LA STORIA

Exein: tutto sulla startup italiana della cybersecurity che ha chiuso un megaround da 70 milioni



Indirizzo copiato

Fondata a Roma nel 2018 da Gianni Cuozzo, la startup che integra la sicurezza direttamente nei device ha ottenuto il più grande round software in Italia nel 2025 e uno dei principali in Europa nella cybersecurity. Il fondatore, la storia, la tecnologia, i passi futuri

Pubblicato il 16 lug 2025



Exein S.p.a. – Gianni Cuozzo CEO – Chest Up
Exein S.p.a. – Gianni Cuozzo CEO

Exein, startup italiana attiva nella cybersecurity embedded, fondata da Gianni Cuozzo, ha raccolto 70 milioni di euro in un round Series C.

L’azienda sviluppa soluzioni per proteggere infrastrutture critiche, reti energetiche, semiconduttori, robotica e dispositivi medici, integrando la sicurezza direttamente nei device, con rilevamento delle minacce in tempo reale basato su AI. Le sue tecnologie sono già presenti su oltre un miliardo di dispositivi nel mondo.

Il round è stato guidato dal fondo di Venture Capital inglese Balderton, con Supernova e Lakestar, con la partecipazione degli investitori esistenti 33N, United Ventures e Partech. Il nuovo capitale sosterrà i piani di espansione globale dell’azienda, con un focus su Stati Uniti, Giappone, Taiwan e Corea del Sud, oltre a rafforzare la già consolidata presenza in Europa.

È il più grande round software in Italia nel 2025 e uno dei principali in Europa nel campo della cybersecurity.

Exein: cosa fa

Fondata a Roma nel 2018 da Gianni Cuozzo, Exein è attiva nella cybersecurity embedded per dispositivi IoT. Ha sedi a Roma e uffici in Germania, Taiwan e negli Stati Uniti.

Chi è Gianni Cuozzo

Nato a Darmstadt, in Germania, nel 1990, da una famiglia italiana originaria di Valva (Salerno), Gianni Cuozzo è un esperto di cybersecurity noto a livello internazionale.

Già in giovane età, Cuozzo si è dedicato alla retroingegnerizzazione di protocolli radar non occidentali. A soli 18 anni, ha coordinato lo sviluppo delle prime librerie per la decompilazione di firmware nordcoreani e cinesi di classe militare. Nel 2014, a Malmö (Svezia), ha fondato Prism Warfare, una società attiva nello sviluppo di armamenti informatici.

Dal 2012 al 2018 è stato advisor e operatore per agenzie d’intelligence NATO in vari teatri di conflitto. Dal 2015 al 2016 ha prestato consulenza economica presso il Senato della Repubblica, lavorando alla stesura di un decreto legge sulla creazione di un nuovo contratto collettivo per le startup innovative.

Nel maggio 2016, ha fondato in Italia “Aspisec”, società specializzata nella consulenza per la cybersecurity. Ha collaborato con diversi paesi della NATO per la stesura di dottrine militari sull’impiego di armamenti informatici e nuove dottrine di intelligence militare informatica. Nel giugno 2017, è stato premiato con il prestigioso riconoscimento del MIT Tech Review come “giovane innovatore under 35” per le sue ricerche sull’ottimizzazione del calcolo in ambiente embedded per la sicurezza.

Nel 2018 ha dato vita a Exein, diventandone amministratore delegato.

Cuozzo ha anche arricchito la sua formazione con un Executive Program for Growing Companies presso la Stanford University Graduate School of Business nel 2023, consolidando la sua esperienza nel management aziendale e nella crescita delle start-up.

Si dedica anche al sociale come Project Manager della Fondazione Homo Ex Machina Onlus, dove gestisce il progetto ScApp, che utilizza l’intelligenza artificiale per aiutare le popolazioni colpite da calamità naturali, indirizzandole verso punti di raccolta sicuri e gestibili in tempo reale dalle autorità competenti. (Sotto il team)

La crescita di Exein

Exein è nata con la missione di proteggere milioni di dispositivi dalle minacce informatiche.

Dal 2018 ha costruito solide partnership con attori chiave come SECO, ARM, NVIDIA, AWS e Lattice Semiconductor. Questa rete le ha permesso di ampliare la sua portata e il suo impatto sul mercato.

A luglio 2024 ha chiuso un round di finanziamento Serie B da 15 milioni guidato da 33N, fondo di venture capital specializzato in cybersecurity e software per infrastrutture, con la partecipazione di Partech. Hanno partecipato anche gli investitori già in captable United Ventures, eCAPITAL, e Future Industry Ventures (un fondo Redstone/SBI).

Con una crescita del 450% anno su anno, Exein protegge oggi oltre un miliardo di dispositivi nel mondo, attraverso partnership strategiche con i principali produttori globali di chip e OEM/ODM, tra cui MediaTek, Supermicro, Kontron, SECO e AAEON.

La tecnologia di Exein: cosa fa

Considerando che una violazione di dati su tre coinvolge un dispositivo IoT, Exein ha sviluppato un insieme di soluzioni che integrano funzionalità avanzate di sicurezza direttamente all’interno dei device connessi. La startup offre un rilevamento delle minacce in tempo reale potenziato da intelligenza artificiale in settori strategici come infrastrutture critiche (ad es. reti ferroviarie o aeroporti), semiconduttori (ad es linee di produzione di microchip), energia (ad es reti elettriche nazionali), automotive (ad es. sistemi di guida autonoma), sanità (ad es. banche dati sanitarie nazionali) e robotica (ad es. bracci robotici industriali, robot umanoidi).

L’approccio “endpoint” di Exein, si legge in un comunicato aziendale, crea un vero e proprio sistema immunitario digitale, che protegge i singoli dispositivi invece di affidarsi unicamente a difese di rete centralizzate. Questo modello decentralizzato permette ai produttori di integrare facilmente le soluzioni di sicurezza più aggiornate, proteggendo i dispositivi dalle minacce informatiche e garantendo la conformità alle normative globali, come la direttiva europea NIS2, il Cyber Resilience Act (in vigore dal 2026) e il Cyber Trust Mark statunitense.

Nell’ambito della sua espansione strategica globale, Exein sta sviluppando soluzioni di sicurezza runtime per proteggere le infrastrutture di intelligenza artificiale e i large language model (LLM). Questo monitoraggio continuo, con rilevamento e risposta alle minacce in tempo reale, risponde alla crescente esigenza di mettere in sicurezza l’AI e gli LLM che operano direttamente all’interno dei dispositivi, anziché in ambienti cloud centralizzati. Inoltre, i fondi raccolti supporteranno Exein nella valutazione di opportunità strategiche di M&A nel settore della cybersecurity, rafforzando ulteriormente i piani di crescita.

“Costruire il sistema immunitario digitale del mondo connesso”

Come spiega Cuozzo, la startup romana vuole “costruire il sistema immunitario digitale del mondo connesso. La crescita straordinaria di Exein – afferma il CEO – dimostra quanto sia urgente proteggere i dispositivi che fanno parte della nostra quotidianità. La sicurezza embedded a livello di singolo dispositivo è oggi fondamentale, e siamo orgogliosi di supportare i principali produttori mondiali nel garantire i massimi livelli di protezione, offrendo loro la certezza di essere conformi alle normative più recenti. Sono estremamente fiero di contribuire a rafforzare le fondamenta dell’innovazione tecnologica europea e di avere la fiducia di partner e investitori mentre proseguiamo la nostra espansione globale e la missione di costruire il sistema immunitario digitale del mondo connesso.”

Perché Balderton ha investito in Exein

Elena Moneta, Principal di Balderton, ha commentato: “Viviamo in un’epoca in cui tutto, dalle reti ferroviarie ai macchinari industriali, è connesso e quindi vulnerabile. Con l’infrastruttura critica sempre più definita dal software e interconnessa, i rischi aumentano, soprattutto ora che l’intelligenza artificiale consente agli attaccanti di colpire più bersagli più rapidamente. E non violano più la rete dalla porta principale: un microonde su una nave militare o un acquario smart in una sala d’attesa ospedaliera possono diventare vettori per compromettere un’intera rete. Exein affronta la minaccia alla radice: direttamente sul dispositivo, integrando la sicurezza in tempo reale ai margini della rete, con monitoraggio, apprendimento e risposta continua. Non potremmo immaginare un team migliore per affrontare questa sfida, e siamo estremamente orgogliosi di affiancare Gianni e la sua squadra nella costruzione delle fondamenta della cybersecurity per un mondo iperconnesso e alimentato dall’AI.”

guest

0 Commenti
Più recenti Più votati
Inline Feedback
Vedi tutti i commenti

Articoli correlati

0
Lascia un commento, la tua opinione conta.x