Lemonade, la startup assicurativa dal business etico sbarca a New York
La società arriva sul mercato svelando le sue potenzialità, a cui ha creduto anche Sequoia Capital. Le sue armi vincenti sono chatbot, etica e parecchi soldi in cassa, oltre a un modello efficace costruito su due principi funzionali al progetto: customer experience e business etico
di Redazione EconomyUp
Pubblicato il 29 Set 2016

Secondo il sito specializzato Venture Beat, le sue armi vincenti sono: chatbot, etica e parecchi soldi in cassa, oltre a un modello efficace costruito su alcuni principi funzionali al progetto. Oltre a un modello di customer experience che punta sulla semplicità, eliminando tutti i possibili momenti di frizione tra l’assicurazione e il cliente, la vera forza di Lemonade sembra essere quella di proporre un business etico.
La startup infatti devolve una parte delle cifre incassate in beneficienza. Il modello funziona più o meno così: Lemonade chiede ai clienti di nominare un ente di beneficenza quando acquistano una polizza. Poi, i premi di persone che scelgono la stessa “buona causa” sono raggruppati e vanno a costituire un unico fondo a copertura dei reclami. A fine anno, i soldi che non sono stati utlizzati per i reclami, sono devoluti da Lemonade alla causa prescelta da quel gruppo.
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