Il 74% dei finanziamenti nel settore Trustworthy AI è concentrato su startup statunitensi, con investimenti che hanno superato i 773 milioni di dollari a livello globale – una cifra che riflette l’urgenza delle aziende di rendere i propri sistemi di intelligenza artificiale conformi alle nuove normative come l’AI Act europeo.
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Trustworthy AI, la necessità di soluzioni innovative
Questi dati sono stati il punto di partenza del workshop Trustworthy AI dell’Osservatorio Startup Thinking in collaborazione con l’Osservatorio Artificial Intelligence e ospitato dal partner Gruppo Enercom nella sede di Cremosano.
L’evento è stato aperto da Alessandra Luksch, Direttore dell’Osservatorio Startup Thinking, e Filippo Frangi, Senior Researcher dell’Osservatorio Startup Thinking, a cui è seguito il benvenuto di Cristina Crotti, Presidente di Gruppo Enercom, e Paolo Magni, Innovation & ESG Manager di Gruppo Enercom, e ha visto i pitch di alcune delle startup italiane e internazionali più significative in questo ambito.
“Siamo consapevoli che l’intelligenza artificiale rappresenta una realtà che permea già le nostre vite e destinata a giocare un ruolo sempre più importante nel tempo. Per questo motivo, riteniamo essenziale promuovere e accelerare l’adozione di soluzioni innovative – ha sottolineato Cristina Crotti, presidente di Gruppo Enercom –. Organizzare un evento su questo ambito rappresenta per noi un’opportunità significativa, anche grazie alla partecipazione di diverse imprese italiane che come il nostro Gruppo sono attive nel campo dell’innovazione. L’obiettivo non è solo valorizzare il nostro territorio, ma anche creare un ponte importante tra il mondo accademico e quello imprenditoriale.”

Trustworthy AI, tecnologie per l’intelligenza artificiale affidabile
“L’AI Act ha creato un’urgenza senza precedenti per le aziende di dotarsi di strumenti che garantiscano trasparenza, equità e conformità dei propri sistemi di intelligenza artificiale”, spiega Carlo Negri, ricercatore dell’Osservatorio Artificial Intelligence. Secondo i dati presentati, il 28% delle grandi aziende italiane ha già adottato misure concrete per la compliance AI, mentre il 52% dichiara di non aver ancora compreso pienamente il quadro normativo.
Governance e compliance AI: le 5 categorie emergenti
La ricerca ha identificato cinque pilastri fondamentali della Trustworthy AI: AI Governance, Explainability, Security and Robustness, Privacy & Data Protection e Bias & Fairness. Beatrice Goretti, ricercatrice dell’Osservatorio Artificial Intelligence, ha evidenziato come “le soluzioni si concentrano principalmente su aspetti tecnico-operativi come governance e sicurezza, mentre restano meno esplorate le dimensioni legate all’equità e alla tutela dei diritti individuali”.

Le startup del settore Trustworthy AI
La ricerca, condotta su 113 startup in 19 Paesi, rivela che il settore ha raccolto complessivamente 773 milioni di dollari di finanziamenti, con una media di 12,9 milioni per startup. Beatrice Goretti ha esposto come “l’Europa con 43 startup e 88,2 milioni di finanziamento si posiziona seconda dopo il Nord America, dimostrando un ecosistema in crescita ma ancora distante dai 578 milioni raccolti oltreoceano”.
Ecco le 7 startup che hanno partecipato:
Synapsed
presentata da Matteo Meucci, Founder e CEO, guida lo sviluppo di sistemi AI affidabili garantendo supervisione continua e conformità a standard internazionali incluso l’AI Act.
Modulos
startup svizzera presentata da Simone Severini, Co-founder e Chief Revenue Officer, offre una piattaforma di AI Governance, Risk e Compliance per sviluppare e implementare AI in sicurezza rispettando le normative.
Syllotips
presentata da Giorgio Barnabò, CEO e Co-Founder, trasforma la conoscenza non documentata dei dipendenti in AI dinamica per automatizzare supporto clienti e knowledge sharing interno.
Immanence
presentata da Luna Bianchi, Co-founder e Co-CEO, supporta organizzazioni nello sviluppo di tecnologie digitali etiche con metodologie proprietarie per identificare e mitigare rischi e bias.
GAIA
presentata da Benedetta Giovanola, Rappresentante Legale, valuta impatti e rischi etici e legali dei sistemi AI garantendo governance responsabile e conformità normativa.
Deeploy
startup olandese presentata da Jord Goudsmit, AI Governance Specialist, rende i sistemi di intelligenza artificiale trasparenti e controllabili, permettendo agli utenti di comprendere come i modelli prendono decisioni e di correggerne gli errori automatici.
Calvin Risk
startup svizzera presentata da Anastasia Movcharenko, VP Strategic Customer Relationships, aiuta le aziende a verificare che i sistemi di intelligenza artificiale siano sicuri e conformi alle normative, prevenendo rischi e incidenti costosi attraverso test automatizzati avanzati.
L’evento ha visto la partecipazione di oltre 60 professionisti del settore e partner dell’Osservatorio Startup Thinking, includendo innovation manager, CTO, responsabili AI e consulenti di governance. Dopo i pitch, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi direttamente con le startup durante una sessione di networking.
L’evento si è concluso con un tour virtuale di Crema narrato da Vincenzo Cappelli, Presidente della Pro Loco Crema, offrendo ai partecipanti un “assaggio” culturale del territorio. La community dell’Osservatorio Startup Thinking ha potuto godere così di una prospettiva unica sull’applicazione pratica delle tecnologie di Trustworthy AI in un contesto di innovazione industriale lombardo.