Nuovi business

Droni, il mercato mondiale vale un miliardo di dollari

È la stima di Brian Markwalter, Vp della della Consumer Electronic Association americana. Per cogliere le opportunità del business nascente, l’Italia sta lavorando a un nuovo regolamento Enac che favorirà la circolazione dei mezzi. E l’Osservatorio Dronitaly-Doxa Marketing Advice realizzerà la prima indagine di mercato del Paese

Pubblicato il 08 Mag 2015

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Nel mondo il mercato dei droni vale “un miliardo di dollari” e sta “solo aspettando il decollo”: l’Italia l’ha capito da tempo e si è già attivata da un anno con un regolamento Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) di cui entro maggio arriverà una revisione per consentire ulteriori agevolazioni alla circolazione degli Unmmaned Aerial Vehicles (Uav).

La stima relativa al miliardo di dollari di giro d’affari l’ha fatta il vice presidente della Consumer Electronic Association americana (Cea), Brian Markwalter, che in una conferenza ad Atlanta ha presentato alcune previsioni di settore secondo le quali entro il 2025 saranno circa un milione al giorno i voli che solcheranno i cieli degli Stati Uniti. E intanto le autorità Usa ampliano i test possibili coi droni, anche per agricoltori e media.

Secondo le stime presentate dalla Cea nell’ambito della “Unmanned Systems 2015 Conference” di Atlanta, quest’anno il mercato globale relativo ai “sistemi aeromobili a pilotaggio remoto” porterà ricavi per 130 milioni di dollari. “Non appena l’autorità federale per l’aviazione darà il via libera ai voli commerciali – ha detto Markwalter – il mercato mostrerà un potenziale di crescita enorme”.

Dopo il via ai test per le consegne, le autorità Usa nei giorni scorsi hanno ampliato i permessi per sperimentare l’impiego dei dispositivi. L’ok è arrivato ad esempio per gli agricoltori che potranno utilizzare velivoli ad hoc – a pilotaggio remoto – per erogare fertilizzanti e pesticidi nei campi. Ma non è l’unica novità. Droni potranno essere utilizzati anche da parte dei media (alcuni test saranno effettuati dalla Cnn) o per ispezionare i binari ferroviari. La Federal Aviation Authority (Faa), nell’ambito del progetto “Pathfinder”, ha inoltre mostrato l’applicazione B4UFLY che indicherà dove è sicuro e consentito far volare i droni.

Intanto in Italia si attendono gli esiti della discussione sul nuovo Regolamento Enac sui droni, discussione avviata durante il Forum Permanente delle Associazioni di droni, tenutosi lo scorso 20 marzo a Milano. L’obiettivo è migliorare la situazione normativa, che attualmente non favorisce lo sviluppo del settore. Quando è stato emanato l’anno scorso, il primo regolamento Enac è stato salutato come la dimostrazione di quanto l’Italia fosse all’avanguardia in questo settore dove fino a quel momento vigeva il Far West e che è tuttora non regolamentato in molte nazioni del mondo. Ma il nostro Paese ora è pronto per un ulteriore passo avanti.

Il nuovo regolamento – elaborato dall’Enac per conformarsi alle linee guida diffuse dall’Easa, autorità europea, a metà marzo e attualmente sottoposto alla valutazione di tutti i player del settore prima dell’emanazione definitiva, forse entro questo mese – dovrebbe cambiare molte cose. Per esempio dovrebbe essere consentito il sorvolo di aree critiche, anche urbane, tramite standard sicurezza valutabili.

A supporto degli operatori e del mercato arriva la attesa prima “fotografia” del settore droni in Italia, grazie all’Osservatorio Dronitaly-Doxa Marketing Advice, che realizzerà la prima indagine di mercato del Paese. I risultati verranno presentati durante la seconda edizione di Dronitaly, in programma il 25-26 settembre 2015 a Milano.Dopo il successo della prima edizione, che ha visto la partecipazione di 2.300 visitatori professionali, 50 aziende, 80 giornalisti e si è distinta per un programma convegnistico di alto profilo, Dronitaly è diventata una delle manifestazioni di riferimento per le aziende che vogliono incontrare gli utilizzatori professionali dei propri prodotti e servizi.

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