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Chi è Iliana Ivanova, nuova Commissaria all’Innovazione della UE

Ivanova, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù, è un’economista bulgara con una lunga carriera nelle istituzioni europee. Biografia, studi, incarichi e un video

Pubblicato il 11 Set 2023

Iliana Ivanova

L’UE ha una nuova Commissaria all’Innovazione, l’economista bulgara Iliana Ivanova. L’ufficio di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, si prepara ad accogliere la Ivanova quale Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù. La nuova Commissaria è stata designata dal governo bulgaro per sostituire l’ex-commissaria Mariya Gabriel, che ha assunto il ruolo di vice-premier e ministro degli Esteri. La nomina di Ivanova è stata sostenuta da von der Leyen ed è ora in attesa dell’approvazione del Consiglio e del Parlamento dell’UE.

Ivanova, che ha servito come eurodeputata dal 2009 al 2013 e come membro della Corte dei Conti Europea, è stata scelta tra due candidati proposti dal governo bulgaro. L’altro candidato era Daniel Lorer, membro dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. La data della decisione finale da parte del Consiglio e del Parlamento non è stata ancora resa nota.

Chi è Iliana Ivanova

Ivanova, che compirà 48 anni questa settimana, è più conosciuta a Bruxelles che in Bulgaria, avendo trascorso la maggior parte della sua carriera nelle istituzioni europee. Appartiene al partito GERB affiliato al PPE dell’ex primo ministro Boyko Borissov.

Stando al suo curriculum vitae, parla inglese, francese, tedesco e russo. Nella sua dichiarazione introduttiva scritta, ha alternato l’uso del bulgaro all’inglese, poi al tedesco e al francese. Ma in Parlamento ha risposto a tutte le domande in inglese, tranne quando si rivolgeva ai compatrioti e colleghi di partito.

Iliana Ivanova è nota per il suo impegno nei confronti dell’Unione Europea e l’esperienza acquisita. Nel Parlamento Europeo ha ricoperto il ruolo di vicepresidente della commissione per il Controllo del bilancio e della commissione speciale sulla Crisi economica, finanziaria e sociale. Ha inoltre lavorato alla Corte dei conti europea per un decennio, occupandosi di audit di performance relativi ai Fondi strutturali e di investimento europei (Esif).

QUI un video con il discorso di Ivanova ai parlamentari europei

Iliana Ivanova: nascita, studi, carriera

Diplomata al liceo di lingue straniere Romain Rolland nella sua città natale, Stara Zagora, dove ha studiato francese e inglese, nel 1998 Iliana Naidenova Ivanova si è laureata in Relazioni Economiche Internazionali presso l’Università Economica di Varna. Nel 2004, Ivanova ha conseguito il master in Finanza Internazionale presso la Thunderbird School of Global Management, Arizona.

Inizio carriera

Ivanova ha lavorato come coordinatrice per le relazioni con le istituzioni finanziarie internazionali presso il Ministero dell’Agricoltura, dell’Alimentazione e delle Foreste.

Membro del Parlamento Europeo

Dal 2009 al 2012, Ivanova è stata membro del Parlamento Europeo. Durante quel periodo, ha ricoperto il ruolo di vicepresidente della Commissione per il controllo dei bilanci, vicepresidente della Commissione speciale sulla crisi economica, finanziaria e sociale, membro della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori e membro sostituto della Commissione per gli affari economici e monetari. Oltre ai suoi incarichi in commissione, è stata una dei vicepresidenti della delegazione parlamentare in Cina.

Dopo la politica, la Corte dei Conti

Alla fine del 2012, Ivanova ha interrotto tutte le sue attività e affiliazioni politiche. Dal 1° gennaio 2013 è membro della Corte dei Conti Europea. Ivanova è stata relatrice per 27 relazioni di audit, su argomenti quali lo sviluppo regionale, la coesione, l’Iniziativa per l’occupazione giovanile e la Garanzia per i giovani, l’Agenda digitale europea e le innovazioni, le competenze digitali, l’educazione, nonché gli strumenti per la risposta iniziale dell’UE alla crisi del COVID-19. È stata eletta Decano della Camera II, responsabile per l’audit delle politiche strutturali, dei trasporti, per tre mandati consecutivi. Dal novembre 2022, riveste il ruolo di Presidente del comitato di controllo della qualità dell’audit, con particolare responsabilità di supervisionare il controllo della qualità di tutti i compiti del RRF in tutta la Corte dei Conti Europea.

Nel giugno 2023, il governo del primo ministro Nikolai Denkov ha proposto sia Ivanova che Daniel Lorer come potenziali successori di Mariya Gabriel come Commissario europeo dalla Bulgaria. Il 28 giugno 2023, la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha proposto al Parlamento europeo e al Consiglio di nominare Ivanova Commissario per l’Innovazione, la Ricerca, la Cultura, l’Istruzione e la Gioventù.

L’uscita di scena di Mariya Gabriel

Il precedente incarico di commissaria dell’Innovazione, Ricerca, Cultura, Istruzione e Gioventù era stato affidato a Mariya Gabriel, che ha rassegnato le dimissioni il 15 maggio dopo quasi sei anni di servizio. Gabriel ha accettato l’incarico di prima ministra designata dal partito conservatore Gerb (Cittadini per lo Sviluppo Europeo della Bulgaria), in vista di un difficile negoziato con il partito liberale e anti-corruzione Continuiamo il cambiamento – Bulgaria Democratica per la formazione del governo a Sofia.

Dopo le dimissioni di Gabriel, le sue responsabilità sono state divise tra la vicepresidente esecutiva per il Digitale, Margrethe Vestager (Innovazione e ricerca) e il vicepresidente per lo Stile di vita europeo, Margaritis Schinas (Istruzione, cultura e gioventù), in attesa della nomina di un nuovo membro dal governo bulgaro. Il processo di nomina segue le stesse regole stabilite all’inizio del mandato: il governo nazionale propone un nome, che deve essere approvato dal Consiglio in accordo con la presidenza della Commissione, previa consultazione con il Parlamento.

Con meno di un anno e mezzo alla fine del mandato del gabinetto di von der Leyen, la presidente della Commissione ha deciso di integrare un membro con pieni poteri, invece di sovraccaricare i due vicepresidenti e mantenere diviso il portafoglio dell’ex-commissaria.

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Redazione EconomyUp
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