SMART PAYMENTS

L’hi-tech svizzero innova i pagamenti nei trasporti pubblici

FAIRTIQ, ex startup con sede a Berna, ha sviluppato un’app di check-in e check-out per i trasporti pubblici utilizzata finora più di 95 milioni di viaggi e diventata un esempio di innovazione nel settore dei sistemi di pagamento per la mobilità. Oltre che in Svizzera, è stata già adottata in Germania, Austria, Liechtenstein

Pubblicato il 30 Mar 2023

Anne Mellano e Gian-Mattia Schucan, co-CEO di FAIRTIQ

La mobilità sostenibile è uno dei punti focali degli sforzi per diminuire le emissioni inquinanti. Il ruolo del trasporto pubblico nel fornire una mobilità accessibile e affidabile è, quindi, più importante che mai. Ma come è possibile incentivarlo?

L’esperienza di pagamento fattore chiave per gli utenti

Un recente rapporto della Banca d’Italia associa la domanda di trasporto pubblico alla qualità dei servizi, individuando quali potrebbero essere le opportunità di miglioramento nel nostro Paese. Tra gli elementi che contribuiscono alla qualità di viaggiare con i mezzi pubblici, l’esperienza di pagamento è uno dei più importanti. Per migliorarla ci si dovrebbe concentrare su tre fattori:

  1. facilità d’uso: l’utente può pagare il viaggio senza avere bisogno di sapere quale biglietto deve acquistare;
  2. sistema post-paid anziché pre-paid: è possibile pagare dopo avere effettuato la corsa;
  3. tetti massimi invece di abbonamenti: l’utente ha la garanzia di pagare sempre il minimo necessario, senza dover pianificare i propri spostamenti all’inizio di ogni mese.

A queste considerazioni va aggiunto il cambiamento di abitudini di una fascia di lavoratori. A tre anni dall’inizio della pandemia, è ormai chiaro che lo smart working, compresa la modalità ibrida, è ormai una realtà in molte aziende italiane piccole e grandi.

Ciò significa che per molti dipendenti gli spostamenti di routine nelle ore di punta stanno lasciando il posto a viaggi più sporadici, sia in termini di giorni della settimana che di orari. Il trasporto pubblico deve competere con l’automobile nei diversi momenti della giornata, per cui i fornitori devono sostituire i tradizionali spostamenti pendolari con quelli discrezionali.

È dunque giunto il momento di proporre all’utenza tariffe più versatili.

FAIRTIQ, quando la tecnologia migliora l’esperienza dell’utente

FAIRTIQ è un’azienda innovativa e dinamica con sede a Berna, in Svizzera, fondata nel 2016. La sua mission è rendere più facile viaggiare con i mezzi pubblici. Sette anni fa, FAIRTIQ ha lanciato una app di check-in e check-out assistita che è stata utilizzata finora per più di 95 milioni di viaggi. Partito da un paio di aree locali, il sistema può essere ora utilizzato a livello nazionale in tutta la Svizzera ed è stato adottato anche in Germania, Austria, Liechtenstein e Francia. Insomma, il sistema FAIRTIQ è già diventato un caso esemplare dell’innovazione svizzera nel settore dei pagamenti per la mobilità. Si tratta di una soluzione che necessita solo di componenti software, per cui evita i costi delle apparecchiature fisse e può essere introdotta molto rapidamente. Oggi FAIRTIQ ha oltre 140 dipendenti in nove paesi e la sua app elabora oltre un milione di viaggi di trasporto pubblico ogni settimana.

L’app FAIRTIQ rende i biglietti più semplici ed economici: per i viaggiatori, le autorità di trasporto e gli operatori del trasporto pubblico. Dopo il grande successo in Svizzera, FAIRTIQ si sta ora espandendo in nuovi mercati. Obiettivo: semplificare la mobilità sostenibile a livello internazionale.

FAIRTIQ, un’azienda, due amministratori

FAIRTIQ ha di recente adottato un modello di leadership congiunta. Gian-Mattia Schucan, fondatore dell’azienda, divide il ruolo di CEO con Anne Mellano, già CBO (Chief Business Officer) e fondatrice della start-up di mobilità Bestmile.

Come funziona la tecnologia FAIRTIQ

Il concetto di base della tecnologia FAIRTIQ è semplice: quando i passeggeri arrivano a una fermata o a una stazione, iniziano il loro viaggio effettuando il check-in tramite l’app. Il sistema li segue quindi nel loro percorso attraverso tutte le modalità di trasporto pubblico, anche di più operatori e agenzie e persino da una regione all’altra, fino alla destinazione finale. A quel punto, gli utenti effettuano il check-out, pagando la corsa. Nel caso in cui dovessero dimenticarsi di farlo interviene il check-out assistito.

Agli utenti viene addebitato sempre il prezzo più basso disponibile per il loro viaggio, anche se questo ha coinvolto più di un operatore, con tariffe diverse.

In questo modo, i passeggeri non devono fare la fila alle biglietterie automatiche né acquistare i biglietti dall’autista o usare contanti, e nemmeno stipulare preventivamente un abbonamento. Inoltre, l’app può essere utilizzata dall’utente anche per pagare il viaggio di altre persone che viaggino insieme a lui.

Smart pricing con l’intelligenza artificiale

Utilizzando un’applicazione per il check-in e il check-out, i passeggeri sono in grado di viaggiare con la certezza di ottenere sempre il prezzo migliore, grazie agli algoritmi abilitati dall’intelligenza artificiale, che elaborano un quadro estremamente accurato di ogni viaggio. Questi stessi algoritmi forniscono agli operatori una grande quantità di dati utili per migliorare il processo decisionale.

Al posto dei tradizionali abbonamenti, mensili o annuali, si stanno affermando le “tariffe su misura”, ovvero “pay-as-you-go”, che si adattano automaticamente al consumo.

Gli operatori dei trasporti hanno così la possibilità di stabilire “micro-tariffe” per i diversi scenari e di stringere partnership istituzionali con i principali datori di lavoro e altre organizzazioni, per incrementare il numero di passeggeri.

Tali iniziative potrebbero includere degli sconti basati sulla posizione quando gli utenti effettuano il check-in presso le aziende, le università o gli ospedali aderenti all’iniziativa, oppure sconti mirati per gli ospiti degli hotel, i delegati alle conferenze e le persone che partecipano a concerti o eventi sportivi. I Comuni possono offrire crediti a tutti i residenti, ai nuovi arrivati o destinarli alle persone a basso reddito o con difficoltà motorie.

Una app di pagamento può offrire tutte queste possibilità.

Tariffe smart e pagamenti digitali, alcuni esempi virtuosi

In Svizzera, l’operatore A-Welle (Canton Argovia) ha implementato un “soft cap“, che offre ai passeggeri un credito sotto forma di sconto sul viaggio del mese successivo se l’utilizzo in un mese supera una determinata soglia. In questo modo, viene incoraggiata la fedeltà dei clienti e l’uso del mezzo pubblico.

La Regione Nouvelle Aquitaine, in Francia, collabora con SNCF TER nell’offrire agli utenti una alternativa all’abbonamento mensile. Il prezzo “giusto” è calcolato “su misura”, in base al consumo effettivo nel corso del mese.

La Regione Occitania collabora con le ferrovie nazionali francesi per sperimentare sconti progressivi allo scopo di attirare viaggiatori, adottando un modello già utilizzato dagli operatori di telefonia mobile e dalle tv a pagamento.

Come nel resto d’Europa, anche le regioni italiane stanno cercando nuovi modi per facilitare la mobilità senza soluzione di continuità sul loro territorio, ad esempio con abbonamenti a livello regionale. Se i prezzi sono più alti per offrire una maggiore qualità del servizio, può essere particolarmente utile sfruttare la tecnologia per vendere il biglietto giusto in base all’area di viaggio, alla distanza e alla frequenza.

Più dati per prendere decisioni migliori

I pianificatori dei trasporti e delle finanze hanno bisogno di dati accurati per pianificare i livelli di servizio dei prossimi anni, i servizi, le flotte e le infrastrutture. Ma hanno bisogno di dati aggiornati. Con la pandemia, infatti, i dati del 2019 sembrano appartenere ormai a un’altra epoca, mentre quelli per gli anni dal 2020 al 2022 sono tutti atipici. Urgono perciò nuove fonti. Per gli operatori del trasporto pubblico non è semplice tracciare l’origine e la destinazione di ogni viaggio, e sapere quindi da dove vengono e dove vanno gli utenti. I sondaggi richiedono tempo e non sempre sono affidabili. L’utilizzo di una app per il check-in e il check-out di ogni viaggio rappresenta una imperdibile occasione per raccogliere dati preziosi sulle abitudini dell’utenza. Dati che possono essere sfruttati per migliorare il servizio, rendendolo più efficiente, meno costoso per i viaggiatori ma al tempo stesso più remunerativo per l’operatore.

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Pierluigi Sandonnini
Pierluigi Sandonnini

Ho una formazione ibrida, tecnologica e umanistica. Nuove tecnologie I&CT e trasformazione digitale sono i miei principali campi di interesse. Ho iniziato a lavorare nella carta stampata, mi sono fatto le ossa al Corriere delle Telecomunicazioni negli anni a cavallo del Duemila. Collaboro con Digital360 dal 2020

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