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Come presentare i dati in modo efficace con l’uso dell’AI: un’applicazione pratica



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Al workshop dell’Osservatorio Startup Thinking sul tema “Presenting Data with AI” è stato spiegato come presentare dati integrando tecniche di storytelling e intelligenza artificiale. Una competenza essenziale per l’Innovation Manager

Pubblicato il 22 nov 2024

Asia Corradi

Analista Osservatorio Startup Thinking

Filippo Frangi

Ricercatore Senior dell’Osservatorio Startup Thinking del Politecnico di Milano



Presentare i dati con l’AI
Presentare i dati con l'AI

Il 22 ottobre scorso si è svolto il secondo workshop dell’undicesima edizione dell’Osservatorio Startup Thinking degli Osservatori Digital Innovation, dedicato al tema “Presenting Data with AI”. L’evento, condotto da Maurizio La Cava, CEO & Co-Founder di MLC Presentation Design e Pitch strategist di Polihub, ha offerto la preziosa opportunità ai partner dell’Osservatorio di approfondire le competenze sulla comunicazione e presentazione dei dati, integrando tecniche di storytelling e intelligenza artificiale.

Storytelling: perché è essenziale per l’Innovation Manager

Lo storytelling è un tema fondamentale per lInnovation Manager, almeno per tre sfide che lo riguardano: portare a bordo il vertice aziendale rispetto ai progetti innovativi motivandone la bontà e la coerenza rispetto alla strategia, chiedere budget per le sperimentazioni non sempre foriere di ritorni economici, ingaggiare la popolazione aziendale e coinvolgerla nello sviluppo di idee e produzione di progetti.

Come presentare i dati con l’AI

Durante il suo intervento Maurizio La Cava ha illustrato come creare presentazioni capaci di comunicare in modo chiaro ed efficace i messaggi chiave contenuti nei dati. Lo ha fatto sottolineando l’importanza di integrare Data Storytelling e Data Visualization per rendere le presentazioni non solo esteticamente gradevoli, ma anche funzionali e mirate, sfruttando in questo senso anche le molteplici opportunità degli strumenti di intelligenza artificiale. La chiave, ha spiegato, è adattare il design grafico e lo stile comunicativo al pubblico di riferimento.

Il workshop ha visto la partecipazione di oltre 109 Innovation Manager e figure aziendali provenienti dalle 37 aziende partner dell’Osservatorio, creando un ambiente ricco di scambio e confronto.

Presentare i dati con l’AI: un’applicazione pratica

Buona parte della giornata di lavoro è stata dedicata all’applicazione pratica dei concetti appresi. I partecipanti sono stati divisi in sette gruppi eterogenei, ciascuno composto da membri provenienti da aziende diverse, con l’obiettivo di affrontare un caso studio comune: la creazione di una presentazione per “vendere” la propria soluzione al business. I partner hanno avuto l’opportunità di mettere in pratica quanto appreso, utilizzando diversi tool di intelligenza artificiale come ChatGPT, Gemini, Claude e Co-Pilot. L’attività ha dato ampio spazio all’originalità dei singoli team, ad esempio provando a far presentare la propria soluzione a un avatar parlante creato con l’intelligenza generativa, o sfruttandola per generare contenuti grafici, immagini rappresentative o intere presentazioni.

La capacità di presentare e valorizzare i dati è una skill cruciale per chi, in azienda, è responsabile dell’innovazione e deve orientare le decisioni strategiche. L’intelligenza artificiale può migliorare la creatività e l’impatto delle presentazioni stesse, ma non sempre è facile ottenere gli obiettivi desiderati. L’attività ha difatti dimostrato quanto sia importante conoscere, saper governare e guidare gli strumenti di intelligenza artificiale generativa, facendo emergere due sfide principali. La prima è la capacità di strutturare prompt efficaci e coerenti. Si tratta di un’attività spesso data per scontata, che ha però ha assoluta rilevanza nella capacità di ricevere dagli strumenti di AI Generativa gli output nella forma e con le caratteristiche desiderate. Sempre più spesso, difatti, si sente parlare nelle aziende del ruolo di Prompt Engineer.

La seconda sfida riguarda invece la conoscenza degli strumenti e la comprensione di quali siano maggiormente adatti a ciascuna attività. Stiamo parlando di un contesto in fortissimo fermento, dove ogni settimana il panorama di soluzioni è arricchito da nuove piattaforme e funzionalità. Ogni strumento possiede specifiche caratteristiche che lo rendono più o meno appropriato a svolgere compiti puntuali, e conoscerli in modo adeguato può realmente essere un valore differenziante.

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