Banche, creiamo il Club degli Innovatori

Cambiare, e non solo tecnologie, è decisivo per gli istituti di credito, scrive il vicepresidente dell’Abi con deleghe all’innovazione. Che annuncia: l’Associazione di categoria consulterà periodicamente gli iscritti per sostenere i progetti più avanzati

Pubblicato il 18 Lug 2013

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Giovanni Pirovano è membro del Comitato di Presidenza dell’ABI con deleghe per l’innovazione

In questi anni di difficoltà, sia a livello istituzionale che a livello produttivo, il tema dell’innovazione rappresenta una leva importante per realizzare cambiamenti che consentano di recuperare competitività e spingere le imprese verso una nuova crescita. Il progresso tecnologico, da un lato, e nuovi modelli organizzativi dall’altro, hanno reso possibile negli ultimi decenni, lo sviluppo di efficienza e flessibilità nell’economia dei servizi. Tuttavia è importante continuare a promuovere e a sostenere forme di innovazione trasversali che vedano coinvolti diversi settori economici, centri di ricerca, enti, università e pubblica amministrazione anche attraverso la partecipazione a network e community per la condivisione di esperienze e competenze.

In un contesto di mercato in continua evoluzione, anche le esigenze della utenti si stanno modificando. Negli ultimi anni, ad esempio, la diffusione di smartphone e tablet ha permesso alla clientela di usufruire dei servizi bancari ovunque essa si trovi: risulta strategico quindi soddisfare ogni richiesta attraverso la diversificazione delle modalità di offerta di prodotti e servizi, in modo da essere sempre competitivi. L’innovazione, pertanto, rappresenta per le banche un driver rilevante per definire nuove strategie interne e anticipare le esigenze di una clientela in trasformazione. Ma l’innovazione in ambito bancario non è solo tecnologica: la relazione con le imprese, lo sviluppo del territorio e l’impegno per il sociale sono i punti di forza sui quali le banche fanno leva per i propri progetti innovativi, così come la focalizzazione verso il miglioramento dei processi interni e l’incremento della multicanalità. Consapevole di tutto ciò il settore bancario investe più di 4 miliardi di euro in tecnologie ogni anno: oltre al potenziamento dei servizi di Mobile Banking, c’è un impegno rilevante nelle iniziative di consolidamento e virtualizzazione, nelle attività di sostituzione anche parziale dei sistemi di core banking e nell’evoluzione degli strumenti di business intelligence. Possiamo inoltre riscontrare un interesse notevole per le opportunità che potrebbero derivare dall’adozione di modelli di cloud computing. Anche per le attività relative ai processi interni, si conferma il costante e forte impegno per le iniziative di dematerializzazione, accompagnato da un livello di attenzione per le iniziative di ristrutturazione dei processi e di efficientamento del back office. A completamento del quadro globale, si rileva la presenza di molte iniziative legate alle problematiche di sicurezza, in particolare con riferimento alla sicurezza dei canali remoti, alla business continuity, e alla sicurezza dei dati e delle applicazioni.

In questo scenario l’Associazione Bancaria si pone come punto di riferimento per incentivare l’innovazione all’interno del settore. Nel quadro delle iniziative in atto per promuovere tale aspetto ha istituito il “Premio ABI per l’Innovazione nei Servizi Bancari”, arrivato alla terza edizione, con il contributo di ABI Lab (il Centro di Ricerca e Innovazione per la Banca promosso dall’Associazione). Viene assegnato un riconoscimento simbolico ai progetti che si sono distinti nelle diverse categorie, “La banca al servizio dei clienti”, “La nuova banca: digitale e per processi” e “La banca solidale e sostenibile”. Abbiamo raccolto e analizzato circa 150 progetti di innovazione. Tra questi vorrei sottolineare alcuni progetti interessanti quali la nuova modalità di pagamento dei bollettini con la fotocamera dello smartphone, la realizzazione di Reti d’impresa che forniscano integrazioni di alcuni processi tra aziende pur mantenendo la propria identità e fisionomia al fine di ottenere il miglioramento della loro competitività nel mercato nazionale ed internazionale e la emissione di social bond come strumenti finanziari a sostegno di iniziative di rilevante valore sociale.

Alla luce del consolidato successo dell’iniziativa, l’Associazione coinvolgerà periodicamente le banche partecipanti con l’obiettivo di costituire un “Club degli innovatori”, al fine di confrontarsi e di valutare insieme ulteriori iniziative di promozione dell’innovazione nel settore bancario.

Giovanni Pirovano è membro del Comitato di Presidenza dell’ABI con deleghe per l’innovazione

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