Manager & digitale
Scott Jovane, dopo Rcs cerca la rivincita con Banzai
Da amministratore delegato della casa editrice del Corriere della Sera a capo azienda del gruppo digitale fondato da Paolo Ainio, che diventa presidente esecutivo. “Sono attratto dall’ecommerce”, dice. Forse perché c’è un patto di non concorrenza. Il bilancio di tre anni difficili in via Rizzoli
di Redazione EconomyUp
Pubblicato il 15 Ott 2015

“Sono molto attratto da questa nuova esperienza che mi darà la possibilità di misurarmi con un mercato, come quello dell’e-commerce, che sta vivendo un trend di forte crescita e dove Banzai sta giocando un ruolo di primissimo piano”, è una della prime dichiarazioni ufficiali di Scott Jovane che insiste sull’ecommerce come se Banzai facesse solo questo. Forse perché da Rcs è uscito con una liquidazione di 750mila euro e un patto di non concorrenza. E Banzai, che è società quotata in Borsa, cammina su due game: l’ecommerce, certo, ma anche l’editoria, seppure digitale: da PianetaDonna a GialloZafferano; da Giornalettismo a Studenti.it). Il patto prevede solo la vecchia carta stampata?
“Pietro ed io “, è il commento Paolo Ainio, che diventerà presidente esecutivo di Banzai , “torniamo a lavorare insieme dopo più di dieci anni e sono molto felice, anche in qualità di principale azionista e fondatore della società, che abbia accettato di entrare a far parte della squadra di Banzai confermando così la nostra capacità di attrarre talenti”. Ainio aveva lavorato con Scott Jovane nella divisione Internet di Matrix, Seat/Telecom Italia, dove era Chief Financial Officer. Dopo aver chiuso quell’esperienza Ainio ha fondato Banzai, mentre Scott Jovane ha continuato il suo percorso manageriale fino a diventare amministratore delegato di Microsoft Italia e poi di Rcs. Un’esperienza dura e travagliata.
“Banzai con questo ingresso – prosegue Ainio – arricchisce ulteriormente il proprio management e può contare sull’apporto di un eccellente e stimato manager, da sempre vicino al mondo digitale, che ha maturato esperienze di valore negli ultimi anni”. Probabilmente non condividono queste parole i giornalisti della Rcs che proprio pochi giorni fa in un comunicato del Cdr del Corriere della Sera hanno fatto il bilancio dei tre anni e tre mesi di governo Scott Jovane: la vendita della sede di via Solferino; due stati di crisi; la chisura e la cessione di quasi tutti i periodici; l’uscita dalle attività radiofoniche e, è cronaca di questi giorni, la vendita della Rcs libri alla Mondadori. (d.eu.)