OPEN INNOVATION

L’Aeronautica militare si apre alle startup con un hackathon sulla blockchain

Per la prima volta in Italia l’Aeronautica militare ha organizzato una maratona per sviluppatori. Obiettivo: dare vita a soluzioni di realtà immersiva o basate sulla blockchain, utilizzabili nell’addestramento e nella manutenzione dei sistemi informatici. Tra i partecipanti 15 startup di altrettante realtà italiane

Pubblicato il 24 Gen 2019

AEROnautica

Anche l’Aeronautica militare si è lanciata in iniziative di open innovation, scegliendo la strada degli hackathon, le maratone per sviluppatori. E’ nata così l’Airathon, la prima maratona creativa in campo aeronautico mai realizzata in Italia, la cui ultima edizione si è svolta l’anno scorso. Nell’arco di  48 ore  un centinaio di partecipanti si sono sfidati per dare vita a soluzioni di realtà immersiva o basate sulla blockchain utilizzabili nell’addestramento e nella manutenzione dei sistemi informatici. L’ hackathon si è tenuto presso il centro sperimentale volo dell’Aeronautica militare, all’aeroporto militare di Pratica di mare. Tra i partecipanti all’evento 15 startup, rappresentanti di cinque università italiane.

Che cos’è l’open innovation

L’innovazione aperta è un nuovo approccio strategico e culturale in base al quale le imprese, per creare più valore e competere meglio sul mercato, scelgono di ricorrere non più e non soltanto a idee e risorse interne, ma anche a idee, soluzioni, strumenti e competenze tecnologiche che arrivano dall’esterno, in particolare da startup, università, istituti di ricerca, fornitori, inventori, programmatori e consulenti.

Come funziona un hackathon

L’hackathon è uno dei molteplici strumenti a disposizione di un’azienda o di un’organizzazione per mettere in pratica l’open innovation. Si tratta di una maratona di sviluppo di soluzioni digitali, una sfida in cui sviluppatori di codice esperti e meno esperti si cimentano in una no-stop di programmazione, che di solito dura 24 o 48 ore. In genere un hackathon viene organizzato da società di software o grandi gruppi di sviluppo informatico, anche se negli ultimi tempi, a questo strumento innovativo sono sempre più interessate le grandi aziende che vogliono fare open innovation. Dal lato dei partecipanti, gli hackathon sono l’allenamento per gli esperti di tecnologia. Si applicano al processo creativo vincoli temporali apparentemente insensati per vedere cosa si riesce ad ottenere facendo appello a tutte le proprie risorse mentali e alle proprie competenze. Ci si misura con altre menti brillanti e, anche se non si vince la competizione, si torna alla propria vita quotidiana con una nuova consapevolezza, arricchiti in termini di conoscenze e competenze.  

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Perché l’aeronautica militare è interessata agli hackathon

L’Aeronautica militare sta focalizzando la propria attenzione sulle potenzialità dell’open innovation per l’innovazione, e guarda con attenzione a giovanti talenti e startup che possano sviluppare soluzioni innovative utili per la propria attività.

Da qui la decisione di organizzare l’hackathon, che si è tenuto presso il centro sperimentale volo dell’Aeronautica militare, all’aeroporto militare di Pratica di mare. Tra i partecipanti all’evento 15 startup, rappresentanti di cinque università italiane (per Roma Sapienza, Tor Vergata e Luiss Guido Carli, Polo Tecnologico Pordenone, Federico II di Napoli, Università degli Studi di Salerno) ed esperti della Forza Armata e del comparto industriale (Leonardo, Vitrociset, Techno Sky, Mimos – Movimento Italiano di Modelizzazione e Simulazione), mentre i partner tecnologici dell’iniziativa sono stati Microsoft Ptc. 

Ad aggiudicarsi il riconoscimento finale, tra gli otto progetti presentati, sono stati il team composto dalle start up Wideverse e M3S, seguiti dal team formato da Impersive e merkur.io. Oltre alle quattro premiate, hanno partecipato le startup FirstBcademyEdgelabElysiumSkylabsHeuristicChainBlockLin UpB2LabweARTrakti. L’Airathon è nato dalla collaborazione dell’Aeronautcia militare con EY.

“Siamo già adesso dentro una rivoluzione, industriale, organizzativa ma anche culturale – la cosiddetta Industria 4.0 – in cui le nuove tecnologie giocano un ruolo fondamentale nel rendere i sistemi sempre più interconnessi e digitali – spiegava durante la manifestazione il Generale di Squadra Aerea Giovanni Fantuzzi, Comandante Logistico AM – Siamo particolarmente orgogliosi di aver concretizzato un evento come ‘airathon’, e ringraziamo tutti i nostri partners per averlo reso possibile, perchè ci aiuta a comprendere le opportunità e le sfide che ci attendono per poter guidare questo cambiamento all’interno del sistema logistico dell’Aeronautica Militare. Vogliamo che sia solo il primo passo verso la creazione di un ambiente di condivisione di idee, esperienze e competenze diverse, in grado di dare a tutti i partecipanti interessanti ricadute “duali” e sempre più proficui scambi tecnologici tra mondo militare e civile”.

EY ha affiancato l’Aeronautica Militare in questa prima esperienza di open innovation volta a valorizzare l’apporto delle nuove tecnologie all’ottimizzazione dei processi logistici – aggiunge Marco Mazzucchelli, Transaction Advisory Services Leader per l’Area  Mediterranea  di EY – La collaborazione con startup selezionate rappresenta un approccio rapido ed efficace per trasferire innovazione tecnologica, di processo e strategica alla Pubblica Amministrazione, oltre che alle imprese”. 

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