Innovazione

Unicredit Start Lab, parte la seconda edizione

Aperto il bando per il programma di accelerazione di startup dell’istituto di credito: c’è tempo fino al 30 aprile per partecipare. Nel 2014 sono stati selezionati 43 progetti su 800 partecipanti. Avviate anche alcune operazioni di co-finanziamento: la prima quella su Qurami, l’app “tagliacode”

Pubblicato il 30 Gen 2015

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Paola Garibotti, Head of Country Development Plans di UniCredit

Un socio discreto, ma soprattutto un partner importante che permette alla startup di svilupparsi, crescere e proporsi sul mercato. Ecco cosa è stata UniCredit all’interno del programma di accelerazione “Unicredit Start Lab”, ideato e attivato nel 2014, e del quale è stata presentata la seconda edizione il 30 gennaio 2015. Il bando è aperto a tutte le neo imprese in ambito Life Science, Clean Tech, Digital e Innovative Made in Italy, che si possono candidare fino al 30 aprile 2015 sul sito Unicreditstartlab.

Una piattaforma di sostegno alle startup innovative che lo scorso anno ha visto quasi 800 aziende partecipanti, 43 delle quali selezionate e direttamente supportate, 4 imprese riconosciute meritevoli di grant in denaro e la prima, Qurami, già co-finanziata per un importo complessivo di 590 mila euro.

Ma il supporto che offre Start Lab non è solo monetario, specifica Paola Garibotti, Head of Country Development Plans di UniCredit. A questo si aggiunge, per le startup selezionate, la possibilità di ricevere finanziamenti in equity da parte della banca e altri partner come LVenture Group, H-Farm e Digital Magics, di avere a disposizione attività di training manageriale, grazie al supporto

I relatori dell'Open Day

di Startup Academy e una rete di 60 mentors, che quattro, cinque volte l’anno offrono supporto pro-bono. E poi la ricerca di controparti e potenziali finanziatori che UniCredit intraprende insieme alle startup. Non sfugge il ruolo da “garante” che la banca svolge nei confronti della giovane impresa. “Una partnership che ci ha agevolato tantissimo nei rapporti con gli investitori e che ci aiuterà nel nostro percorso di internazionalizzazione”, spiega Roberto Macina, Ceo di Qurami.

Il sostegno delle banche alle startup è adesso agevolato dalla presenza del Fondo Centrale di Garanzia per le Startup innovative, lo strumento con il quale lo Stato si fa garante, appunto, di una quota (fino all’80 per cento e fino a un massimo di 2,5 milioni di euro) del prestito erogato dalle banche per avviare una neo impresa. Durante l’incontro Stefano Firpo, capo della segreteria tecnica del Ministero dello Sviluppo Economico, ha anche presentato i nuovi incentivi Smart&Start, attivi da febbraio 2015: 220 milioni di euro a disposizione delle startup innovative per prestiti a tasso zero. L’obiettivo non è solo far crescere le startup italiane, sottolinea Firpo, ma anche attrarre buone idee dall’estero. Per questo nel 2015 si punterà molto sui visti d’ingresso startup per cittadini extraeuropei. Un programma che lo scorso anno ha portato 12 imprenditori e studenti a puntare sul nostro Paese per far crescere la propria idea imprenditoriale.

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