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Rome Future Week 2025: torna la manifestazione sui futuri possibili, focus sulle “mutazioni”



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Dal 15 al 21 settembre 2025 ritorna la manifestazione diffusa che da 3 anni vuole essere laboratorio vivente per anticipare il futuro. Oltre 300 gli eventi già in programma. Le novità di questa edizione di “Rome Future Week”

Pubblicato il 1 set 2025



Rome Future Week 2025
Rome Futurer Week 2025 – Foto di <a href="https://pixabay.com/it/users/kookay-11914957/?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=4087275">Udo</a> da <a href="https://pixabay.com/it//?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=4087275">Pixabay</a>

Ritorna la Rome Future Week e si occupa di “Mutazioni”. Dal 15 al 21 settembre 2025 si svolgerà la manifestazione diffusa che da tre anni punta ad essere laboratorio vivente per anticipare il futuro. Oltre 300 gli eventi già in programma, 200 le location attivate in tutta la città, già 500 gli speaker attesi e più di 50 i partner tra istituzioni, media e realtà private.

Rome Future Week: il tema 2025

Il tema di quest’anno è “Mutazioni”: un invito a leggere il futuro come flusso e movimento di trasformazione naturale e culturale che attraversa corpi, linguaggi, tecnologie, città e relazioni. Dunque, la vita. Dal latino mutatio – da mutare, cambiare – il termine non rimanda a un semplice rinnovamento superficiale, ma a un processo profondo di divenire. In biologia, una mutazione riscrive il codice genetico; nella società, è il segnale che stiamo imparando a riscrivere noi stessi, rimettendo in discussione identità, paradigmi e visioni del mondo.

Rome Future Week, infatti, nasce per raccontare in anticipo i molteplici futuri che già abitano la Capitale. Come spiega Michele Franzese, fondatore della manifestazione, “è nata per connettere le opportunità che convivono in questa città: l’innovazione tecnologica, ma anche i cambiamenti culturali, sociali, umani. Dopo la sorpresa che fu la prima edizione, e una seconda di consolidamento, quest’anno puntiamo a rendere tutto ancor più leggibile, coinvolgente e partecipato, con un programma strutturato in hub tematici e un tema forte che ci accompagna ovunque: le mutazioni. Roma, con la sua natura ibrida e viva, è il luogo perfetto per osservare queste trasformazioni come al microscopio. E attraversarle insieme”.

Rome Future Week 2025: una collaborazione pubblico-privato

Rome Future Week è un esempio di collaborazione tra pubblico e privato, infatti nasce da una coprogettazione tra l’Assessorato alle Attività Produttive, alle Pari Opportunità e all’Attrazione degli Investimenti di Roma Capitale e Scai Comunicazione, agenzia organizzatrice di eventi e format diffusi in tutta Italia.

“La Rome Future Week – dichiara Monica Lucarelli, Assessora alle Attività Produttive, alle pari Opportunità e all’Attrazione Investimenti di Roma Capitale – è diventata, in pochi anni, uno spazio concreto dove l’innovazione incontra le persone. Non parliamo di tecnologia come fine a sé stessa, ma come strumento per generare impatto: culturale, sociale, economico. È questo che stiamo costruendo, come amministrazione e come città: con la Casa delle Tecnologie Emergenti abbiamo aperto un luogo dove imprese, università, startup e cittadini e cittadine si incontrano per pensare insieme soluzioni nuove. E con progetti come Impresa Comune, il trasferimento tecnologico e il lavoro sui territori, stiamo dimostrando che anche una grande capitale può fare innovazione in modo inclusivo e sostenibile, tenendo insieme passato e futuro. E diventando il posto giusto per osservare le mutazioni del presente e provare a orientarle”.

Il simbolo dell’edizione 2025 è una farfalla, emblema di trasformazione. Una sua versione tridimensionale sarà realizzata come spilla ufficiale dell’evento, diventando il fulcro della comunicazione visiva.

I Future Hub: cosa sono e quali sono

Novità dell’edizione 2025 è l’introduzione di Future Hub tematici, pensati per orientare il pubblico tra i grandi ambiti di cambiamento. Ogni hub racconterà, con linguaggi e format dedicati, una diversa dimensione delle mutazioni in corso: Etiopia Lab, a cura di EFI (Ecosistema Formazione Italia), per raccontare la formazione che cambia; Casa Futuro, per una riflessione sulle nuove dimensioni dell’abitare, con una mostra ed una giornata intera di talk; Alchemy Maker, presso Industrie Fluviali, una giornata all’insegna dello studio delle intelligenze artificiali; Casa delle Tecnologie Emergenti di Roma Capitale, nella Stazione Tiburtina, già location protagonista delle passate edizioni, ma quest’anno reimmaginata come luogo ideale per conversazioni, hackathon e momenti di codesign del futuro. Insomma, Roma muta e reinventa i propri spazi per metterli a disposizione dell’innovazione.

Grande spazio sarà dedicato ai giovani. Gli under 25 saranno, oltre che pubblico, anche protagonisti attivi del racconto: speaker, volontari, videomaker, ma anche “shadow” all’interno della squadra organizzativa. Selezionati tramite un bando, decine di ragazze e ragazzi racconteranno le loro visioni nei momenti clou della settimana.

Anche quest’edizione di Rome Future Week è stata realizzata in collaborazione con ROAD – Rome Advanced District, una rete che aggrega imprese (oltre a Eni, Ferrovie dello Stato, Cisco, Nextchem, Autostrade, Acea e Bridgestone) università, startup, centri di ricerca e istituzioni, con l’obiettivo di creare presso l’area del Gazometro di Roma un polo di innovazione sostenibile. Collocato in un quadrante urbanistico della Capitale risalente ai primi del Novecento, di assoluta rilevanza dal punto di vista storico industriale, il Distretto ospita Joule, la Scuola di Eni per l’impresa e l’acceleratore ZERO (nodo della Rete Nazionale di CDP dedicato alle migliori startup clean tech).

Assieme a ROAD, tanti i partner e gli sponsor che hanno deciso di sostenere questa nuova edizione e che hanno fatto proprio il tema, costruendo contenuti intorno alle mutazioni, tra cui RINA, Ferrovie dello Stato, Regione Lazio, IUL (Università Telematica degli Studi IUL), Little Genius International, Fondazione MSD, Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Istituto Pantheon, SONY Csl, Translated, Telecom, Engel & Volkers, Confcommercio. Sono media partner ufficiali del festival RAI e RDS.

L’iniziativa gode del patrocinio di Regione Lazio, Università Tor Vergata, Convention Bureau Roma e Lazio, Unindustria e del Formez, la cui presenza rappresenta un segnale importante per raccontare la mutazione in atto nella PA.

“Una mutazione esiste là dove sappiamo coglierla – ha dichiarato il Presidente del Formez Giovanni Anastasi – ancora meglio se sappiamo anticiparla. È la ragione per cui abbiamo sin da subito affrontato la tematica del cambiamento con attenzione e proattività. Il bello delle mutazioni è che sono sensibili a ulteriori variazioni, arricchendo sempre di più la spinta iniziale. Oggi la Pubblica Amministrazione ha consapevolezza del nuovo e del suo ruolo fondamentale nel tradurlo in benefici per imprese e cittadini.”

Questa terza edizione di “Rome Future Week 2025” intende confermarsi come punto d’incontro focale tra il mondo che cambia e chi cambia con esso. Un’occasione unica per osservare, ricevere stimoli e comprendere in tempo reale le mutazioni del nostro tempo, partendo dalla città “eterna” che da sempre le custodisce e le reinventa.

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