LA SPERIMENTAZIONE

Smart Road: nel tratto milanese dell’A4 primi test per l’auto connessa

Una Volkswagen Golf ha percorso il tratto Arluno-Rho per verificare gli attuali livelli di connessione fra l’auto e l’ambiente esterno. Il progetto è basato su una piattaforma software che prevede un dialogo costante tra veicoli in transito e infrastrutture. Così l’auto connessa si interfaccia con la smart road

Pubblicato il 23 Nov 2021

5G auto connessa

Si sono svolti i primi test relativi a un’auto connessa in autostrada nel tratto Arluno-Rho della A4 in entrambe le direzioni di marcia. L’annuncio è stato dato a novembre 2021 in un incontro a Milano organizzato da Volkswagen Italia e Astm Group.

Una Volkswagen Golf ha percorso il tratto autostradale. Obiettivo: verificare gli attuali livelli di connessione fra l’autovettura (provvista di dispositivo Car-to-X) e l’ambiente esterno.

Che cos’è un’auto connessa e perché è parte integrante della smart road

La connected car, una delle grandi sfide future del mondo automotive, è un veicolo che, oltre ad avere accesso a Internet, dispone di sensori e può inviare e ricevere segnali, percependo la realtà circostante e interagendo con altri veicoli o entità. In termini di diffusione, rileva l’Osservatorio Connected Car & Mobility della School of Management del Politecnico di Milano, erano 17,3 milioni i veicoli connessi a fine 2020, quasi il 45% del parco circolante in Italia. A prevalere come tipologia di soluzioni sono i box GPS/GPRS per la localizzazione e la registrazione dei parametri di guida con finalità assicurative (55%, -11% rispetto al 2019), sul mercato ormai da molti anni. Ma la crescita è trainata principalmente dalle auto nativamente connesse tramite SIM (18%, +48%) o con sistemi bluetooth a bordo veicolo (27%, +15%).

L’auto connessa dovrà essere sempre più in grado di interagire con la smart road, la strada intelligente che punta appunto a consentire comunicazione e interconnessione tra i veicoli che la percorrono. Nelle smart road, per agevolare flussi e trasporti, devono essere implementati sistemi di rilevazione del meteo e del traffico in modo che i viaggiatori possano richiedere in tempo reale informazioni su condizioni stradali, del traffico o altre particolari situazioni.

I test di auto connessa sull’A4: come funzionano

Nel dettaglio il nuovo progetto di smart mobility sul tratto autostradale fra Arluno e Rho della A4 si basa sulla piattaforma software “Emeras”, messa a punto da Sinelec (società tecnologica del Gruppo Astm). Attraverso l’integrazione con i sistemi ITS-Intelligent Transportation System su strada, questa piattaforma consente un dialogo costante (tecnicamente una interconnessione bidirezionale) ed in tempo reale fra i veicoli in transito e le infrastrutture.

Il continuo interscambio di dati e informazioni fra vettura e sensori esterni viene definito “sistema cooperativo” in grado di assicurare agli utenti servizi di migliore qualità in termini di sicurezza, comfort e gestione dei flussi di traffico (per ridurne la congestione). In questo modo, l’ambiente esterno alla vettura aumenta ulteriormente il proprio livello di supervisione, e contribuisce allo sviluppo delle tecnologie “self driving” da parte delle case costruttrici.

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