TRASFORMAZIONE DIGITALE

Dalle assicurazioni al fitness ai taxi: 33 settori destinati a cambiare con l’auto a guida autonoma

Le driverless car cambieranno non solo le nostre abitudini, ma anche molti settori, anche inimmaginabili. Ecco le professioni a rischio e i business che invece potrebbero crescere

Pubblicato il 20 Mag 2019

automotive-160914124338

Un megatrend del settore automotive, una scommessa per i grandi player del settore, ma anche molto di più. L’auto a guida autonoma sarà presto una realtà che vedremo circolare per le strade delle città. Anche in Italia il Ministero ha autorizzato le sperimentazioni. E questo nuovo trend avrà un impatto non solo sulle normali attività quotidiane ma anche in moltissimi settori diversi tra di loro: dal fast food alle operazioni militari, dalla ristrutturazione della casa alle assicurazioni. E poi media e intrattenimento, taxi e camion. E molto altro. Secondo CbInsights sono 33 i settori che subiranno cambiamenti con l’arrivo dell’auto a guida autonoma. Ecco quali sono e come sono destinati a cambiare.

Guida autonoma, dal Ministero la prima autorizzazione su strada a VisLab

1. Assicurazioni

Sono in molti a credere che l’auto a guida autonoma renderà il trasporto automobilistico più sicuro, riducendo il numero di incidenti. Ciò da un lato farà risparmiare soldi alle compagnie, dall’altro potrebbe far ridurre le domande di assicurazione. Per questo, il settore dell’insurance sta pensando a modelli alternativi, promuovendo polizze basate sul tempo di utilizzo dell’auto, sul percorso effettuato e su quante sono sicure le abitudini di guida.

2. Manutenzione dell’auto

Meno incidenti potrebbero anche significare meno problemi per la manutenzione dell’auto. Di conseguenza, le competenze tradizionali dei classici meccanici potrebbero diventare meno richieste nel settore, anche perché le auto saranno sempre più connesse e, quindi, legate a un software che potrebbe dare al proprietario informazioni sulle riparazioni necessarie, anche in via preventiva, risparmiando così sulle riparazioni a lungo termine. Ad esempio, la startup Zubie ha ideato un sistema che informa il driver di un’auto connessa in tempo reale per capire che cosa non va nel motore della sua macchina prima di farla riparare.

3. Camionisti, tassisti e professionisti della guida

Le automobili senza conducente potrebbero ridurre la domanda di camionisti, tassisti e altri professionisti della guida. La tecnologia telematica – l’uso delle telecomunicazioni per facilitare la comunicazione e raccogliere dati dai veicoli – potrebbe consentire alle società di tassisti e di autotrasporti di orientarsi nella gestione di flotte autonome che forniscono servizi e gestiscono i loro percorsi con efficienza ottimale. Certamente, gli esseri umani saranno ancora necessari per gestire questi sistemi. Ma il settore è destinato a cambiare. I camion senza conducente vengono già utilizzati in alcune zone dell’Australia e la società energetica canadese Suncor Energy sta lavorando per automatizzare i propri camion.

4. Hotel

Anche il settore alberghiero sarà molto diverso in futuro. Le grandi catene alberghiere stanno già cercando modi diversi per attirare i viaggiatori più giovani, attratti da soluzioni alternative come Airbnb durante le vacanze. La proliferazione di auto senza conducente potrebbe tagliare un’altra grande porzione di clienti degli hotel: coloro che optano per una sola notte in un motel lungo la strada mentre guidano da un posto all’altro. Secondo gli esperti, infatti, tra vent’anni, molti di questi clienti preferiranno dormire nell’auto a guida autonoma e non in un motel.

5. Aerei

I viaggi intercontinentali in auto non sembrano essere in arrivo in tempi brevi, ma i voli a tratta breve potrebbero essere esposti a una minaccia significativa dalle auto senza pilota. Una volta che i veicoli autonomi renderanno i viaggi in auto più convenienti, molte persone potrebbero scegliere di viaggiare su una self driving car on-demand invece di affrontare i numerosi problemi del trasporto aereo. Ecco come viene immaginato il futuro dagli esperti: “La tua auto ti sveglia alle quattro del mattino, sali a bordo e lei guida per te in modalità autonoma da Monaco a Berlino. Puoi dormire, puoi prepararti per il tuo incontro, puoi chiamare i tuoi amici e familiari, fare quello che vuoi ed entrare a Berlino in uno stato d’animo molto rilassato”.

6. Componenti dell’auto

Con l’evolversi della tecnologia, un software di guida intelligente, come l’assistenza alla frenata, ridurrà l’usura delle auto, facendo calare la necessità di sostituzioni di componenti del mezzo. Entro il 2030, PwC prevede che l’elettronica rappresenterà il 50% dei costi di produzione automobilistica. Nel frattempo, i produttori di componenti tradizionali affronteranno la concorrenza di altre aziende focalizzate sulle nuove tecnologie.

7. Ride-Hailing

Uber e Lyft hanno creato molta competizione nel settore dei taxi tradizionali, ma non è detto che saranno capaci di fare lo stesso con i produttori di automobili, sia quelli tradizionali sia quelli delle compagnie come Google e Apple. Inoltre, entrando nella guida autonoma risparmieranno sì la paga degli autisti, ma dovranno farsi carico delle spese di gestione della flotta, che in questo momento ricadono sulle spalle degli autisti. Avranno però il vantaggio competitivo di avere un gran numero di dati (mappe, navigazione, corse più richieste) a cui attingere rispetto agli altri player.

Lyft va in Borsa, parla l’unico investitore italiano: “Scommessa vinta sulla sharing mobility”

8. Trasporto pubblico

Perché aspettare un autobus che potrebbe lasciarti anche lontano dalla tua destinazione quando un’auto senza conducente può arrivare immediatamente a casa tua e portarti esattamente dove vuoi andare? Il ride-hailing on-demand a guida autonoma, può risultare ancora più economico per i consumatori, soprattutto se sono previsti servizi di carpoolign on-demand simile a uberPOOL (servizio di corse condivise). Queste flotte saranno in grado di fornire servizi in posizioni fuori mano che non sono attualmente servite dai trasporti pubblici a percorso fisso, consentendo a più persone di trasferirsi in periferia senza il problema dei mezzi pubblici associato alla vita urbana. Secondo gli esperti, dunque, autobus, navette, scuolabus sono destinati a scomparire, o quantomeno a cambiare.

9. Parcheggi e garage

La necessità di parcheggi a lungo termine potrebbe diminuire considerevolmente perché le flotte di auto senza conducente si sposteranno continuamente a richiesta e tra i vari luoghi in cui ne avremo bisogno. Secondo McKinsey, le driverless car potrebbero salvare 61 miliardi di metri quadrati di spazio riservato al parcheggio solo negli Stati Uniti. In alcune delle principali città americane, infatti, i parcheggi occupano un terzo del terreno, e i proprietari di questi spazi potrebbero pensare a un uso diverso.

10. Fast Food

Il 70% percento delle vendite di McDonald’s proviene dal servizio Mc Drive, ciò rende le aziende di fast food vulnerabili all’avvento dell’auto senza conducente. Nelle auto a guida autonoma, le persone potrebbero semplicemente inserire le coordinate della loro destinazione, riducendo la possibilità di deviazione per l’acquisto di cibo per strada. Le soste alimentari saranno determinate più per scelta, umore e qualità e, sempre meno, per comodità. Inoltre, i fast food posizionati vicino agli svincoli autostradali potrebbero essere penalizzati, poiché le persone si fermeranno meno frequentemente per fare benzina dato che sono trasportate da una flotta senza guidatore che va automaticamente a fare il pieno quando non è in uso.

11. Food delivery

La self driving car potrebbe anche cambiare la consegna del cibo. I veicoli automatizzati possono offrire ai ristoranti una soluzione per consegnare in modo efficiente il loro cibo senza la necessità di assumere conducenti umani. Un veicolo autonomo, inoltre, sarebbe in grado di effettuare diverse fermate di consegna anziché dover tornare in un ristorante tra una consegna e l’altra. Non a caso, nel gennaio 2018 Pizza Hut ha presentato una partnership con Toyota per sviluppare soluzioni di consegna come un’automobile autonoma. Un mese dopo, il concorrente Domino’s ha annunciato che stava iniziando un secondo round di test per i veicoli di consegna self-driving sviluppati in collaborazione con Ford.

12. Energia e petrolio

Secondo i ricercatori dell’Università del Michigan le macchine senza conducente ci porteranno a consumare più risorse di quelle attuali, poiché la facilità d’uso ci incoraggerà a fare più viaggi. Tuttavia, c’è grande interesse a unire la guida automatica all’alimentazione elettrica, come il modello S di Tesla, facendo diminuire la domanda di benzina. Le compagnie di petrolio e benzina devono capire come inserirsi in questo contesto.

13. Real Estate

Non solo l’area dedicato al parcheggio, ma tutto il settore immobiliare è destinato a cambiare con l’avvento della guida autonoma, perché ci sarà una rivisitazione su larga scala di come allocare lo spazio. Ci sarà maggiore attenzione per le aree suburbane; negli immobili commerciali, gli spazi attualmente previsti per i conducenti umani saranno convertiti in altri usi; non ci sarà più bisogno di stazioni di servizio situate negli angoli delle strada trafficate né dello spazio apposito per i camionisti vicino ai porti.

14. Media e intrattenimento

L’americano medio guida 46 minuti ogni giorno e, senza dover tenere gli occhi sulla strada, potrebbe teoricamente avere più tempo da dedicare alle notizie e all’intrattenimento. Le emittenti potrebbero competere per fornire contenuti video che i viaggiatori sarebbero in grado di visualizzare senza rischiare la loro sicurezza. Per gli inserzionisti, si potrebbe creare così un’enorme opportunità. Secondo gli esperti, inoltre, in futuro avremo più schermi nelle automobili. Non essendo necessario un driver, è probabile che tali schermi saranno in auto per informare i passeggeri, fornendo notizie e annunci.

15. Consegne

Uber ha già iniziato la disruption nelle consegne dei ristoranti con UberEat, ma le auto a guida autonoma potrebbero cambiare per sempre le sorti di innumerevoli persone impiegate nel settore. Quando gli utenti potranno programmare le loro auto senza conducente per andare a prendere la pizza, passare in lavanderia o in posta, al supermercato o altro, la necessità di personale dedicato alla consegna potrebbe diminuire bruscamente.

16. Negozi

Man mano che droni e auto autonome saranno sempre più diffusi per le consegne, l’ubicazione dei negozi sarà sempre meno importante. Gli utenti potranno ordinare dai loro ristoranti preferiti indipendentemente dalla posizione e disporre di veicoli autonomi per percorrere lunghe distanze; non ci si preoccuperà più del raggio di consegna di un negozio. Inoltre, i negozi vedranno diminuire i clienti incidentali, coloro cioè che entrano perché hanno notato l’insegna guidando o camminando. La convenienza, in termini di vicinanza a un negozio, non avrà più importanza. Quando le persone potranno semplicemente infilarsi in un’auto senza conducente e leggere, chattare o dormire invece di dedicare energia alla guida, saranno più propense a visitare negozi e ristoranti anche molto lontani.

17. Rivenditori di auto

Con le flotte di veicoli autonomi messe a disposizione da compagnie automobilistiche e diversi player del settore, sta cambiando l’uso tradizionale dell’auto che diventa sempre meno un bene di proprietà, e sempre più qualcosa da utilizzare all’occasione. La proprietà dell’auto lascerà il posto a modelli di abbonamento, in cui la società di noleggio fornisce veicolo e manutenzione a una certa tariffa. Le caratteristiche uniche e la praticità dell’auto senza conducente spingeranno i clienti a cercare modelli di utilizzo su richiesta invece di impegnarsi a comprare un’auto per un uso esclusivo della famiglia.

18. Cambio dell’olio e lavaggio dell’auto

Man mano che la proprietà dei veicoli passerà dai singoli individui ai proprietari di flotte, anche la responsabilità di mantenere tali veicoli passerà ai proprietari stessi compresi cambio dell’olio e lavaggio dell’auto.

19. Healthcare

Un vantaggio molto pubblicizzato delle auto senza conducente è la maggiore sicurezza, perché con la diffusione dell’auto a guida autonoma dovrebbero diminuire gli incidenti. E questo potrebbe avere un impatto sul sistema sanitario di 500 miliardi l’anno. Non solo. Oltre a minori incidenti, le flotte autonome potrebbero anche fungere da siti di controllo diagnostico, trasformando le self driving cars in un mezzo per consentire ai passeggeri di ricevere semplici servizi sanitari, come il controllo della pressione sanguigna o della frequenza cardiaca.

20. Servizi di emergenza

I veicoli autonomi potrebbero persino essere utilizzati per monitorare la salute dei passeggeri e indirizzarli verso strutture sanitarie in caso di emergenza, ad esempio, agendo come un’autoambulanza autonoma per un individuo che ha un infarto sulla strada. Presto, poi, potremmo avere in circolazione ambulanze autonome e camion dei pompieri che non necessitano di un autista. I veicoli connessi, poi, possono connettersi con i fornitori di assistenza sanitaria per inviare automaticamente i dati dei pazienti (come i segni vitali) ai medici durante il viaggio. I veicoli senza conducente possono anche essere in grado di raggiungere le persone bisognose in aree pericolose senza mettere a rischio i soccorritori, ad esempio portando rifornimenti o andando in soccorso a persone in aree naturali disastrate, luoghi di incidente, aree di evacuazione o zone di combattimento.

21. Scuole guida

Pur non essendo un mercato di dimensioni considerevoli come l’assistenza sanitaria, le vendite di automobili o l’assicurazione, le scuole guida del mondo potrebbero in gran parte scomparire, e la capacità dell’uomo di guidare un’auto non sarà più un’esigenza ma un hobby.

22. Pianificazione urbana

La maggior parte delle città moderne sono state costruite per soddisfare le esigenze delle auto. Pensate alle metropolitane o alle strade sopraelevate, costruite per trovare una soluzione al traffico. Con l’auto autonoma potrebbe cambiare tutto. Una rete connessa potrebbe essere in grado di consentire ai veicoli di entrare e uscire dal traffico in modo ordinato e in un flusso ordinato. I segnali del traffico saranno riprogettati ed eventualmente eliminati in molte situazioni, in quanto le auto autonome saranno in grado di superare problemi legati al traffico.

23. Servizi Internet

La gestione v2v, cioè delle comunicazioni veicolo-veicolo ha sollevato preoccupazioni relative alle comunicazioni wireless, perché è stata usata come “scusa” per eliminare la net neutrality (regola secondo la quale niente e nessuno può avere priorità nel trasmettere o nel ricevere dati su internet, e nessuno può essere “punito” rallentandolo). Comcast (provider Usa) ha infatti detto alla FCC (l’agenzia federale per le comunicazioni) che la net neutrality penalizza l’innovazione invece di incoraggiarla, “perché i veicoli autonomi richiedono una trasmissione dati istantanea” (e quindi dovrebbero avere priorità). In Europa, invece, molti produttori hanno optato, invece che per il DRSC (dedicated short-range communication), per un sistema LTE (cioè su rete cellulare).

24. Progettazione dell’interno dell’auto

Cosa faranno le persone all’interno delle loro macchine, una volta che non dovranno più guidarle? Alcune aziende stanno cercando di rispondere all’interrogativo, sviluppando l’abitacolo in diverse modalità, da quella “riunione” (in cui i sedili posteriori vengono nascosti e il sedile del passeggero anteriore gira intorno alla parte posteriore) a quella “lounge” (più simile a una camera). Anche le aziende produttrici degli interni dei veicoli devono quindi rivedere i loro prodotti.

25. Cybersecurity

Con le nuove forme di comunicazione wireless nascono nuovi problemi di sicurezza e protezione dei dati da affrontare per le aziende tecnologiche. Anche i veicoli autonomi possono essere hackerati: questo è un settore sul quale sono già al lavoro molte startup innovative.

26. Direzione del traffico

Con un traffico più fluido e un numero inferiore di esseri umani al volante, le città potrebbero vedere le proprie entrate derivanti da parcheggi, soste e infrazioni diminuire drasticamente. Sarà limitato anche il bisogno di vigili per dirigere e gestire il traffico. Rimangono però molti interrogativi ancora senza risposta: in caso di infrazione della circolazione da parte di un veicolo autonomo, chi deve pagare? Il proprietario dell’auto? Il produttore del software? Che cosa succede se l’auto viene utilizzata in abbonamento? A livello pratico, c’è anche la domanda su come la polizia interagirà con i veicoli autonomi: ogni ufficiale avrà la capacità di disabilitare forzatamente un veicolo?

27. Fitness

Le auto autonome possono trasformare il tempo di viaggio casa-lavoro in tempo per ginnastica, dato che le auto possono essere equipaggiate con attrezzatura ginnica. Le auto a guida autonoma possono diventare ottime palestre perché hanno una struttura completamente. La rigidità teoricamente permetterà di utilizzare ogni piano dell’auto (cioè pavimento, tetto e portiere) come superficie sulla quale esercitare una forza, trasformando l’auto in una palestra su ruote.

28. Anziani e bambini

L’auto a guida autonoma potrebbe cambiare anche l’assistenza agli anziani: i veicoli autonomi, infatti, potrebbero aumentare la mobilità per gli anziani, consentendo loro di rimanere socialmente impegnati e attivi senza dover guidare, e limitando la necessità di un accompagnatore. Un impatto potrebbe esserci anche nel mondo dell’infanzia, ad esempio automatizzando il ritiro dei ragazzi da scuola, oppure diventando la soluzione per gli adolescenti troppo giovani per guidare. Secondo le stime, i veicoli autonomi modificheranno il lavoro di oltre 570.000 operatori per l’infanzia e 1,3 milioni di assistenti per la cura della persona.

29. Ristrutturazione delle case

Più del 60% delle case negli Stati Uniti hanno un garage o posto auto coperto, un numero che sale al 75% per le case costruite negli ultimi 5 anni. Con l’automazione, che limita la necessità di possedere personalmente un’auto, la ristrutturazione dello spazio adibito a garage ormai non necessario potrebbe presto diventare un’industria fiorente. I proprietari di case potrebbero riutilizzare sempre più lo spazio del garage per ampliare le loro case, o per creare una stanza da affittare a viaggiatori che utilizzano piattaforme come Airbnb. Un’opportunità per architetti e progettisti esperti nelle ristrutturazioni.

30. Contenziosi

Le auto senza conducente potrebbero ridurre la frequenza e l’impatto degli incidenti stradali e, di conseguenza, il contenzioso. Attualmente, il 94% degli incidenti è causato da un errore umano: l’automazione potrebbe ridurre il numero, causando un calo delle cause legali correlate. Inoltre, quando si verificano incidenti, le auto connesse potrebbero fornire dati più precisi sull’accaduto, e sarà più facile stabilire chi è in errore. Probabilmente anche le auto senza conducente trasferiranno la responsabilità dai singoli driver alle aziende che fabbricano e possiedono le flotte, limitando la scelta privata degli avvocati e costringendo le società a rivolgersi agli uffici legali aziendali.

31. Operazioni militari

Più della metà delle vittime nelle zone di combattimento coinvolge il personale militare che effettua consegne pericolose di carburante, cibo e forniture generali. L’adozione militare di veicoli a guida autonoma potrebbe rimuovere il personale militare dal pericolo, ridurre gli infortuni e salvare vite umane. Molte forze armate stanno già sperimentando carri armati senza conducente e aerei senza pilota.

32. Organizzazioni no profit

Per le organizzazioni senza scopo di lucro e di volontariato che operano in aree remote o con risorse insufficienti, le automobili senza conducente potrebbero fornire un nuovo mezzo per trasportare rifornimenti alle persone bisognose, senza richiedere un autista (o il cibo, assistenza e risorse che un pilota richiede in queste aree). Oltre a portare forniture come cibo, vestiti o attrezzature mediche, le autovetture potrebbero anche essere dotate di servizi satellitari e cellulari, portando la connettività in regioni remote o in luoghi in cui disastri naturali, sconvolgimenti politici o altri incidenti hanno reso inutilizzabili le infrastrutture. Rendere più facilmente disponibili le forniture e la connettività in aree remote potrebbe aumentare l’efficacia delle organizzazioni non profit, consentendo di dedicare il lavoro ad azioni diverse dal trasporto.

33. Data centers

Le auto a guida autonoma genereranno un’enorme mole di dati, e avranno bisogno di un’infrastruttura che la supporti. Inoltre avranno bisogno di una connessione a bassa latenza  ai network su fibra e ai data center. Secondo un report di Data center frontier e Intel, le auto a guida autonoma genereranno 4 Tb di dati al giorno. Quindi con la crescita delle auto autonome serviranno più data center e network su fibra più robusti (cioè con più banda e capacità di trasmissione).

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Concetta Desando
Concetta Desando

Due menzioni speciali al premio di giornalismo M.G. Cutuli, vincitrice del Premio Giuseppe Sciacca 2009, collaboro con testate nazionali.

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 2