Il bando

Regione Lazio: in arrivo 6,2 milioni di venture capital pubblico alle startup

Scade il 15 maggio la domanda per ottenere investimenti da Lazio Innova, strumento di capitale di rischio finanziato con risorse pubbliche comunitarie, nazionali e regionali. L’intervento in ogni impresa, effettuabile solo con altri co-investitori privati, va da 200mila a 1,75 milioni di euro. Qui il bando con tutti i dettagli

Pubblicato il 14 Apr 2016

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Sono in arrivo 6,2 milioni di euro dalla Regione Lazio in venture capital a favore di startup, micro, piccole e medie imprese che abbiano sede nella regione o intendano aprirla. C’è tempo fino al 15 maggio per presentare la domanda per ottenere investimenti con capitale di rischio pubblico.

Il bando di Lazio Innova, scaricabile qui, ha l’obiettivo di supportare la nascita e la crescita del mercato dei venture capital nel Lazio attraverso interventi nel capitale di rischio di startup e piccole e medie imprese (pmi) localizzate, o che intendono localizzarsi, nella regione Lazio insieme a co-investitori privati. I soldi che verranno destinati alle imprese provengono dal Fondo POR I.3.

Cos’è il Fondo POR I.3 – Finanziato inizialmente con risorse pubbliche comunitarie, nazionali e regionali del POR FESR 2007/2013 per 24 milioni di euro, è lo strumento di capitale di rischio gestito da Lazio Innova e finalizzato a stimolare una partnership tra pubblico e privato negli investimenti di venture capital nelle startup e nelle pmi innovative del Lazio. Il Fondo, che a febbraio 2016 ha una dotazione residua pari a 6,2 milioni di euro, può investire esclusivamente insieme a terzi co-investitori privati e indipendenti.

A chi è rivolto il bando di Lazio Innova – Possono partecipare startup, spin-off, micro, piccole e medie imprese che appartengano a settori di attività quali Aerospazio, Chimico/Farmaceutico, Bioscenze/Biotecnologie, Energia, ICT ed audiovisivo, Economia del Mare, del Turismo e dei Servizi Culturali (per le attività escluse si veda il bando). Queste realtà devono avere almeno una sede operativa nel Lazio o devono avere intenzione di aprirla. Il bando è rivolto anche a promotori (persone fisiche o giuridiche) di nuove micro, piccole e medie imprese che si costituiscano in impresa e si iscrivano al Registro Imprese di una delle Camere di Commercio del territorio regionale del Lazio entro i termini indicati nella delibera del Nucleo di Valutazione che approva l’investimento.

Come avviene la procedura di valutazione – La procedura è curata da Lazio Innova ed attuata con una procedura a sportello che si articola in due fasi: la prima di verifica formale e la seconda di valutazione di merito, laddove la seconda è avviata solo laddove la domanda sia accompagnata da una idonea manifestazione di interesse di almeno un co-investitore, in assenza della quale viene avviata un’attività di scouting a favore dell’impresa. La valutazione di merito e le relative decisioni di investimento sono prese da un Nucleo di Valutazione, con pluriennale esperienza specifica nel settore del capitale di rischio, che seleziona gli investimenti in base a criteri commerciali ed all’orientamento al profitto del fondo.

Come avviene iI finanziamento in capitale di rischio – Il Fondo POR I.3 acquisisce partecipazioni temporanee (massimo 5 anni) e di minoranza (massimo 49,4%) nelle imprese richiedenti esclusivamente insieme a co-investitori privati ed indipendenti. Il finanziamento avviene attraverso la sottoscrizione di strumenti di Equity e/o quasi Equity di nuova emissione, alle medesime condizioni dei co-investitori privati, nella misura massima del: 70% dell’investimento totale per le imprese che non hanno ancora operato in alcun mercato non avendo ancora effettuato la prima vendita commerciale; 60% dell’investimento totale per le imprese che operano in un mercato qualsiasi da meno di sette anni dalla prima vendita commerciale; 40% dell’investimento totale per le imprese che necessitano di un investimento che, sulla base del business plan presentato per il lancio di un nuovo prodotto o l’ingresso su un nuovo mercato geografico, è superiore al 50% del loro fatturato medio annuo negli ultimi cinque anni. L’intervento del Fondo POR I.3 è di importo non superiore a 1.750.000 euro e non inferiore a 200.000 euro, limite minimo che è ridotto a 50.000 euro esclusivamente nel caso in cui l’impresa non abbia ancora realizzato la prima vendita commerciale e il business plan sia esclusivamente volto a studiare, valutare e sviluppare un progetto iniziale di prodotto o servizio ancora non esistente ed altamente innovativo al fine di migliorare la attrattività del richiedente nell’attrarre successivi finanziamenti al rischio.

La scadenza – Le domande dovranno essere presentate entro le ore 18 del 15 maggio 2016 tramite GeCoWEB, applicativo che richiede il preventivo accreditamento dei soggetti richiedenti. (L.M.)

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