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Open Innovation, a Napoli decolla l’hub di Intesa Sanpaolo

Promosso da Banco di Napoli e Università Federico II, il nuovo spazio situato nel Polo di San Giovanni a Teduccio (dove già si trova l’Academy di Apple per sviluppatori) sarà dedicato al trasferimento tecnologico delle innovazioni prodotte dall’Università verso le imprese, valorizzando il contributo di startup e incubatori

Pubblicato il 27 Giu 2017

Napoli

È nato un nuovo spazio per l’innovazione a Napoli. Banco di Napoli (Gruppo Intesa Sanpaolo) e Università Federico II di Napoli hanno inaugurato in questi giorni i locali dell’Innovation Hub del Polo di San Giovanni a Teduccio. Si tratta del primo Hub di Intesa Sanpaolo che mette insieme la banca, le imprese e l’università. La scelta non è caduta a caso sul capoluogo partenopeo: se il mondo delle startup è da qualche tempo in pieno fermento in Italia, certamente la Campania e Napoli sono tra le realtà locali più attive e propositive a livello nazionale. Questo emerge anche dai numeri forniti dal Banco di Napoli: circa 18 milioni di euro di finanziamenti alle startup negli ultimi dodici mesi, 28 Dats (l’innovativo sistema di rating qualitativo creato da Intesa Sanpaolo per il finanziamento di startup e progetti innovativi), 21 matching, cioè contatti e partnership commerciali tra imprese locali e internazionali attraverso la piattaforma Tech Marketplace di Intesa Sanpaolo, 8 partnership create dalla Banca tra istituzioni universitarie ed incubatori. Anche nel campo della formazione alle imprese il Banco di Napoli ha promosso quest’anno ben 7 edizioni di “Digital day” e tre “giornate di orientamento all’internazionalizzazione” che hanno visto più di 200 partecipanti.

L’hub della Federico II e del Banco di Napoli si inserisce in questa realtà così vivace e sarà dedicato al trasferimento tecnologico delle innovazioni prodotte dall’università verso le imprese, con particolare attenzione sulle soluzioni di open innovation, valorizzando il contributo delle startup, dei centri di ricerca, degli incubatori, degli “acceleratori” e “centri di contaminazione” presenti nel Mezzogiorno.

Non a caso San Giovanni a Teduccio è la sede principale prescelta dalla IoS Developer Academy, iniziativa lanciata l’anno scorso da Apple in collaborazione con l’Università Federico II per lo sviluppo di software, la creazione di startup e il design di app IoS.

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In questo contesto va ad inserirsi l’hub inaugurato dal direttore generale del Banco di Napoli e direttore regionale di Intesa Sanpaolo, Francesco Guido, e dal direttore scientifico iOS Developer Academy dell’Università Federico II, Giorgio Ventre. È il risultato di un percorso svolto in questi mesi, grazie al costante dialogo tra Banca ed Università, finalizzato a costruire un set di servizi concreti per le startup e le PMI del Mezzogiorno. Nel mese di aprile si è svolto il primo momento di matching tra imprese clienti della Banca e startup provenienti dall’Università e da soggetti partner, all’interno dell’Innovaton Village di Napoli. Nel mese di maggio, inoltre, si è svolto a Napoli Sharing Innovation, una due giorni organizzata da Intesa Sanpaolo e dall’Innovation Center del Gruppo, in collaborazione con l’Università Federico II, dedicato alla via italiana verso il paradigma di Industria 4.0, con tavoli tematici di confronto tra imprese su nuovi prodotti, processi, asset e mercati grazie alle potenzialità della tecnologia e agli incentivi offerti dal piano Calenda. Questo dialogo si arricchirà nei prossimi mesi con una serie di workshop pratici rivolti alle imprese clienti, durante i quali la Banca chiederà agli imprenditori quali servizi potrebbero risultare utili allo sviluppo del business, all’aumento di competitività, all’adozione di soluzioni innovative, mantenendo una forte aderenza alle richieste del territorio.

Francesco Guido, direttore generale del Banco di Napoli e direttore regionale di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Un Hub di innovazione è un foglio bianco sul quale scrivere dal nulla una nuova storia. Il Banco di Napoli è impegnato a contribuire alla costruzione di un percorso che rappresenti un concreto punto di svolta in cui le avanguardie scientifiche sviluppate da un’Università di grande prestigio come la Federico II atterrino nella realtà dei processi produttivi. L’obiettivo da perseguire è che lo stesso Hub diventi un riferimento per incrociare domanda e offerta di innovazione, ma anche per acquisire una visione evoluta sulle vere sfide del futuro. Il tutto con concretezza, sostenendo e promuovendo l’innovazione nel senso più ampio e più pieno, rivolgendoci tanto alle start up quanto alle PMI mature che devono interrogarsi sui cambiamenti cruciali imposti dalla tecnologia e da una visione di mondo che non può più essere ignorata”.

Giorgio Ventre, direttore scientifico Developer Academy dell’Università Federico II: “Con questa inaugurazione si completa un altro importante tassello nella trasformazione del nostro Campus di San Giovanni nel Polo di trasferimento tecnologico per eccellenza delle tecnologie per Industria 4.0. Da oggi le aziende interessate ad attivare processi di innovazione così come le startup ed i nostri spin-off sanno di poter trovare qui non solo le competenze e le idee necessarie per trasformarle in realtà ma anche un supporto fondamentale per tutto quanto occorre per la gestione economica e finanziaria del cambiamento. Per la prima volta Banco di Napoli e Federico II lavoreranno fisicamente fianco a fianco per rispondere concretamente e rapidamente alle sfide che il Mercato e l’evoluzione della Tecnologia pongono quotidianamente alle nostre aziende”.

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