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Internet delle cose e assicurazioni, il quadro in Italia
Un’indagine dell’Insurance Innovation Center di Capgemini Italia evidenzia che nel nostro Paese le compagnie assicurative mostrano più interesse verso l’innovazione in ambito IoT, tanto che nel ramo danni il 65% dei primi 25 gruppi offrono almeno un prodotto “connesso”. Ecco cosa emerge dalla ricerca
di Michele Inglese
07 Feb 2016

L’Internet of Things è un elemento che ha già cambiato molti settori: per esempio Michelin non vende più solo gomme ma anche chilometri e atterraggi, grazie a sensori posizionati negli pneumatici che permettono anche di dare consigli per migliorare lo stile di guida. DHL ha lanciato un progetto pilota di consegne dei prodotti Amazon direttamente nel bagagliaio delle automobili Audi, localizzate ed aperte grazie a un’app. Profondi impatti sono attesi anche sul settore assicurativo: secondo il World Insurance Report Capgemini 2015, una ricerca condotta attraverso 165 interviste a executive di oltre 100 compagnie a livello mondiale, l’IoT viene percepito al settimo posto tra gli elementi disruptive sul business e al primo posto compaiono i Big Data-Analytics, che sono riconosciuti come elemento abilitante per creare valore dalla crescita di oggetti connessi.
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* Michele Inglese è Principal Consultant practice Insurance – Capgemini Italia