DISTANZIAMENTO SOCIALE

L’innovazione per Walmart? I drive-in. Il big del retail ne apre 160 in chiave antivirus

Il colosso del retail sta convertendo 160 delle sue aree-parcheggi negli Stati Uniti in cinema all’aperto. Da agosto partiranno le proiezioni in collaborazione con la Tribeca Enterprises di Robert De Niro. I negozi Walmart nelle vicinanze saranno usati per rifornire i food truck usati dagli spettatori dei drive-in

Pubblicato il 08 Lug 2020

Walmart apre i drive-in

Walmart combatte la pandemia da coronavirus a colpi di drive-in. La multinazionale statunitense, prima catena del retail al mondo, sta convertendo 160 delle sue aree-parcheggi negli Stati Uniti in cinema all’aperto. Drive-in, appunto: un simbolo dell’America anni Cinquanta che torna improvvisamente in auge a causa della necessità di distanziamento sociale indotto dal Covid-19. D’altra parte le sale cinematografiche tradizionali rimangono chiuse in gran parte del Paese, uno di quelli maggiormente colpiti a livello mondiale dall’emergenza sanitaria.

Il colosso della grande distribuzione organizzata sta collaborando con Tribeca Enterprises, la media company sostenuta da Robert De Niro, per la programmazione dei film. Le località e i titoli delle pellicole non sono ancora stati annunciati, ma saranno svelati in una fase successiva su un sito web dedicato. Le proiezioni partiranno dall’inizio di agosto e proseguiranno fino a ottobre con oltre 300 proiezioni.

“Le serate per famiglie includeranno film di successo, apparizioni speciali di registi e celebrità, e pass d’ingresso consegnati direttamente ai veicoli dei clienti”, ha fatto sapere Walmart in un comunicato stampa. Il gigante americano del retail utilizzerà i propri negozi fisici nelle vicinanze per consentire alle persone di rifornirsi di cibo e bevande attraverso camioncini piazzati sul marciapiedi.

Seppure Walmart, fondata nel 1962 da Sam Walton, sia percepita dal grande pubblico come retail tradizionale, figura nella classifica del Boston Consulting Group  delle 50 aziende più innovativedel pianeta. Nel report diffuso nel 2020 è per la precisione al 29esimo posto (in ascesa rispetto all’anno precedente), a pari merito con un gigante dell’information technology come HP.

Motivo? Walmart ha costantemente ricercato, negli ultimi anni, percorsi innovativi. Un esempio? Circa un anno fa ha registrato un brevetto per la creazione di una stablecoin ancorata al dollaro americano, accenando al fatto che la Walmart Coin potrebbe essere utilizzata per pagare generi alimentari. Sempre nel 2019 ha annunciato un servizio, InHome,  che prevede la consegna da parte del suo personale dei generi alimentari acquistati online direttamente all’interno dell’abitazione, anzi dentro al frigorifero o nel garage, quando l’acquirente non è in casa. Un modello innovativo di home delivery che utilizza l’Internet of Things.

Dal futuro al passato: i drive-in sono l’innovazione di oggi per Walmart. E la conferma che, nonostante la spinta alla digitalizzazione, gli spazi fisici restano un elemento chiave nel retail.

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