L'APPUNTAMENTO

Web e social: può l’impresa imparare dalla politica? Ecco come rivedere il webinar con Antonio Palmieri

Da Trump a Renzi i politici si sono rivelati più disinvolti ed efficaci nell’uso dei canali digitali. Lo scorso 4 dicembre Antonio Palmieri, autore del libro “Internet e Comunicazione politica”, ha raccontato la sua esperienza decennale. E quali suggerimenti ne derivano per le aziende. Qui il link per riascoltarlo

Pubblicato il 01 Dic 2017

pubblica-amministrazione-digitale-150506124056

La trasformazione digitale ha cambiato anche il modo di costruire il consenso, in politica così come nel business dove il consenso è il gradimento del cliente-consumatore. Le polemiche sulle fake news sono solo il più recente segnale di quanto il web e i social media siano entrati di diritto nell’agenda politica. E di quanto il confronto si si sia spostato ormai sulla frontiera digitale. Come, del resto succede, per le aziende. Ma i politici finora si sono rivelati molto più disinvolti ed efficaci dei manager e degli imprenditori nell’uso del web, soprattutto dei social (da Donald Trump a Matteo Renzi), nella costruzione di reputation e di relazioni con la loro audience. Quali sono i suggerimenti  (e gli avvertimenti) che arrivano dalla politica? Come possono diventare utili anche per chi guida un’impresa o un’associazione? Quale ispirazione può trarre il mondo delle imprese da quello politico?
Sono queste le domande a cui si è cercato di dare risposta nel webinar trasmesso lunedì 4 dicembre, dalle 14 alle 15. Il protagonista è stato Antonio Palmieri, che da più di 20 anni gestisce un’importante presenza quotidiana online (come responsabile nazionale web di Forza Italia e, personalmente, come deputato) e autore del libro “Internet e Comunicazione politica“. Con lui  c’era, nei panni di discussant, Andrea Rangone, Ceo di Digital360. A moderare l’incontro Giovanni Iozzia, direttore di EconomyUp.

PER RIVEDERE IL WEBINAR CLICCA QUI 

Antonio Palmieri è un pioniere delle relazioni digitali visto che ha un sito personale da oltre 15 anni ed è stato, insieme con Antonio Di Pietro, il primo parlamentare italiano su Twitter. Insomma, uno che se ne intende a differenza di tanti altri suoi colleghi. “Internet e Comunicazione politica”, pubblicato da Franco Angeli, è come dichiara lo stesso autore, un “libro-testimonianza” di una militanza digitale che si avvia verso il quarto di secolo. “Parlare di tori non è come essere nell’arena”, dice un proverbio spagnolo ricordato da Palmieri. Ecco, lui è certamente un torero che nel corso del tempo ha dovuto agitare la muleta davanti a tanti tori furiosi, sempre con un occhio agli sviluppi tecnologici e l’altro agli equilibri politici.

La copertina del libro di Antonio Palmieri

 “Internet e Comuniazione” è una guida utile, grazie anche a un linguaggio diretto senza birignao tecnologico, a tutti coloro che si avvicinano in ritardo alla comunicazione digitale, anche a livello personale e non solo nell’arena politica. Internet è il luogo della campagna elettorale permanente, si intitola un paragrafo del libro, ricordandoci che online relazioni, reputazione e, quindi, consenso si costruiscono giorno. La lettura politica di Palmieri è facilmente trasferibile ad altri ambiti, soprattutto nei concetti generali che la guida. Vale la pena ricordane un paio spesso trascurati forse anche per la loro ovvietà: la realtà viene prima della comunicazione (serve un leader, così come serve un prodotto per avere successo), anche perché il web non è un mondo a parte ma un pezzo importante del nostro mondo. Secondo, con internet non si vincono le elezioni, ma senza si perde (così come il web non è garanzia di business ma è sempre più difficile farlo restando solo offline).

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 3