ENERGIA

Open innovation, Eni gas e luce completa l’acquisizione della startup Tate



La startup, partecipata dall’acceleratore Nana Bianca di Paolo Barberis, è attiva dal 2019 nella vendita di energia elettrica e gas esclusivamente online attraverso la propria app. Con l’acquisizione di Tate, Eni gas e luce punta a crescere nel digitale e a conquistare i Millennials

Pubblicato il 09 Giu 2020


La squadra di Tate

Un colosso dell’energia scommette su una startup partecipata dall’acceleratore fiorentino Nana Bianca per poter crescere nel digitale e conquistare i Millennials: Eni gas e luce, società controllata al 100% da Eni SpA, ha completato l’acquisizione del 20% di Tate srl, startup innovativa attiva dal 2019 nella vendita di energia elettrica e gas esclusivamente online grazie alla propria app. L’operazione permette a Eni gas e luce di investire in una tech company completamente digitale, già attiva nel mercato dell’energia e pronta a svilupparsi e a crescere nei servizi digitali. A sua volta, con il supporto di Eni gas e luce, Tate punta alla crescita rivolgendosi principalmente al segmento dei Millennials, che conta oggi circa 13 milioni di persone in Italia ed è destinato a ricoprire un ruolo crescente nel mondo del lavoro e nella società. Senza dimenticare che le persone di questa fascia d’età utilizzano strumenti e servizi digitali come supporto quotidiano alle scelte di acquisto di beni e servizi.

L’acquisizione di Tate da parte di Eni gas e luce è un atto concreto di open innovation, la strategia evidenziata per la prima volta dallo studioso californiano Henry Chesbrough in base alla quale, per sopravvivere e crescere, le aziende possono cercare innovazione al proprio esterno, negli atenei, nei centri di ricerca, tra i partner, i fornitori e, appunto, anche e soprattutto tra le startup e le realtà innovative di vario genere.

Come è nata Tate

Tate è una società a responsabilità limitata, iscritta nella sezione delle startup innovative del registro delle imprese, partecipata da quattro soci persone fisiche (i co-fondatori) e dallo startup studio Nana Bianca S.r.lNana Bianca è un’acceleratore di startup nato nel 2012 a Firenze dall’esperienza di Paolo Barberis – tra i pionieri del digitale in Italia e in passato anche Consigliere per l’Innovazione del Presidente del Consiglio dei Ministri – insieme a Jacopo Marello e Alessandro Sordi.

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La startup Tate ha iniziato nel 2019 la propria attività commerciale, proponendosi quale reseller di energia elettrica e gas su piattaforma esclusivamente digitale, tramite una app proprietaria. Tate è una tech company che, tramite una piattaforma multiservizi, si propone di offrire ai propri clienti, oltre ad energia elettrica e gas, anche altri servizi digitali.

Perché Eni gas e luce ha acquisito Tate

Con quest’acquisizione, si legge in una nota dell’azienda, Eni gas e luce dimostra di credere fortemente nel tessuto italiano delle startup innovative e tecnologiche e, soprattutto, in un team giovane e ambizioso. La squadra ha sviluppato un’app proprietaria che, con un’esperienza d’acquisto semplice e lineare, permette al cliente di sottoscrivere il proprio contratto di fornitura di energia elettrica e di gas in pochissimi minuti e di gestirlo in completa autonomia. Tate conta oggi più di 3.000 clienti.

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