Si diffonde anche in Italia il modello mobility as a service, un nuovo concetto di mobilità integrata che prevede un servizio omnicomprensivo per spostarsi da un posto all’altro senza soluzione di continuità. Tra gli attori che stanno promuovendo questa transizione c’è Free Now: nata in Germania e disponibile oggi in 9 mercati e in oltre 150 città in Europa, è una “Super App” della mobilità con la più grande offerta di veicoli nel vecchio continente.
La mobilità si trasforma: l’evoluzione verso la mobility as a service
Nell’ultimo decennio, l’evoluzione della mobilità urbana ha raggiunto nuove vette, guidata da avanzamenti tecnologici, cambiamenti culturali e una crescente sensibilità ambientale. Lo vediamo nell’elettrificazione, ma anche nella sempre più pervasiva applicazione dei principi della sharing economy al mondo della mobilità urbana, ai progetti di smart City e, non ultimo, allo sviluppo di app e piattaforme digitali che rendono smart l’accesso ai servizi (pubblici e privati) e alla pianificazione degli spostamenti: passi importanti verso il paradigma mobility as a service.
Il fenomeno è in piena evoluzione, e alcuni dati rendono pienamente l’idea:
- nel 2022, il mercato del car sharing è cresciuto del 3% in Italia rispetto al 2021 (pur rimanendo lontano dal pre-pandemia) superando i 5,6 milioni di noleggi
- In Italia, vengono realizzati circa 35 milioni di viaggi in sharing mobility, il 25% in più rispetto al 2019 (anno di riferimento pre-pandemico). L’83% dei noleggi riguarda la micromobilità, con particolare interesse per i monopattini
- In termini di sostenibilità, il 94,5% dei veicoli in condivisione è a zero emissioni, e si segnala un costante aumento delle auto elettriche (oltre il 70%)
Le evidenze statistiche dimostrano il passaggio in corso verso un concetto di mobilità urbana moderna, condivisa, intelligente e sostenibile. Questa evoluzione rappresenta un’opportunità non soltanto per coloro che forniscono veicoli e servizi, ma anche per gli operatori che hanno compreso (in tempo) che in città gli spostamenti saranno sempre più multimodali ed è necessaria una piattaforma tecnologica che supporti tale esigenza di flessibilità.
In assenza di una visione sistemica della mobilità urbana e delle interconnessioni tra i suoi mezzi, l’utente non potrebbe far altro che installare decine di applicazioni diverse e dover gestire in modo manuale e frammentato i suoi spostamenti, sprecando tempo, denaro e non giovando di sicuro all’ambiente.
È qui che nasce il concetto di mobility as a service, o Maas, un modello che mira a integrare diversi mezzi e modalità di trasporto in un ecosistema sinergico di mobilità urbana (e/o extraurbana), accessibile agli utenti finali tramite una sola piattaforma digitale.
L’evoluzione di Free Now nel paradigma MaaS
Free Now è uno degli operatori europei di spicco nel mercato MaaS e ha una storia molto interessante. Si tratta infatti del rebranding della nota app mytaxi, lanciata nel 2009 con base in Germania, nonché il primo marchio a nascere dalla fusione dei servizi di mobilità di BMW e Daimler siglata a inizio 2019.
Free Now è un’app mobile, attiva in svariate città italiane ed europee, che aggrega diverse opzioni di mobilità in funzione delle esigenze degli utenti. Impostando un luogo di partenza e una destinazione, l’app fornisce tutte le opzioni attive per raggiungerla, dai taxi al car sharing fino ai monopattini, permettendone la prenotazione (e relativo pagamento) direttamente in app.
L’azienda definisce il suo prodotto una Super App per la mobilità, o meglio per la multi-mobility urbana, con l’obiettivo di ottimizzare l’esperienza dell’utente finale, generare domanda per i provider/partner presenti in piattaforma, e rendere la mobilità più efficiente e sostenibile, senza aggiungere nuovi veicoli in strada. Il concetto stesso di Super App è affascinante e di derivazione asiatica (WeChat è la Super App per antonomasia), laddove rappresenta un punto di accesso centralizzato per una varietà di esigenze quotidiane che vengono soddisfatte attraverso l’interazione sinergica dei servizi sottostanti.
Free Now oggi aggrega svariate opzioni di mobilità, che includono (a seconda del Paese e della città) taxi, car sharing, monopattini, eBike e scooter elettrici. L’effetto di semplificazione rispetto alle applicazioni dedicate è un pilastro di MaaS e risponde ad una richiesta specifica degli utenti: secondo le rilevazioni dell’azienda, il 60% delle persone desidera avere una sola app di mobilità per tutte le proprie esigenze quotidiane.
Free Now, dai taxi a un ecosistema sempre in espansione
Un aspetto interessante su cui porre l’accento è il ruolo centrale (ma non esclusivo) dei taxi all’interno della piattaforma. Nata inizialmente per offrire questo servizio, Free Now integra tuttora il viaggio via taxi (con varie opzioni standard, Eco, XL, accesso disabili e altro ancora) come elemento core della propria offerta, ma vi aggiunge – come tessere di un mosaico in evoluzione – nuove opzioni di mobilità sulla base delle partnership che pone in essere nel corso del tempo.
A titolo d’esempio, il punto saldo del car sharing è la partnership con Share Now, acquisita a metà 2022 da Stellantis, ma a Milano sono disponibili anche le auto elettriche di Zity; per quanto concerne i monopattini sono presenti prodotti Voi, TIER e Dott, nonché gli scooter Coltra su Milano e Roma e molti altri mezzi.
Il tema centrale del MaaS, e quindi di provider come Free Now, è chiaramente l’evoluzione continua. L’azienda, in particolare, si pone l’obiettivo ambizioso di essere un punto di riferimento europeo per la mobilità cittadina, il che presuppone l’integrazione – progressiva e modulare – di tutte le modalità di trasporto, del maggior numero di provider possibili e di servizi connessi come il meteo, la prenotazione di parcheggi e/o colonnine di ricarica, prenotazione di voli, hotel, ristoranti e molto altro. L’acquisizione e la disponibilità di enormi volumi di dati consentirà poi la valorizzazione degli stessi in chiave di iper-personalizzazione del servizio, con ulteriori conseguenze positive in termini di acquisizione di clienti e, soprattutto, di fidelizzazione.
Nel frattempo, passi importanti da fare sono la continua integrazione di nuovi partner e l’introduzione del trasporto pubblico nell’ecosistema, vista la sua rilevanza centrale nell’universo della mobilità urbana ed extra urbana: le notizie provenienti dall’estero sono incoraggianti sotto questo profilo e in linea con il carattere di piattaforma modulare che Free Now ha assunto negli ultimi anni.