilitanti e nuovi sistemi tecnologi ed economici. Penso in questo contesto al mondo delle startup, che hanno in sé il DNA dell’esigenza, dell’innovazione e della velocità di reazione. Questo mondo potrebbe veramente sorprenderci. Infine voglio dire che sono contento di vivere in un Paese che ha sempre saputo dimostrare la propria genialità e reattività. Credo che Alosys Switch rappresenti pienamente questa attitudine italiana”.

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