L'EVENTO

HR Tech, la trasformazione digitale che comincia dalle Risorse Umane

Le direzioni del personale possono fare da volano per l’innovazione delle grandi imprese. Se n’è parlato con i manager di importanti aziende italiane durante un evento organizzato a Milano da growITup. Che sta per lanciare una call per startup con soluzioni innovative in questo settore

Pubblicato il 20 Giu 2018

HRTech

Non chiamatele più semplicemente HR. Le Risorse Umane sono decisive nella trasformazione digitale delle imprese. E chi ha la responsabilità del personale di un’azienda può giocare un ruolo strategico per creare una cultura favorevole all’innovazione. Per questo oggi è opportuno parlare di HR TECH, perché proprio all’HR spetta un compito importante: accompagnare le aziende verso la Digital Disruption.

Di questo si è discusso a HR TECH | from disrupted to disruptor, l’evento organizzato da growITup a Cariplo Factory sugli strumenti che le nuove tecnologie digitali mettono a disposizione per il reclutamento e la gestione di competenze e talenti.

LE TENDENZE DELL’HR TECH

Dopo un breve saluto di Enrico Noseda, partner di growITup e founder di Tech Italy Advocates, che ha spiegato il perché del termine HRTech (“la trasformazione digitale parte dalle persone” ha detto), primo ospite sul palco di una sala gremita è Luca Solari, esperto di innovazione e Risorse Umane, Professore Ordinario dell’Università Statale e Presidente della Fondazione Filarete, che ha presentato i trend futuri dell’HR Tech: service model, architectural e insight. Trend in cui il rapporto “uomo-macchina è sempre più importante. E da questa consapevolezza deve partire il lavoro delle HR”, ha detto l’esperto. Tenendo presente che non necessariamente il rapporto tra umano e robot deve spaventare: “Noi come esseri imperfetti abbiamo bisogno della tecnologia per arrivare dove non riusciamo da soli”, ha puntualizzato, senza mai dimenticare però il lato Human, cioè la H delle Risorse Umane. Del resto, “la tecnologia non fa meraviglie se non ha le idee giuste e le persone con cui realizzarle” ha detto Giovanni Iozzia, direttore di EconomyUp, che ha condotto l’evento.

COME IL DIGITALE CAMBIA LE RISORSE UMANE

Poi, al via la prima tavola rotonda sulla trasformazione delle aziende con un approccio digitale a 360°  a cui hanno partecipato i responsabili HR di grandi aziende che si sono confrontati sugli strumenti digitali in grado di rivoluzionare Recruiting & People Management. Mauro Ghilardi, Group Chief HR Officer Ferrovie dello Stato, ha spiegato che per il gruppo “HRTech significa agevolare il lavoro all’interno dell’azienda. Per questo abbiamo lanciato una piattaforma di welfare e avviato una partnership con l’Università Federico II per la formazione dei dipendenti”. Esperimenti importanti sono stati avviati anche da Fastweb: “Abbiamo un prodotto in grado di rilevare le competenze digitali dei nostri candidati. Inoltre, in azienda ci sono dipendenti che hanno il ruolo di docenti interni per il trasferimento tecnologico verso altri colleghi” ha raccontato Matteo Melchiorri Human Capital Officer di Fastweb. Barbara Lucini, Head of People Value & Engagment di Generali Italia, ha portato l’esperienza della compagnia di assicurazione: “Facciamo hackathon perché i dipendenti possano ridisegnare i loro bisogni e quelli dell’azienda. Inoltre, abbiamo brevettato al nostro interno un’app che innova l’esperienza di feedback delle performance”. Snam invece sta lavorando al lancio di una piattaforma di open innovation: “Siamo in fase pilota, partirà a settembre” ha detto Paola Boromei, Executive Vice President Human Resources e Organization dell’azienda.

Ovviamente, per tutti non mancano le difficoltà: “Il cambiamento comporta forti resistenze da vincere e spesso arrivano dai piani alti” ha detto Melchiorri (Fastweb); “Non tutti sono propensi al digital mindset” ha continuato Ghilardi (Ferrovie dello Stato); “Dobbiamo chiedere a tutti un percorso di autoformazione: il personale deve informarsi e aggiornarsi” ha sottolineato Barbara Lucini (Generali Italia). E, proprio per vincere queste resistenze, le HR possono essere ancora più preziose.  Per avere successo infatti, il processo di trasformazione basato sulle tecnologie richiede che le persone sviluppino un atteggiamento culturale favorevole all’innovazione digitale, ad un nuovo concetto di tempo e spazio lavorativo. In questo contesto, la direzione HR può giocare un ruolo fondamentale nella creazione di questa cultura, diventando leader e promotrice del cambiamento culturale.

HR E TRASFORMAZIONE DIGITALE

Se ne è parlato anche durante la seconda tavola rotonda in cui grandi aziende si sono confrontate su come le HR possono fare da traino del cambiamento all’interno delle organizzazioniMicrosoft Italia e Adecco, ad esempio, stanno per lanciareuna piattaforma per misurare l’employability, cioè la competitività sul mercato del lavoro che cambia in basa alla domanda e all’evoluzione delle competenze. “Partiremo a fine ottobre e inizieremo con gli studenti” hanno detto Manlio Ciralli, Chief Brand & Innovation Officer Adecco, e Pino Mercuri HR Director di Microsoft Italia.

Percorso più complesso per Whirlpool, azienda manifatturiera che ha affrontato l’integrazione di Indesit: “Lentamente stiamo abbracciando l’agenda digitale. Abbiamo deciso di avviare delle sperimentazioni proprio partendo dall’HR e di fare di questo settore un learn model” ha dichiarato Roberta Segalini, EMEA HR Director, Organization excellence and Change management di Whirlpool Corporation. Campari, invece, azienda molto marketing oriented,  sta seguendo diverse direzioni verso la digital transformation: “Una piattaforma di social learning, investimenti sulla comunicazione interna e sui social network, revisione degli spazi fisici e smart working” ha detto Giorgio Pivetta, Group HR Director del Gruppo.

All’evoluzione tecnologica delle HR stanno contribuendo ovviamente le startup. Marianna Poletti ha presentato Just Knock, piattaforma che permette ai candidati di candidarsi non inviando il curriculum ma idee, soluzioni di business case. Altra realtà interessante dell’ecosistema italiano è In-recruiting, presentata da Luca Soldiun Applicant Tracking System in cloud che permette ad aziende e ad agenzie per il lavoro di organizzare e gestire l’intero processo di selezione del personale. Un software multilingua e internazionalizzato, usato da oltre 250 aziende.

E proprio con un invito alle startup si è concluso l’evento organizzato da growITup: “Stiamo lanciando una call per startup che hanno idee innovative per aiutare le HR ad andare verso la Digital Disruption” ha detto Enrico Noseda. Perché l’innovazione si fa anche con il contribuito di chi propone idee di cambiamento. All’insegna dell’open innovation.

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Concetta Desando
Concetta Desando

Due menzioni speciali al premio di giornalismo M.G. Cutuli, vincitrice del Premio Giuseppe Sciacca 2009, collaboro con testate nazionali.

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