IL CASO

Ant Group verso il collocamento record: come fare una IPO da 30 miliardi in tempi di coronavirus

Ant Group ha ottenuto il via libera dall’autorità di controllo dei mercati finanziari cinesi per il collocamento a Hong Kong. In settimana potrebbe arrivare l’ok anche da Shangai. Sarà la più grande IPO della storia. E, svolgendosi nell’anno del Covid19, porterà a un ulteriore livello nella digitalizzazione delle operazioni

Pubblicato il 20 Ott 2020

Ant Group

Sta per arrivare il più grande collocamento in Borsa di sempre, riguarda una società di pagamenti digitali e avviene in piena pandemia: è quello, già preannunciato nei mesi scorsi, di Ant Group, casa madre della principale azienda cinese di pagamenti mobili Alipay, piattaforma lanciata dal colosso dell’ecommerce Alibaba fondato dal miliardario Jack Ma. Ant Group si prepara così a una doppia acrobazia: realizzare l’IPO più consistente della storia e farlo con il Covid19. Un elemento che cambia – e probabilmente cambierà per sempre – il modo in cui le grandi società si quotano in Borsa.

Ant Group ha appena ottenuto il via libera dalla China Securities Regulatory Commission (l’autorità di controllo dei mercati finanziari cinesi) per il collocamento a Hong Kong – un’IPO (Initial Public Offering) da 30 miliardi di dollari – e in settimana potrebbe arrivare anche l’autorizzazione per il debutto a Shanghai.

Già dal 2016 si vociferava di un collocamento del braccio finanziario di Alibaba Group Holding. Un annuncio ufficiale era stato fatto nel 2017. Dopodiché ne se ne era più parlato. Quest’anno l’accelerazione: a luglio il gruppo ha comunicato l’intenzione di quotarsi al Shanghai Stock Exchange (Sse) e alla borsa di Hong Kong (Sehk), senza tuttavia fornire alcuna tempistica in merito alle procedure.

Circa un mese dopo sono stati depositati i documenti necessari in vista della IPO. L’operazione si candida ad essere la più importante al mondo dopo il rallentamento causato dalla pandemia da Covid. Molto probabilmente, sarà superato il collocamento record dell’anno scorso di Saudi Aramco, che raccolse 29,4 miliardi di dollari sul Tadawul (la Borsa di Riyadh). A sua volta la grande compagnia petrolifera saudita a controllo statale aveva già infranto il precedente record da 25 miliardi di dollari, raggiunto proprio da Alibaba a Wall Street nel 2014.

Ant Group (Alipay) va in Borsa con utili per 2,6 miliardi di dollari

Perché Ant Group si prepara a un collocamento record

Perché Ant Group vale così tanto? All’origine c’è la sua storia da protagonista cinese dell’economia mondiale nel settore dei pagamenti. La “radice” di Ant Group si chiama Alipay, piattaforma di pagamento mobile e online di terze parti,  fondata a  Hangzhou, in Cina, nel febbraio 2004 da Alibaba Group e dal suo fondatore Jack Ma.

Alipay nasce con un obiettivo: fornire la tecnologia ai clienti del sito ecommerce di Alibaba che intendomo procedere con i propri acquisti. Alipay è molto usata anche per servizi offline, dal pagamento di corse in taxi all’acquisto della spesa in negozio.

Nel 2011 l’imprenditore trasferisce Alipay da Alibaba ad un’altra entità che controlla, innescando una disputa con Yahoo e SoftBank, due dei maggiori azionisti di Alibaba al momento. Lui si difende affermando che l’operazione è conforme alle normative cinesi che vietano la proprietà straniera delle imprese finanziarie.

Due anni dopo, nel 2013, Alipay supera PayPal come la più grande piattaforma di pagamento mobile al mondo.

Il 16 ottobre 2014 Alipay prende il nome di “Ant”, formica, ispirandosi ai tanti piccoli commercianti che, come formichine, si industriano per vendere le loro merci su Alibaba. Ant Financial viene dunque separato da Alibaba, e ribattezzato, diventandone una sorta di spin off, prima che il colosso cinese dell’ecommerce debutti nel 2014 alla Borsa di New York con un’Ipo che fa registrare la raccolta record di 25 miliardi di dollari.

Negli anni Ant è cresciuta ma ha anche suscitato preoccupazioni normative circa il suo ruolo nel settore finanziario e sulla sua redditività.

I roadshow ai tempi della pandemia

La pandemia di coronavirus ha costretto a un cambiamento radicale nel modo in cui le aziende conducono le operazioni relative all’ingresso in Borsa. L’IPO di Ant, date le sue dimensioni, porterà a un ulteriore livello nella digitalizzazione delle operazioni.

La direzione e i consulenti di Ant saranno in grado di incontrarsi di persona con diversi investitori cinesi continentali, dato che nel Paese asiatico i numeri dell’infezione sono crollati e la diffusione del Covid19 è stata praticamente fermata. Invece i viaggi all’estero sono impraticabili.

Ecco perché, come hanno riferito fonti informate al South China Morning Post, Ant Group e i suoi consulenti hanno in programma di intraprendere un roadshow digitale, parlando in video con gli investitori internazionali. Ant sarà in grado di incontrare un maggior numero di investitori in un lasso di tempo più breve grazie al digitale rispetto a durante un tradizionale roadshow con una serie di “pit stop” negli hub finanziari del mondo.

Come risultato, Ant – scrive il SCMP – sarà in grado di comprimere il tradizionale sprint di marketing di un mese in un lasso di tempo più breve e di ridurre il rischio di execution in un momento in cui la volatilità finanziaria sta balzando verso l’alto in vista delle elezioni presidenziali statunitensi del 3 novembre.

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