“La leadership è la risorsa più scarsa al mondo”
Bob McDonald, ex CEO di Procter & Gamble
In un contesto segnato da instabilità geopolitica, sfide tecnologiche e transizioni ambientali, il ruolo della leadership si configura sempre più come un fattore strategico determinante per guidare il cambiamento culturale. L’innovazione non è soltanto questione di tecnologie e ricerca, ma soprattutto di visione, competenze e capacità di orientare le organizzazioni verso nuovi modelli di valore.
Questo articolo esplora come leadership e innovazione rappresentino un binomio vincente per affrontare la complessità, attraverso l’analisi di casi concreti e l’individuazione delle caratteristiche dei leader trasformazionali.
Indice degli argomenti
Leadership e innovazione: un binomio vincente
Roberto Cingolani, oggi CEO di Leonardo, individua tre direttrici strategiche per affrontare il futuro: R&D, produzione e capitale umano. La sfida non riguarda solo la competitività aziendale, ma l’intero tessuto collettivo. L’innovazione richiede una nuova generazione di leader trasformazionali in grado di promuovere visioni lungimiranti, scomporre schemi obsoleti e ricostruire le imprese attorno a valori e capacità rinnovate.
Il caso di Wang Chuanfu, fondatore di BYD, evidenzia come una leadership visionaria possa ridefinire un intero settore. BYD – acronimo di Build Your Dreams – ha non solo rivoluzionato la mobilità elettrica con la costruzione di una mega fabbrica paragonabile a una città come Torino, ma ha anche creato un ecosistema di alleanze con startup, tech company, piattaforme di mobilità e governi. Il risultato è un’espansione aggressiva e organizzata verso i mercati globali, che mette in crisi gli operatori tradizionali.
Come la leadership può guidare il cambiamento culturale
Il percorso di trasformazione di Leonardo sotto la guida di Cingolani rappresenta un esempio emblematico. Quando era Chief Technology & Innovation Officer, ha promosso l’acquisto di uno dei primi supercomputer europei per rafforzare la capacità di gestire big data e digitalizzare la manifattura. Questo approccio ha poi trovato compimento nel Leonardo Hypercomputing Continuum, una linea di business che integra AI, high performance computing e tecnologie avanzate per applicazioni sia militari sia civili.
La portata trasformativa di questa visione non è solo tecnologica, ma organizzativa e culturale: serve internalizzare competenze strategiche, creare unità dedicate all’innovazione – come la Advanced Cognitive Solution guidata da Greta Radaelli – e soprattutto aprirsi a ecosistemi, reti e comunità professionali. La leadership in questo caso assume il ruolo di progettista di ambienti fertili per la conoscenza, dove la diversità culturale e la varietà di competenze diventano asset fondamentali per liberare il potenziale dei talenti.
Caratteristiche di un leader innovativo
Il leader innovativo è colui che riesce a vedere l’opportunità dove altri vedono incertezza. Non si limita a dirigere, ma trasforma . Ha visione sistemica, intuisce le traiettorie emergenti, promuove la collaborazione dentro e fuori l’impresa, costruisce contesti inclusivi. Il suo valore non si misura solo in risultati, ma nella capacità di attivare processi continui di innovazione culturale e operativa, creando ponti tra discipline, tra persone e tra futuro e presente.
Leadership vs. management: due facce della stessa medaglia
Nelle aziende all’avanguardia, la distinzione tradizionale tra leader e manager si fa più sfumata. L’innovazione impone integrazione tra visione e capacità esecutiva, tra intuizione e coordinamento.
I leader imprenditoriali sono coloro che esercitano la vision trasformativa: vedono ciò che è ancora invisibile per gli altri, preparano l’organizzazione ai cambiamenti e costruiscono alleanze strategiche. Ma anche i manager, quando assumono un ruolo proattivo, diventano catalizzatori dell’innovazione. Sono figure chiave nella gestione di team complessi, nell’integrazione delle nuove conoscenze nei processi aziendali, nella creazione di consenso interno.
Gli stili di leadership più efficaci per le aziende italiane
Le PMI italiane, spesso considerate penalizzate rispetto ai grandi gruppi, mostrano invece grande vitalità innovativa quando guidate da leader lungimiranti.
È il caso di Mobili Fiver, azienda friulana che ha trasformato radicalmente il proprio modello di business: da terzista tradizionale a produttore diretto di arredi smart venduti esclusivamente online e in partnership con Amazon. L’adozione di tecnologie di Industria 4.0 ha permesso non solo efficienza produttiva, ma un posizionamento distintivo.
Anche le esperienze di Pattern e Officina Stellare dimostrano l’efficacia di un modello di leadership fondato su tecnologia, valorizzazione del capitale umano, internalizzazione del know-how e apertura agli ecosistemi. Per competere come fornitori strategici nei settori dell’alta moda e dell’aerospazio, entrambe le aziende hanno implementato percorsi paralleli di crescita per acquisizioni, R&D e attrazione di talenti.
La chiave del successo non sta solo nella strategia, ma nella capacità del leader di costruire fiducia: il vero collante tra persone, funzioni e obiettivi in contesti incerti e dinamici.
Sviluppare competenze di leadership per favorire l’innovazione
La leadership non è un’attitudine innata, ma un set di competenze e comportamenti che vanno sviluppati, esercitati e affinati nel tempo. Promuovere l’innovazione significa creare le condizioni per la leadership diffusa all’interno delle organizzazioni.
Strumenti e strategie per potenziare la leadership
Le esperienze di manager come Antonio Filosa (Stellantis) e Nicola Michelon (Unox) mostrano come la fiducia sia un asset tanto strategico quanto fragile. Filosa sottolinea la necessità di rafforzare i legami interni e con i partner. Michelon insiste sul fatto che la fiducia non si compra: si conquista creando ambienti di lavoro sani, ascoltando i dipendenti, offrendo opportunità reali.
Un approccio ancora più sistemico è quello di Andrea Pontremoli, CEO di Dallara, che ha contribuito alla nascita della Motor Valley. Qui la leadership si è estesa oltre i confini aziendali per diventare fattore abilitante della competitività territoriale. La costruzione di ecosistemi è oggi una delle espressioni più evolute della leadership innovativa.
Il ruolo della leadership nella crescita aziendale
La velocità con cui si sviluppano le tecnologie impone ai leader di pensare continuamente al futuro. Non intercettare per tempo un’innovazione radicale può portare alla marginalizzazione. Ma immaginare scenari futuri richiede una combinazione originale di elementi spesso considerati opposti: dati e intuizione, tecnologia e immaginazione, competenza e creatività.
Esempi di leadership di successo nel contesto italiano
Benedetto Vigna, alla guida di Ferrari, ha avviato un processo di rinnovamento profondo, orientato non alla grandezza ma all’intelligenza delle fabbriche: smart, flessibili, rispettose dell’ambiente. Il suo approccio alla leadership valorizza le persone e rilegge l’eccellenza italiana in chiave contemporanea, dove la bellezza si coniuga con l’efficienza e la sostenibilità con l’identità.
La via italiana alla leadership trasformazionale
In un’epoca in cui il vantaggio competitivo non si misura più solo in termini di costi o performance, la leadership trasformazionale diventa la leva per creare unicità. Non si tratta di adattarsi al cambiamento, ma di guidarlo. Di andare oltre le metriche tradizionali e costruire organizzazioni capaci di generare valore per i clienti e per la collettività. Di unire capitale umano, visione e coraggio per rendere le imprese italiane protagoniste di un futuro condiviso e sostenibile.