Non solo Amazon, come è noto, è il primo retailer online nei principali Paesi europei, ma sta cominciando a occupare uno spazio rilevante nella categoria di beni di consumo quali bevande, articoli da toilette o prodotti di drogheria, le cosiddette merci “fast moving” . Categoria che un tempo apparteneva solo ai negozi fisici e alla GDO.
È uno degli elementi che emerge dal report di ComScore, “Le 10 tendenze nel Retail Online – EU5”, che offre una panoramica sui siti di retail e compravendita nelle cosiddette nazioni EU5: Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito. QUI è possibile scaricare il report.
La premessa è che il retail online è ormai un mercato relativamente maturo in questi Paesi i quali, insieme al Nord America, registrano la più elevata penetrazione, con 18 punti percentuali sopra la media mondiale. Si tratta di aree urbane molto popolate, con infrastrutture all’avanguardia, capacità logistiche e un alto utilizzo di connessione broadband.
Tra il 2016 e il 2017 la reach del retail online è aumentata in tutti i paesi EU5, tranne che in Germania (dove però era già molto alta), con una crescita tra 1 e 3 punti percentuali. Anche l’Italia è cresciuta, dal 77 al 78%, tuttavia la sua è la percentuale più bassa dei 5 Paesi europei.
AMAZON PRIMO LUOGO DI SHOPPING
Amazon domina il panorama del retail online in Europa: la sua reach è pari al 41% in Spagna e arriva fino 69% nel Regno Unito. Guardando in dettaglio, in ogni Paese EU5 trova spazio nella Top3 uno o più online retailer locali, come ad esempio Otto in Germania o Fnac in Francia. In particolare in Italia il primo luogo di shopping online è Amazon, seguito da Ebay, mentre al terzo posto si colloca il ‘locale’ Eprice.it.
Il colosso dell’e-commerce fondato da Jeff Bezos si sta creando un posto nella categoria dei beni di consumo che un tempo apparteneva solo ai negozi fisici. I 340.000 acquirenti su desktop di Amazon dimostrano l’interesse nell’acquisto online di prodotti FMCG, non ancora pienamente sfruttato dai marchi della GDO italiana. Stiamo parlando di fast-moving consumer goods, ovvero prodotti a basso costo che vengono venduti rapidamente, sostituiti o utilizzati pienamente entro un anno, di norma nell’arco di pochi giorni, settimane o mesi. Qualche esempio: bevande, articoli da toilette, prodotti di drogheria…Prima si acquistavano solo al supermercato o nei negozi, adesso sti sta cominciando a comprarli anche su Amazon. In particolare più di un quarto di tutti coloro che su desktop acquistano su Amazon.it compra almeno un prodotto della categoria FMCG, categoria che rappresenta il 15% di tutte le transazioni. Succede in Italia e non solo: il comportamento è simile anche in altre nazioni EU5.
Gli italiani sono ultimi tra le grandi nazioni europee per tempo trascorso a fare shopping online. Mentre i livelli di penetrazione restano simili tra i 5 Paesi, il tempo speso nei siti di retail varia molto. Gli utenti in Regno Unito e in Germania sono i più attivi per quanto riguarda il tempo speso facendo shopping: trascorrono infatti oltre 5 ore al mese sui siti retail. In Francia, invece, ci passano in media 3 ore al mese, tempistica di poco superiore a quanto rilevato in Spagna e Italia. Da noi i minuti trascorsi ogni mese sono 157, ovvero circa 2,6 ore.
Le nazioni europee si dividono in due gruppi: il gruppo mobile-first (per reach), che include il Regno Unito e la Spagna, e il gruppo desktop-first (per reach) con Francia e Germania. L’Italia sta nel mezzo.
GLI ACQUISTI ONLINE? ELETTRONICA E ABBIGLIAMENTO
Abbigliamento ed elettronica di consumo sono le categorie che generano maggiore traffico. Mentre Amazon domina lo scenario e-commerce europeo, ogni Paese presenta delle peculiarità specifiche, grazie spesso a brand del retail fisico come Mediamarkt per l’elettronica di consumo in Germania, o La Redoute per l’abbigliamento in Francia. Nel Regno Unito, la categoria Food deve il primo posto in termini di reach a Tesco, il maggior retailer nel settore. In Italia al primo posto ci sono gli acquisti per elettronica di consumo, seguiti da abbigliamento e libri.
Dal comportamento del 20% degli utenti di Internet che trascorrono più tempo sui siti di retail, emerge una preponderanza di visitatori dei siti lifestyle. Lo stesso vale per i siti di notizie in Francia, Germania e Italia, ma non è il caso di Spagna e Regno Unito. In confronto, i siti di intrattenimento e i social network sono nella media.
In Italia in particolare il Lifestyle è al 50%, seguito da Games (45%), News/Informazione (37%), Intrattenimento (20%), Social Media (13%).