In viaggio con la startup
Passbeach: come fare una vacanza senza stress
La piattaforma permette di acquistare il proprio posto in spiaggia scegliendo fra 500 lidi nazionali e selezionando tutti servizi, dal parcheggio all’accesso per disabili. “Il turismo è ancora un’isola felice per chi fa startup in Italia” dice Andrea De Gennaro, founder della neoimpresa che ha appena ricevuto un investimento da Key Capital
di Concetta Desando
Pubblicato il 22 Lug 2015

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Non a caso, Key Capital, venture incubator che investe in startup digitali ad alto potenziale nelle loro fasi di avvio e primo sviluppo, ha appena effettuato un investimento (sconosciuto l’importo) nella neoimpresa, valutandola per un valore iniziale di 300mila euro. “Un investimento strategico poiché va nella direzione di open innovation di un sistema, quello di mare/spiaggia/turismo, dove l’uso del digitale può essere elemento distintivo e vincente” continua De Gennaro.
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Pugliese, 25 anni, dopo aver frequentato la facoltà di economia alla Bocconi di Milano, Andrea De Gennaro torna in Puglia per seguire la struttura alberghiera di famiglia. “L’idea di

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Il punto di partenza è proprio l’investimento di Key Capital: “Entro il 2017 puntiamo a raggiungere i 9mila stabilimenti balneari in Italia, di aprirci all’estero iniziando dalla Spagna, Paese con caratteristiche climatiche favorevoli al turismo balneare e di aumentare di 5 volte l’attuale fatturato di 30mila euro”. Obiettivi ambiziosi ai quali Passbeach guarda con fiducia: “Il turismo è ancora una piccola isola felice per chi vuole fare startup in Italia. Innanzitutto perché girano soldi stranieri, e poi perché in questo settore esistono tante piccole realtà che sono interessate alle soluzioni innovative che possono semplificare la vita e incrementare gli affari”.
Per approfondire il tema dell’open innovation, conoscerla e soprattutto capire come guidarla e trarne vantaggio, si può far riferimento all’iniziativa del Gruppo Digital360: una piattaforma che a 360° tocca tutti i temi dell’innovazione aperta