REPORT

L’industria italiana oltre la crisi

Il rapporto Istat “Chi vince e chi perde. L’industria italiana oltre la crisi”, presentato al MIP Politecnico di Milano, è una mappa dettagliata dei settori e delle imprese del made in Italy che hanno attraversato con successo le difficoltà degli ultimi anni e di quelli che invece hanno perso competitività

Pubblicato il 20 Mar 2014

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A fine 2013, l’industria italiana aveva perduto circa un quarto del prodotto rispetto al picco del 2008, in un contesto che ha visto succedersi ben due recessioni, intervallate da una breve fase di ripresa. Dal 2011 le imprese manifatturiere hanno sperimentato una caduta della domanda interna di intensità paragonabile solo a quelle che si sono registrate per la Spagna, con un gap di oltre 30 punti percentuali tra fatturato estero e interno e un aumento considerevole della propensione all’esportazione.

Queste tendenze hanno determinato un profondo cambiamento della struttura settoriale dell’output industriale e forti processi di selezione tra le imprese. La disponibilità di nuove informazioni qualitative e quantitative prodotte dall’Istat sulla struttura organizzativa, gli orientamenti di mercato, le relazioni, il profilo economico e i risultati produttivi delle imprese, permettono di delineare il rapporto Istat “Chi vince e chi perde. L’industria italiana oltre la crisi”, una mappa dettagliata dei settori e delle imprese che hanno attraversato con successo le difficoltà degli ultimi anni e di quelli che invece hanno perso competitività.

Ecco il rapporto Istat “Chi vince e chi perde. L’industria italiana oltre la crisi”.

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