TECNOLOGIA SOLIDALE

Il digitale come nuova opportunità per chi è in carcere (ma anche per le aziende)

Imprenditori e manager devono sapere che il digitale è sia uno strumento per dare lavoro, dignità e una nuova opportunità a chi è in carcere, sia uno strumento per ottenere agevolazioni fiscali. Se ne è ampiamente parlato al webinar “Carcere, lavoro, libertà”. Qui come rivederlo

Pubblicato il 24 Giu 2022

Carcere e carcerati: cosa possono fare le aziende
Questo è un post/indice. L’indice che cerca di farti capire che vale la pena (è proprio il caso di dirlo…) guardare e, soprattutto, ascoltare il webinar “Carcere, lavoro, libertà.”
Sono 71 minuti di assoluta qualità. Se sei imprenditore, manager o anche solo una persona curiosa di conoscere come il digitale sia uno strumento per dare lavoro, dignità e una nuova opportunità a chi è in carcere e quindi sia un guadagno per l’intera comunità, ascolta cosa hanno detto i relatori, a partire da:
Pietro Buffa, provveditore regionale Lombardia, Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, con poche parole ha spiegato cosa vuol dire dare lavoro vero ai detenuti.
Francesca Romana Valenzi, direttore dell’Ufficio Detenuti e Trattamento, ha spiegato con chiarezza le agevolazioni fiscali previste dalla legge Smuraglia per le imprese che assumono persone in carcere.
Le testimonianze di chi già è al lavoro hanno scaldato il cuore e illuminato la mente.
Guido Chiaretti, presidente Sesta Opera San Fedele, ha raccontato 99 anni di presenza con oltre 200 volontari attivi nelle carceri milanesi e a Cremona.
Marco Girardello, HR Manager della cooperativa BEE4, ha motivato il perché e il come della loro azione nelle carceri e i servizi di alta qualità che offrono alle aziende.
Andrea Canteri, digital marketing manager di BEE4, ha raccontato come il lavoro abbia cambiato la sua vita di detenuto.
Lorenzo Lento, presidente Cooperativa Sociale Universo e docente Cisco, ha raccontato episodi paradigmatici dei frutti del loro lavoro.
Davide Rota, amministratore delegato Linkem/Tiscali, ha raccontato in modo spumeggiante la convenienza che gli imprenditori hanno a formare e ad assumere persone in carcere. Dove la parola convenienza va usata nella sua accezione più ampia, economica e sociale.
Infine, Andrea Rangone, presidente Digital360, ha lanciato un appello a imprenditori e manager a seguire gli esempi che abbiamo raccontato nel corso del webinar.
Un appello concreto, fondato sulla assistenza personalizzata alle imprese che volessero scendere in campo e impegnarsi in questa azione, che è “buona” e solidale per tutti: per chi la fa, per chi la riceve, per i risparmi e quindi i guadagni che ne ha lo Stato e l’intera società.

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Antonio Palmieri
Antonio Palmieri

Antonio Palmieri, fondatore e presidente di Fondazione Pensiero Solido. Sposato, due figli, milanese, interista. Dal 1988 si occupa di comunicazione, comunicazione politica, formazione, innovazione digitale e sociale. Già deputato di Forza Italia

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