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Dal carburante alla mobilità digitale: così la Mobility Platform di Q8 consente di prenotare la ricarica elettrica



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Il cloud journey di Q8, avviato nel 2020, ha reso la compagnia petrolifera fornitore di servizi di mobilità. Grazie alla data platform su AWS e alla Mobility Platform, Q8 abilita oggi funzioni innovative come la prenotazione delle colonnine elettriche. I dettagli

Pubblicato il 8 set 2025



Q8 e il suo cloud journey
Q8 e il suo cloud journey

L’esperienza di Q8 presentata durante il convegno Cloud Transformation: Case Study Presentation Session 2025 organizzato dagli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano mostra come una grande azienda del settore energetico possa ridefinire la propria identità. Il cloud journey, iniziato nel 2020, non si è limitato a spostare infrastrutture dai data center al cloud, ma ha avuto come obiettivo primario la creazione di nuovi servizi capaci di accompagnare i clienti verso una mobilità più ampia e personalizzata.

Come ha spiegato Rocco Orefice, Hybrid Cloud Systems and DevOps Coordinator di Q8, la necessità era «farsi percepire non soltanto come una oil company, ma come un provider di servizi di mobilità, a partire dalle colonnine elettriche». È in questa prospettiva che il cloud è diventato una leva strategica, abilitando l’integrazione di nuove piattaforme digitali e favorendo la centralità del cliente nelle scelte tecnologiche.

Una strategia multi-cloud per nuovi servizi

Il punto di partenza nel 2020 era un’infrastruttura tradizionale: circa 2.000 server virtuali e 230 server fisici distribuiti tra i data center di Roma e Napoli. Per superare questa rigidità, Q8 ha adottato una strategia multi-cloud: Azure per la produttività, i servizi infrastrutturali condivisi e la gestione di Office 365, e AWS per le applicazioni di business e la costruzione della data platform.

La decisione di non ricorrere al semplice lift and shift ma di puntare sulla reingegnerizzazione delle applicazioni in ottica cloud native ha consentito di migliorare le performance e ridurre i costi. Questo approccio ha reso possibile sviluppare soluzioni realmente innovative per la mobilità, senza replicare nel cloud le inefficienze tipiche dell’on-premises.

La data platform come pilastro della customer centricity

La prima tappa concreta del cloud journey è stata la realizzazione di una data platform su AWS, sviluppata insieme a Storm Reply. Come ha spiegato Davide Pezzolla, Manager di Storm Reply, “l’obiettivo era supportare Q8 nel raggiungere una strategia più customer-centric”.

La piattaforma raccoglie in tempo reale dati provenienti da applicazioni on-premises e sistemi cloud, consentendo analisi avanzate e segmentazione dei clienti. Si tratta di una base tecnologica che permette al marketing di personalizzare l’esperienza utente e di progettare servizi digitali adatti alle diverse esigenze di mobilità.

La nascita della Mobility Platform

È proprio dalla data platform che ha preso forma la Mobility Platform, l’elemento forse più emblematico della trasformazione. Integrata con le applicazioni consumer Club Q8 e Cartissima, la piattaforma consente già oggi di prenotare le colonnine di ricarica elettrica e si prepara a integrare ulteriori funzionalità.

Come ha ricordato Pezzolla durante la presentazione, la piattaforma «permette a Q8 di fornire nuovi strumenti digitali e nuovi punti di accesso, che oggi includono la prenotazione delle colonnine Q8 e domani potranno includere ulteriori servizi». In questo senso, la Mobility Platform non rappresenta un semplice upgrade tecnologico, ma un nuovo modello di interazione con il cliente, destinato a ridefinire la relazione tra azienda e consumatore.

DevOps e FinOps: accelerare l’innovazione

Per garantire che la Mobility Platform e le altre applicazioni potessero evolversi rapidamente, Q8 ha introdotto una piattaforma DevOps integrata con ServiceNow, GitLab e Jenkins. Questo sistema consente la creazione di architetture standard e il rilascio automatico delle infrastrutture secondo il paradigma Infrastructure as Code.

Il risultato è una drastica riduzione del time to market: secondo Orefice, «nuove soluzioni che prima richiedevano mesi possono oggi essere rilasciate in settimane, e in alcuni casi in poche ore».

Parallelamente, la creazione di una piattaforma FinOps ha reso più trasparente la gestione economica del cloud. Oggi Q8 può contare su uno «showback capillare per unità interna», che permette di attribuire i costi alle diverse linee di business e di monitorare in maniera puntuale l’utilizzo delle risorse.

Risultati concreti e numeri del percorso

Il bilancio dei primi cinque anni del cloud journey mostra risultati significativi. Secondo i dati presentati da Q8 e Storm Reply, il tempo di setup infrastrutturale si è ridotto del 70%, mentre i costi annui di manutenzione hardware sono scesi del 10%.

Dal 2020 al 2025, l’azienda è passata da un singolo account AWS a 190 account, con oltre 20 subscription Azure e circa 60 applicazioni operative in cloud. Allo stesso tempo, il numero di server virtuali è stato dimezzato a 900 e quello dei server fisici ridotto a poco più di 100.

La trasformazione non ha riguardato solo la tecnologia ma anche le competenze interne. Il dipartimento Tech conta oggi più di 40 persone con certificazioni cloud e oltre 50 con certificazioni Agile, a dimostrazione di un investimento continuo sulla formazione.

Prospettive fino al 2028

Il programma non si è ancora concluso. Gli obiettivi fissati per il 2027-2028 includono il completamento della migrazione di tutte le applicazioni, la loro reingegnerizzazione in ottica cloud native e la riduzione al minimo dei data center interni, anche attraverso soluzioni di collocation.

Come ha dichiarato Orefice, «procedere e continuare sulla formazione delle persone per costruire un senso di appartenenza alla cloud adoption è parte integrante del percorso».

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