OPEN INNOVATION IN PRACTICE

Open innovation, Edison scommette sulla capacità di fare impresa dei suoi dipendenti

Il Tranformation Team della società dell’energia ha lanciato “Do It”, contest interno per lo sviluppo delle attitudini imprenditoriali dei lavoratori. Obiettivo: individuare nuove opportunità di business. È seguita una maratona di idee che ha visto 2 vincitori: per loro 60 mila euro destinati alla creazione dei prototipi

Pubblicato il 12 Gen 2018

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Edison è un’azienda italiana leader nel settore energetico con sede a Milano. La società è stata fondata a Milano nel gennaio del 1884 e attualmente impiega circa 5000 persone in Europa, Africa e Medio Oriente. Edison opera nella fornitura, produzione e vendita di energia elettrica e gas, nei servizi energetici e ambientali e nell’esplorazione e produzione di idrocarburi, prestando molta attenzione ai temi di sostenibilità e alle energie rinnovabili.

Edison è molto attiva nei progetti legati all’innovazione digitale, anche grazie alla spinta data dal nuovo AD Marc Benayoun a partire dal 2016. Un Transformation Team composto da 30 persone è stato creato per gestire l’innovazione all’interno dell’azienda. Uno dei principali progetti sviluppati è il cosiddetto “Do It“, incentrato sullo sviluppo delle capacità imprenditoriali dei lavoratori al fine di individuare nuove opportunità di business.

Il progetto è iniziato con la fase di ispirazione, motivazione e coinvolgimento dei dipendenti utilizzando campagne di comunicazione sia istituzionali sia informali. In seguito è stata creata la piattaforma Do It ed è stata presentata durante un evento promozionale dedicato a tutti i dipendenti, in cui sono state invitate alcune startup innovative per presentare le loro esperienze.

Durante il mese in cui la piattaforma è stata accessibile, sono state raccolte 77 idee, sviluppate da più di 250 idea proposers, che hanno avuto accesso all’Idea Marathon. Questa fase è stata centrata sull’applicazione di tecniche di design thinking al fine di perfezionare e rafforzare le idee imprenditoriali. L’obiettivo finale non era solo ottenere risultati concreti, ma, soprattutto, ottenere questi risultati attraverso una vera evoluzione della cultura all’interno dell’azienda.

La fase successiva è stata un’ulteriore fase di mentorship attraverso attività di team coaching per quelle idee che sono state selezionate come le più solide e promettenti. Questa fase aveva il fine di arrivare alla creazione di vere e proprie Business Model Canvas e proposte di valore. L’ultimo step del progetto è stato lo Startup Committee, in cui un organo amministrativo ha selezionato i due vincitori e assegnato il budget di 50-60 mila euro per la realizzazione del primo prototipo operativo.

Fino ad ora sono state sviluppate due run di Idea Marathon, sono state ascoltate 18 idee e sono in fase di sviluppo e prototipazione due progetti per ogni sessione. È inoltre partito il progetto Commerciali Dentro per la promozione delle offerte commerciali provenienti dal progetto Do It.

L’impegno attorno al progetto è stato molto significativo e la Direzione ha accettato di concedere, per coloro che sono stati selezionati nell’Idea Marathon, almeno il 20% del loro tempo di lavoro da dedicare al progetto. Il progetto è stato strutturato seguendo il più possibile una metodologia startup-like, centrata sull’autogestione, su strutture agili e sul lavoro basato sulla sperimentazione a piccoli step. La mentalità imprenditoriale è stata quindi altamente sviluppata e il lavoro di squadra ha avuto un ruolo importante, infatti si è assistito alla creazione spontanea ed efficace di team vari senza alcuna struttura gerarchica.

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Alessandra Luksch
Alessandra Luksch

Direttore dell'Osservatorio Startup Thinking degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano

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