SOSTENIBILITÀ

Andriani: nuovo finanziamento per l’azienda dell’innovation food supportata da Sace

La Società Benefit e B-Corp pugliese, attiva da oltre 10 anni nel cibo innovativo (una speciale pasta senza glutine), ha ricevuto un finanziamento di 11 milioni di euro assistito dalla Garanzia SupportItalia di SACE, il nuovo strumento straordinario previsto dal Decreto Aiuti. Ora punta all’internazionalizzazione

Pubblicato il 12 Gen 2023

Immagine di Evgeny Karandaev da Shutterstock

Un finanziamento da 11 milioni di euro erogato da Intesa Sanpaolo e assistito da SACE – gruppo assicurativo-finanziario controllato al 100% dal MEF, specializzato da oltre 45 anni nel sostegno alle imprese, al tessuto economico italiano e all’export – tramite Garanzia SupportItalia, il nuovo strumento straordinario previsto dal Decreto Aiuti per sostenere i finanziamenti volti a contrastare le ripercussioni negative della guerra russo-ucraina e del caro energia sulle imprese italiane.

A tanto ammonta quanto ottenuto a metà dicembre 2022 da Andriani SpA – Società Benefit e B-Corp pugliese attiva da oltre 10 anni nell’Innovation food che, nello specifico, sviluppa e produce una linea completa di pasta senza glutine innovativa e contraddistinta da un gusto unico – attraverso la linea di finanziamenti ribattezzati S-Loan ESG del Gruppo bancario guidato dal CEO Carlo Messina. L’investimento, pertanto, è destinato a sostenere la crescita dell’azienda seguendo criteri ESG (Environmental, Social and Governance).

“Questa operazione dimostra il supporto che noi del Gruppo SACE mettiamo in campo, attraverso l’intervento capillare della nostra Rete sul territorio e dei nostri esperti, per rispondere alle esigenze di liquidità delle imprese. Essere al fianco di un’eccellenza come Andriani, fortemente innovativa, ci permette di sostenere anche un settore strategico per l’economia italiana come quello dell’agrifood. Tutto questo in coerenza con i pilastri del nostro piano industriale Insieme2025”, il commento del Responsabile Territoriale Sud di SACE, Antonio Bartolo.

Cosa fa Andriani

Andriani SpA nasce nel 2009 a Gravina in Puglia, nell’alta Murgia, con l’obiettivo di innovare la produzione di pasta sana e, contestualmente, crescere e svilupparsi in modo sostenibile rispettando ambiente, comunità e individui. Una vera e propria “missione” per Michele Andriani, presidente e amministratore delegato, e per il fratello Francesco, vicepresidente e a sua volta AD della Società Benefit che a giugno 2022 ha ottenuto la certificazione B-Corp, entrando così a far parte del movimento globale di organizzazioni impegnate nella promozione di un’economia più equa, rigenerativa e inclusiva.

Tra le principali aziende dell’Innovation food al mondo, da più di due lustri Andriani è attiva nel reperimento di materie prime naturalmente senza glutine per sviluppare e produrre una gamma completa di pasta senza glutine, innovativa e dal sapore unico e inconfondibile.

Obiettivo raggiunto grazie all’utilizzo di ingredienti come riso integrale, mais, grano saraceno, avena, lenticchie rosse, piselli, ceci e, più in generale, legumi e cereali, oltre a prodotti da forno dolci e salati già gluten free in natura e lavorati con processi all’avanguardia dalla realtà pugliese.

Dotata di uno stabilimento dedicato alle produzioni “gluten free”, l’azienda pugliese ad oggi esporta i propri prodotti in oltre 30 Paesi su scala globale, e ha come mercati di riferimento Italia, Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Spagna e Scandinavia. Andriani è presente nei Paesi in cui opera con diversi brand tra i quali figura anche Pasta Felicia, lanciato nel 2015 e attualmente tra i marchi leader nell’healthy food a livello globale.

Sostenibilità e innovazione al centro del business

Partendo da una nuova esigenza palesata dal mercato, ovvero rendere la pasta “capace” di soddisfare le nuove necessità nutrizionali dei consumatori, Andriani si è evoluta negli anni avendo quali punti di forza l’utilizzo di tecnologie innovative e all’avanguardia nella produzione e la costante attenzione alla sostenibilità, ambientale ed economica.

Passata da 38 milioni di euro di fatturato (2016) a 90 milioni stimati nel 2022, Andriani ha infatti messo al centro del proprio business la qualità dei prodotti e, contemporaneamente, il contenere al minimo i consumi energetici con l’ambizioso obiettivo di diventare “carbon neutral” entro il 2025. Obiettivo sì ambizioso, ma da tempo dichiarato dall’azienda che, in quest’ottica, dal 2019 utilizza esclusivamente energia rinnovabile certificata, a cui si aggiungono investimenti complessi in economia circolare.

“Promuoviamo una nuova cultura alimentare improntata al benessere e all’equilibrio, nel rispetto del pianeta, e ci impegniamo quotidianamente in favore di uno sviluppo sempre più sostenibile, aprendoci alla collaborazione e alla cooperazione con parti terze quale soluzione per una crescita virtuosa”, sottolinea il presidente della B-Corp pugliese, Michele Andriani.

Dati e specificità delle esportazioni dalla Puglia

Andriani SpA, che grazie al finanziamento ottenuto a metà dicembre 2022 punta anche ad internazionalizzare maggiormente il proprio business, si inserisce in un contesto regionale che si colloca al quarto posto per esportazioni rispetto al Sud e alle Isole, con beni dal valore pari a circa 8,6 miliardi di euro immessi nei mercati esteri che equivalgono all’1,7% del totale nazionale registrato nel 2021.

Sempre lo scorso anno, le esportazioni della Puglia sono cresciute del 4,9%, dato inferiore a quello italiano nel complesso (+18,3%) e non sufficiente per bilanciare quanto perso con la pandemia (-4% nel 2020). I tre settori principali dell’export regionale – ovvero mezzi di trasporto, food&beverage e meccanica strumentale – rappresentano quasi il 40% di quanto venduto all’estero e prodotto nella regione.

Nel 2021 dei tre solo la meccanica strumentale ha recuperato parzialmente terreno (+9,1% su base annua ma -1,6& rispetto al 2019), mentre i primi due hanno registrato contrazioni significative (rispettivamente -23,3% e -4,9%). Migliori, invece, le performance di altri settori inclusi i prodotti agricoli, con incremento delle esportazioni pari al 6,5% lo scorso anno e superamento dei livelli precedenti all’emergenza sanitaria globale.

Trend migliorato sensibilmente nel primo semestre del 2022 (+24,7% rispetto al medesimo periodo del 2021 e superiore al dato nazionale, ovvero +22,5%), con il food&beverage (+33,9%) e prodotti agricoli (+49,7%) a trainare la crescita delle esportazioni che, tuttavia, è più contenuta per i mezzi di trasporto (+1%), primo settore dell’export pugliese.

I dati inerenti alimenti e beveraggi uniti a quelli delle esportazioni dei prodotti agricoli, ad ogni modo, sono di conforto per Andriani SpA, che grazie alla qualità e all’innovatività delle proprie linee produttive è già un’eccellenza del “Made in Italy” nel mondo, destinata a crescere ulteriormente grazie al supporto di SACE e Intesa Sanpaolo.

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