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Smart Home, agli italiani piace la casa connessa e intelligente (e il mercato vale 250 milioni)

Il business della domotica, nel 2017, è cresciuto del 35% rispetto all’anno precedente. Segno che la tecnologia sta entrando sempre di più nella casa degli italiani. A portarla sono soprattutto i canali innovativi come il commercio elettronico e le assicurazioni. Ecco un focus sul settore

Pubblicato il 23 Feb 2018

Smart Home

Nel 2017 il mercato della casa connessa italiano è cresciuto del 35% rispetto al 2016. Il business legato alla “smart home” lo scorso anno valeva 250 milioni, mentre un anno prima si è attestato intorno ai 185 milioni. A rilevarlo è l’Osservatorio Internet Of Things della School of Management del Politecnico di Milano, i cui dati della ricerca mostrano come il mercato dei dispositivi connessi per la casa è in sensibile crescita.

I protagonisti di questa tendenza sono gli ambiti applicativi legati al settore della sicurezza, alla gestione dei consumi per elettricità e calore, a cui si aggiunge l’utilizzo degli elettrodomestici intelligenti. Più in concreto, i 250 milioni di fatturato derivanti dal settore smart home (2017), sono frutto di applicazioni Iot in ambito sicurezza: videocamere per la sorveglianza, serrature o sensori per porte e finestre in grado di rilevare tentativi di infrazione sono i dispositivi più utilizzati.

Un ruolo significativo lo giocano le soluzioni legate alla gestione del riscaldamento: caldaie e termostati intelligenti e connessi su tutti. Mentre un altro motore di sviluppo è rappresentato da soluzioni per la gestione di elettrodomestici, come le lavatrici connesse, controllabili via app e dotate in alcuni casi di assistente vocale.

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