LO STUDIO

Smart City e inquinamento: la peggiore qualità dell’aria è in Cina, Torino maglia nera in Italia

Lo studio “Smart cities e qualità dell’aria” della Rome Business School fotografa la situazione mondiale su smarty city e inquinamento: le prime 25 città più inquinate sono quasi tutte cinesi. In Europa la peggiore è Francoforte, in Italia Torino. Ma il Centronord italiano è più ecosostenibile rispetto al Sud. Gli esempi

Pubblicato il 01 Set 2022

Smart city e inquinamento

Una smart city, oltre ad essere un centro urbano contraddistinto da tecnologie innovative e sostenibili, è anche una città con un livello molto basso di inquinamento. L’inquinamento delle città continua purtroppo a rappresentare una minaccia su scala globale, non solo per l’ambiente ma anche per la salute pubblica. La pandemia ha dimostrato quanto la salute delle persone dipenda dall’ambiente che le circonda. Eppure, nonostante le varie soluzioni adottate dai governi degli Stati europei e non solo, il tasso di inquinamento delle città continua a crescere. A livello mondiale, si stima che circa il 52% delle emissioni mondiali di gas a effetto serra derivino “solo” dalle prime 25 città che compongono la classifica. A riproporre questa classifica, nel contesto di una riflessione più generale su smart city e inquinamento, è lo studio “Smart cities e qualità dell’aria”, realizzato da Rome Business School, che fa parte di Planeta Formación y Universidades (creata da De Agostini e dal Gruppo Planeta nel 2003), in collaborazione con Legambiente e Tscai.

QUI è POSSIBILE SCARICARE IL REPORT

Smart city e inquinamento: la Cina guida la classifica

Come si vede dalla tabella sottostante sulle “Top 25 città inquinanti nel mondo”, la cui fonte è una rielaborazione dei dati OMS,  le prime 6 città con la peggiore qualità dell’aria sono cinesi: Handan,  Shanghai, Suzhou, Dalian, Pechino e Tianjin. L’elenco è interrotto dal settimo posto di Mosca, ma poi riprende la lista di metropoli cinesi inquinate, con qualche eccezione (Bangkok 13esima, Instabul 14esima). Tokyo occupa il 23esimo posto. La prima metropoli occidentale si trova in fondo alla lista delle 25 ed è New York. 

RBS-Report-Smart-cities-e-qualita-dell-aria-in-Italia

Città e qualità dell'aria: le più inquinate nel mondo / 1
Città e qualità dell'aria: le città più inquinate al mondo / 2

Europa: Francoforte “maglia nera”, Torino al 52esimo posto

L’Europa sembra cavarsela meglio in fatto di qualità dell’aria, ma naturalmente c’è molto da lavorare anche su questo fronte. Come riporta la ricerca, le prime 3 città europee per inquinamento  sono Francoforte, che con 46 milioni di tonnellate di Co2 si piazza al 30esimo posto; Atene con 38 milioni di tonnellate di Co2; e Berlino. La prima città italiana per inquinamento è al 52esimo posto ed è Torino.

Italia: il Centronord è più ecosostenibile

Nonostante il triste primato del capoluogo piemontese, in generale lo studio “Smart cities e qualità dell’aria” conferma che il Nord e il Centro Italia sono le aree più virtuose in termini di ecosostenibilità, mobilità sostenibile e progetti di riduzione dell’impatto ambientale, mentre il Sud procede più lentamente. Nessuna delle 102 città analizzate da Legambiente nell’ultimo report Mal’aria però, riesce ad entrare nei parametri fissati dall’Oms, nemmeno le città considerate più smart dal report ICity Rank 2021 – Smart Cities Italia di Forum Pa che ne ha analizzate 107, e ha collocato sul podio FirenzeMilanoBologna Roma Capitale.

Gli esempi italiani di smart city che vogliono migliorare qualità dell’aria e ambiente

Cosa stanno facendo le città italiane per diventare meno inquinate, e quindi anche più smart? Milano ha avviato progetti per la realizzazione di nuovi chilometri di piste ciclabili, per il miglioramento del trasporto pubblico e del verde urbano: quest’ultimo è considerato un fattore chiave nel contenimento dell’inquinamento atmosferico dei centri urbani e nel contenimento, fino a 8°C, della temperatura cittadina. Bergamo e Genova, tra le città italiane più smart,  si stanno dimostrando attente alla trasformazione verde e in particolare alla realizzazione di progetti innovativi per la tutela delle api. Roma Capitale punta sulle biotecnologie per la difesa del decoro urbano e la riqualificazione del territorio. Tra le regioni, l’Emilia Romagna risulta la più virtuosa nella raccolta differenziata e con il nuovo piano regionale dei rifiuti 2022-2027, si è data gli ambiziosi obiettivi dell’80% di raccolta differenziata e del 66% per il riciclo dei rifiuti. Tra le principali tendenze per accelerare la trasformazione digitale e velocizzare la diffusione di servizi innovativi, c’è l’adozione di diverse forme di partenariato pubblico-privato. E se a livello mondiale Copenaghen Amsterdam sono al vertice, anche in Italia spiccano buoni esempi come lo sviluppo delle “case dalle tecnologie emergenti” promosso dal ministero dello sviluppo economico, con progetti approvati e cofinanziati a MateraTorinoRomaBariPrato L’Aquila.

Smart City e inquinamento: cosa può cambiare in Italia

Ci sono due fattori particolarmente importanti, sottolinea il report, che potrebbero segnare una svolta da qui ai prossimi anni in termini di politiche di risanamento della qualità dell’aria: la pubblicazione nel novembre 2021 delle nuove linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (che hanno rivisto – ribassandoli – i valori limite suggeriti delle concentrazioni dei principali inquinanti atmosferici responsabili dell’insorgenza di numerosi problemi sanitari); la sentenza di condanna nel novembre 2020 da parte della Corte europea di giustizia nei confronti dello Stato italiano (causa 644/18) per quanto riguarda la procedura di infrazione sulle polveri sottili (PM10) registrate in Italia dal 2008 al 2018.

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