Pack, startup italiana che ha sviluppato una piattaforma HR all-in-one per la valorizzazione del capitale umano, ha annunciato il 16 settembre 2025 la chiusura di un round da 3,5 milioni di euro. L’operazione è stata guidata da Rialto VC, fondo fondato da Stefano Quintarelli e Simone Brunozzi, a cui si è unito Alessandro Profumo, ex CEO di Leonardo e Unicredit. Il capitale sarà destinato al potenziamento della tecnologia, allo sviluppo di nuove funzionalità basate su intelligenza artificiale e alla crescita del team, oggi composto da oltre 30 professionisti.
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Cos’è Pack e come nasce
Pack è stata fondata a Bologna nel 2022 da Pietro Maria Picogna (CEO) e Giacomo Gentili (CPO), con l’obiettivo di offrire alle aziende un partner strategico per affrontare la crescente complessità nella gestione delle persone. In poco più di due anni ha costruito un portafoglio clienti che include grandi gruppi come Allianz Trade, Amadori, Leroy Merlin ed Edenred, raggiungendo oltre 80 multinazionali servite e un tasso di soddisfazione del 94%. La missione è chiara: mettere al centro le competenze, aiutare i team a diventare più agili e consapevoli, e sostenere lo sviluppo di capitale umano preparato alle sfide future.

La tecnologia
Il cuore dell’offerta di Pack è una piattaforma AI-native che integra strumenti di skill mapping, assessment digitale e percorsi personalizzati di coaching, mentoring e formazione mirata. Tutto è supportato da un sistema di monitoraggio continuo basato su intelligenza artificiale, che consente alle aziende di misurare i progressi delle persone e l’impatto diretto sul business. Questo approccio data-driven trasforma l’HR in un processo misurabile e strategico, andando oltre i tradizionali modelli di formazione e sviluppo.
Gli investitori
Stefano Quintarelli
Imprenditore e informatico, è stato il fondatore di I.NET, uno dei primi Internet Service Provider italiani, poi quotato in Borsa e acquisito da BT. Deputato alla Camera dal 2013 al 2018, membro della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, ha lavorato a lungo sui temi della digitalizzazione e dell’innovazione normativa. Dopo l’esperienza politica ha ripreso la carriera imprenditoriale e di investitore, co-fondando Rialto VC, fondo specializzato in scaleup tecnologiche e innovazione digitale.
Alessandro Profumo
Manager di lungo corso, ha ricoperto ruoli di vertice in alcuni dei principali gruppi italiani ed europei. È stato CEO di UniCredit dal 1997 al 2010, guidando la banca in una fase di forte espansione internazionale, e successivamente amministratore delegato di Leonardo dal 2017 al 2023. Nel 2023 è entrato come partner in Rialto VC, mettendo a disposizione del fondo competenze strategiche in ambito corporate governance, finanza e gestione di grandi organizzazioni.
“Abbiamo scelto di sostenere Pack perché unisce una visione chiara del mercato a un approccio concreto e innovativo. Questo round segna un passo fondamentale per consolidare la crescita e rafforzare la presenza nazionale e internazionale della startup” sottolinea Alessandro Profumo.
Cosa dicono i founder
“Avere il supporto di un fondo di venture capital con un team di partner di primissimo livello – ha dichiarato Pietro Maria Picogna, co-founder di Pack – è per noi un grande endorsement. Abbiamo scelto Rialto, tra i fondi che si erano fatti avanti, per l’esperienza unica combinata di Alessandro Profumo, Stefano Quintarelli e Simone Brunozzi. Negli ultimi due anni siamo cresciuti moltissimo, con clienti come Leroy Merlin, Amadori ed Edenred. Ora è il momento di portare il nostro piano di espansione al prossimo livello”.
“Le aziende di tutto il mondo stanno affrontando, o dovranno affrontare presto, la sfida ardua di gestire la crescente complessità del capitale umano” ha aggiunto Giacomo Gentili, l’altro co-founder di Pack. “Non hanno bisogno solo di un fornitore, ma di un vero partner che le possa guidare in questa trasformazione. Le organizzazioni devono valorizzare al massimo le persone, per aumentarne il rendimento e migliorarne la soddisfazione. Pack è qui per aiutarle a raggiungere ciò che prima non era possibile”.
Obiettivi per il futuro
Con il suo approccio data-driven, la startup punta a diventare il punto di riferimento europeo per le imprese che vogliono innovare i propri processi HR e di people development, coniugando tecnologia e impatto reale sulle persone. In sintesi, con i nuovi fondi Park punta a potenziare la piattaforma AI-native, rafforzare il team ed espandersi all’estero.
Mercato e prospettive
Il settore HR tech sta vivendo una fase di forte accelerazione, trainata dall’adozione crescente di strumenti digitali per la gestione e lo sviluppo delle persone. In Europa il comparto ha già raggiunto un valore di diversi miliardi di dollari e, secondo le principali società di analisi, cresce con un ritmo annuo stimato tra il 7 e l’8%. Questa espansione è alimentata da fattori strutturali: la necessità per le imprese di affrontare carenze di competenze, l’aumento della mobilità professionale, la diffusione del lavoro ibrido e l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi di people management.
A livello globale la traiettoria è ancora più significativa: il mercato HR tech, oggi attestato attorno ai 40-45 miliardi di dollari, dovrebbe superare la soglia dei 70 miliardi entro il 2030. La domanda arriva soprattutto da grandi aziende multinazionali ma, sempre più, anche dalle medie imprese che puntano a rendere più efficienti i processi di recruiting, valutazione e formazione. Accanto alle soluzioni di human capital management tradizionali, si stanno affermando piattaforme verticali per skill mapping, analytics predittivi, coaching digitale e percorsi di upskilling e reskilling, che rappresentano ormai una componente essenziale della strategia HR. (L.M.)





