DECRETO RILANCIO

Fondo Innovazione da 50milioni a Paola Pisano: occasione per startup e software house

Con il Decreto Rilancio è stato istituito il Fondo per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione affidato alla ministra Paola Pisano. Obiettivo: aumentare le possibilità di svolgere in via telematica pratiche della Pubblica amministrazione. Una chiamata per aziende, startup e software house a sviluppare servizi ad hoc

Pubblicato il 15 Mag 2020

Paola Pisano, Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione

Dal Decreto Rilancio presentato il 13 maggio 2020 per affrontare la Fase 2 del coronavirus arrivano 50 milioni di euro per innovare la pubblica amministrazione. Il testo prevede infatti l’istituzione di un Fondo per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione che sarà affidato alla ministra Paola Pisano. Obiettivo: aumentare le possibilità di svolgere in via telematica pratiche della Pubblica amministrazione.

I nuovi fondi avranno un impatto anche oltre il perimetro della PA: “Aumentare la domanda di tecnologie innovative da parte della Pubblica Amministrazione è motore di crescita” sottolinea il ministero dell’Innovazione tecnologica e Digitalizzazione (MID). “Può incentivare aziende, startup e produttori di software (software house) del Paese a creare sistemi sempre più avanzati e progettati per la Pubblica amministrazione”.

Fondo per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione: 50 milioni gestiti da Paola Pisano

Con l’articolo 230 del Decreto Rilancio, si legge in una nota del ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, è stato costituito il Fondo per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione. La sua prima dotazione è di 50 milioni di euro. Serviranno a digitalizzare servizi della Pubblica amministrazione ai cittadini e alle imprese. Le risorse sono affidate per la loro gestione al ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano, che ha proposto la costituzione del Fondo. I fondi disponibili verranno impiegati innanzitutto per aumentare la tipologia di pratiche che gli italiani possono svolgere per via telematica.

Già adesso, attraverso il Servizio per l’identità digitale (Spid), chi ha scaricato l’app “Io” accede a informazioni che lo riguardano, può conoscere o verificare scadenze di adempimenti da compiere, effettuare pagamenti e ricevere eventuali bonus ai quali ha diritto. Il nuovo Fondo ha lo scopo di accrescere la quantità dei servizi ottenibili attraverso questa applicazione.

Il nuovo Fondo finanzierà acquisti di software (e non solo)

Si tratta di un’operazione, prosegue la nota del ministro, che interviene su modalità di funzionamento, criteri di organizzazione e distribuzione di energie all’interno di numerosi uffici pubblici. Richiede pertanto interventi complessi, non soltanto tecnologici ma anche formativi, amministrativi, procedurali. Gli stanziamenti potranno essere utilizzati, oltre che per acquisti di software, per sostenere la realizzazione di cambiamenti necessari finalizzati a rendere più agili i rapporti tra cittadini e macchina pubblica.

Il ruolo della digitalizzazione dei servizi è oggi più che mai strategico non solo per semplificare la burocrazia, velocizzare i tempi di erogazione dei servizi e diminuire i costi delle strutture, ma soprattutto per migliorare il rapporto tra Pubblica amministrazione e cittadino. Massima attenzione è rivolta ai tempi di attuazione della trasformazione tecnologica e alle nuove tecnologie che verranno utilizzate per creare servizi semplici e tuttavia avanzati tecnologicamente. Ciò consentirà di aumentare il livello di sicurezza dei servizi e le competenze tecniche della Pubblica amministrazione accompagnando gli enti verso nuove tipologie e modalità di lavoro.

Fondo per l’Innovazione “motore di crescita” per  aziende, startup e produttori di software

Aumentare la domanda di tecnologie innovative da parte della Pubblica Amministrazione è motore di crescita, sottolinea il ministero dell’Innovazione tecnologica e Digitalizzazione. Può incentivare aziende, startup e produttori di software (software house) del Paese a creare sistemi sempre più avanzati e progettati per la Pubblica amministrazione riconoscendola come committente del quale vanno soddisfatte le esigenze e non come cliente passivo che assorbe prodotti ritagliati su altre esigenze.

Il nuovo Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione è destinato a coprire le spese di parte corrente per attività, acquisti, interventi e misure di sostegno a favore di una strategia di condivisione e utilizzo del patrimonio informativo pubblico a fini istituzionali, della implementazione diffusa e messa a sistema dei supporti per la digitalizzazione, dell’accesso in rete tramite le piattaforme abilitanti introdotte dal decreto legislativo n. 82 del 2005 (codice dell’amministrazione digitale), nonché finalizzato a colmare il digital divide, attraverso interventi a favore della diffusione dell’identità digitale, del domicilio digitale e delle firme elettroniche.

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Redazione EconomyUp
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