Lavoro
Il futuro delle Pmi? Si crea innovando la qualità della vita in azienda
Le ricerche mostrano quanto dipendenti e collaboratori cerchino sempre di più un migliore equilibrio tra dimensione professionale e privata. Il welfare aziendale diventa urgente soprattutto per le aziende piccole e medie. Un ebook spiega le migliori mosse da seguire. Ecco come scaricarlo
di Redazione EconomyUp
Pubblicato il 31 Mag 2017

D’altra parte, le recenti indagini sul settore mostrano come dipendenti e collaboratori cerchino un nuovo “valore del tempo” e quanto la possibilità di avere un migliore equilibrio tra lavoro e vita personale guidile scelte dei singoli individui. Un tema importante, che è al centro dell’ebook “Qualità della vita in azienda, motivazione e welfare: gli elementi chiave del futuro di una Pmi italiana” (scaricabile gratuitamente a questo link) realizzato dalla società francese Sodexo. Secondo una recente ricerca dell’Institute Think, poi, negli ultimi tre anni il 40% dei lavoratori intervistati sostiene che la loro motivazione sul posto di lavoro è “sicuramente diminuita”. Tra i principali fattori demotivanti ci sono: qualità della vita scadente, mancanza di riconoscimento per gli sforzi profusi; mancate promozioni, benefit o scarsità del compenso. In generale, secondo la ricerca già citata, l’89% dei lavoratori intervistati ritiene che un equilibrio migliore tra vita lavorativa e vita privata favorirebbe un impatto significativo sui risultati economici dell’azienda. Più nel dettaglio, nel medesimo studio, il 69% dello stesso campione ritiene che il datore non metta in campo sufficienti iniziative per un corretto bilanciamento tra lavoro e vita personale. E in quest’ottica la richiesta da parte loro è chiara: maggior numero di riconoscimenti (42%), chiarezza nei percorsi di carriera (41%), pari opportunità (37%), e interesse per il lavoro svolto (35%).
Peraltro investire su un modello di welfare aziendale efficiente sembra porti vantaggi significativi anche per le imprese. Coloro i quali hanno attivato almeno una misura concreta a favore dei dipendenti rilevano miglioramenti generali nell’atmosfera sul luogo di lavoro; aumento della produttività; miglioramento della reputazione dell’azienda. La maggior parte dei leader aziendali (il 90% degli intervistati nella ricerca) è inoltre convinto dell’impatto positivo sulle performance aziendali, di azioni a favore di sitemi di valutazione, riconoscimento e incentivazione di dipendenti. Anche se manca ancora in realtà, un’applicazione metodica di tali misure, adottate spesso in maniera insufficiente alle reali necessità dell’azienda.
È chiaro che, parlando di welfare, i comportamenti da poter mettere in atto possono variare a seconda dei casi. Tuttavia esistono una serie di suggerimenti pratici riconducibili alle dimensioni della qualità della vita, che chiunque si trovi a gestire del personale potrà attivare in poco tempo. Così da migliorare il clima aziendale. Una soluzione molto apprezzata, per esempio, è quella di agevolare stili di vita corretti e virtuosi – partendo dall’alimentazione – e contribuendo, magari attraverso l’emissione di buoni pasto, a una dieta sana e bilanciata da parte del lavoratore. Altro fattore positivo potrebbe essere la possibilità di organizzare momenti di convivialità, con l’obiettivo di far conoscere reciprocamente i membri dell’azienda. Ben accetti anche la flessibilità degli orari di lavoro e gli investimenti nella strumentazione professionale in grado facilitare il lavoro. Oltre ai riconoscimenti per gli sforzi profusi e la crescita professionale.
In sintesi, secondo un’analisi del Great Place To Work, si evidenziano almeno due elementi principali in relazione all’attuazione di politiche di welfare aziendali: 1) si lavora meglio dove l’azienda predispone servizi che vanno in contro ai bisogni personali del lavoratore; 2) se l’azienda pone le basi per un miglior rapporto di lavoro con i propri dipendenti, guadagna di più.