Spark Board, perché una piattaforma hi-tech per le riunioni vince un premio di design
Cisco ha lanciato un display che funziona come lavagna digitale, schermo di presentazione wireless e sistema di video conferenza. Ha vinto il Red Dot’s Best of the Best Award. Ed è finita in esposizione al Salone del Mobile a Milano. «Un matrimonio tra purezza nordica delle linee e senso pratico americano», dice Michele Dalmazzoni, responsabile commerciale Collaboration e Industry 4.0
di Redazione EconomyUp
Pubblicato il 06 Apr 2017

► MILANO DESIGN WEEK, 11 APPUNTAMENTI CON L’INNOVAZIONE
► Che cos’è Cisco Spark Board – “Cisco Spark Board – dice Michele Dalmazzoni, responsabile commerciale Collaboration e Industry 4.0 di Cisco Italia – è una soluzione estremamente innovativa all-in-one, ovvero che integra diversi prodotti in uno: Videoconference, Whiteboard e Display per presentazioni. Abbiamo già clienti che usano soluzioni di videoconferenza o possiedono smart board ma finora, sostanzialmente, queste soluzioni equivalevano a personal computer con un grande schermo. La Spark Board non è più un pc isolato ma un oggetto collegato al cloud che consente l’interazione del prodotto e la continuità dell’experience”. Spark Board è un oggetto che va collegato alla piattaforma di cui è un terminale, Cisco Spark.
► Che cos’è Cisco Spark – Lanciata recentemente, Cisco Spark è una suite di collaborazione cloud completa e interoperabile che connette utenti, sistemi video ed offre tutti i servizi di messaggistica, conference

► Come funziona Cisco Spark Board – Lo schermo è in grado di intercettare e riconoscere il dispositivo in uso alla persona che sta entrando in sala riunioni nel momento stesso del suo ingresso. Il sistema di videoconferenza è di altissima qualità, con telecamera e schermo in 4K, cioè la tecnologia Ultra-HD, versione televisiva del 4K cinematografico, che con i suoi 3840 pixel orizzontali e 2160 verticali garantisce una risoluzione totale ben 4 volte superiore rispetto all’HD e quindi consente di vedere immagini come se fossero “reali”. La Spark Board è inoltre dotata di funzionalità di whiteboarding ( “scrittura alla lavagna”) collaborativa con qualsiasi altro partecipante collegato alla riunione, in qualsiasi parte del mondo: è sufficiente possedere una Spark Board o un dispositivo dal quale scaricare gratuitamente l’app di Spark. La persona che partecipa all’incontro ha la possibilità di accedere ai documenti necessari nella Spark Room prima, durante e dopo la riunione, perché tutto è salvato nel cloud. È un continuum dell’esperienza, che consente di potersi preparare in anticipo ai temi che verranno trattati nel corso del meeting e di ritrovare con immediatezza tutti i materiali prodotti durante l’incontro senza dover scaricare file, mandare email o compiere altre azioni più complicate.
► L’evoluzione della Spark Board – La soluzione viene costantemente aggiornata e promette sorprendenti sviluppi futuri. Già oggi con Cisco Spark Kit, quando si partecipa ad una videoconferenza è possibile disporre di una regia automatica, ovvero la telecamera sa già dove, come e chi inquadrare senza macchinosi interventi manuali. Dalle telecamere è possibile ricevere report su quante persone hanno partecipato al meeting e quante hanno parlato: un utilizzo degli analytics più facile e immediato. A breve, quando entreremo in sala riunioni, verremo salutati da un bot (abbreviazione di robot, ovvero un programma che accede alla rete attraverso lo stesso tipo di canali utilizzati dagli utenti umani, come la chat) che ci accoglierà e ci ricorderà il programma dell’incontro. Se arriviamo in ritardo, ci farà persino notare l’imprecisione e ci chiederà, con somma diplomazia, se intendiamo ugualmente partecipare al meeting. È la soluzione che aveva anticipato a EconomyUp José de Castro, CTO (Chief Tecnology Officer) del Collaboration Technology Group per APIs e Integration di Cisco, in questa intervista
♦ De Castro (Cisco): L’Industria 4.0 ci darà super-poteri e porterà i bot nelle riunioni
►Il mercato italiano – “È un prodotto particolarmente adatto al mercato italiano – sostiene Dalmazzoni – perché ha un prezzo accessibile per un pubblico professionale, circa 5mila euro, e non richiede infrastruttura dedicata, in quanto abilitata da un servizio cloud”. Il top manager definisce il nostro Paese un “mercato molto ‘lungo’. Ci sono grandi aziende – spiega – che stanno passando in questi giorni alla telefonia IP che è offerta presente ormi da 15 anni, ma ce ne sono altre che stanno adottando in maniera massiccia le nostre soluzioni di video, telepresenza e comunicazione in cloud. Perciò da un lato innoviamo, dall’altro teniamo viva l’offerta tradizionale per le società che si stanno affacciando solo adesso a questo mondo”.
►Perché Cisco Spark Board vince (anche) nel design – La Board ha vinto il Red Dot’s Best of the Best