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Sharing mobility 2024: l’intesa Telepass-Cooltra rilancia l’importanza della mobilità condivisa



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Gli operatori di sharing mobility si stanno riducendo, ma la domanda di questo genere di servizi è in aumento. In questo quadro si inserisce l’accordo tra Telepass, leader italiano della mobilità integrata, e Cooltra, oggi unico operatore nel mercato italiano degli scooter elettrici

Pubblicato il 5 feb 2024

Luciana Maci

Coordinatrice editoriale EconomyUp



da dx_Agostinelli - Pascarella - credits Carlo Lannutti
Pascarella e Agostinelli – Immagine di Carlo Lannutti

La “bolla” della sharing mobility è scoppiata, ma l’innovativo modo di muoversi basato sulla condivisione dei mezzi (monopattini, biciclette, scooter) resta imprescindibile per le città che vogliono essere sempre più sostenibili. Un segnale in questo senso è l’accordo tra Telepass, leader italiano della mobilità integrata, e Cooltra, tra i principali protagonisti europei della mobilità sostenibile a due ruote e, ad oggi, unico operatore nel mercato italiano della condivisione di motorini elettrici.

Sharing mobility in crisi?

Negli ultimi anni, lo scenario della sharing mobility, in particolare il numero degli operatori del settore, è cambiato in modo significativo. Prima dell’avvento del Covid, si contavano in Italia oltre 20 operatori di monopattini elettrici, che oggi si sono ridotti a sette e presto potrebbero scendere a tre.

Nel settore dello scooter sharing, la francese Cityscoot, sbarcata in Italia nel 2019, ha annunciato la sospensione del servizio nel Paese a partire dal 30 novembre 2023 a causa di problemi finanziari che l’hanno portata a chiudere le attività a Milano e Roma. Ancor prima avevano abbandonato il nostro Paese Go Sharing, Accione, Mimoto, Reby. Nel 2022 Stellantis aveva integrato Share Now nel proprio marchio Free2move.

È inoltre notizia recente la fusione tra Tier e Dott, aziende europee della micromobilità: una mossa che dimostra come il settore stia sperimentando una fase di consolidamento.

Parallelamente, le amministrazioni locali hanno lavorato sulla regolamentazione della sharing mobility. La fase sperimentale è da poco terminata e sono arrivate, appunto, le regole, che hanno implicitamente portato alla riduzione del numero di operatori. In certi casi, come “estrema ratio”, sono stati limitati i casi di utilizzo. Ricordiamo quello che è avvenuto a Parigi, dove i monopattini in sharing sono stati vietati dal 1° settembre 2023 a seguito di un referendum consultivo indetto ad aprile.

Ma tutto questo non significa la fine della industry.

Sharing mobility 2024: meno operatori, maggiore domanda

Dai dati di Fluctuo, società indipendente, specializzata nei servizi di mobilità condivisa a livello europeo, emerge che nel 2023, e in tutta Europa, si è effettivamente registrata una sensibile riduzione della crescita del numero di veicoli e flotte, degli operatori attivi, del numero viaggi globali e dei ricavi del settore.

D’altra parte, secondo un rapporto dell’Osservatorio Nazionale sulla Sharing Mobility, diffuso nel 2023, la mobilità condivisa è in costante crescita nelle città italiane, soprattutto a Milano e Roma, dove l’incremento nei primi sei mesi del 2022 è stata impressionante (rispettivamente +113% e +83% tra gennaio e giugno). Inoltre, sono ormai più numerosi i capoluoghi di provincia con un servizio di sharing mobility (62) di quelli che non ce l’hanno (46, con Umbria, Molise e Basilicata totalmente prive di un servizio) .

Cosa significano questi dati? Che operatori e flotte sono diminuiti, ma la domanda di sharing mobility non è calata, anzi è cresciuta.

E, stando a un report di Bearing point, “Destination 2030”, entro i prossimi 6 anni gli spostamenti a livello mondiale con mezzi condivisi passeranno dall’ 8 al 23%.

Sharing mobility 2024: cosa fanno i Comuni

I Comuni italiani ne sono consapevoli e si sono attivati. Per esempio nel 2023 il Comune di Milano ha selezionato i nuovi operatori per il servizio di sharing di biciclette e monopattini elettrici. Il bando prevedeva l’assegnazione di un massimo di 16.000 biciclette e 6.000 monopattini per una durata di 3 anni a operatori diversi. Le singole proposte dovevano prevedere una flotta composta da 2.000 monopattini e da 2.000 biciclette, di cui almeno mille a pedalata assistita, almeno 150 con seggiolino e almeno 15 cargo bike. Le società selezionate sono Bolt Support Services IT, Voi Technology Italia ed emTransit per i monopattini elettrici, mentre per le biciclette sono Bolt Support Services IT, emTransit, Lime Technology, Ridemovi e Vento Mobility 1.

Naturalmente l’amministrazione comunale ha imposto regole generali: per i monopattini elettrici, il prelievo e il rilascio può avvenire soltanto nelle aree di sosta per sole moto. Inoltre, le aziende di sharing hanno l’obbligo di realizzare, a proprie spese, cento aree pubbliche di sosta per biciclette e monopattini aperte all’utilizzo di tutti, individuate dal Comune di Milano, e di aderire alle piattaforme Maas (Mobility as a Service) accreditate.

Sempre per quanto riguarda le regole, ad aprile la Giunta di Roma Capitale ha approvato le linee guida sul noleggio condiviso, stabilendo che il servizio di car e scooter sharing si può svolgere anche nei quartieri periferici e fino al litorale romano: un’opportunità per chi già si avvale dei mezzi in condivisione per i propri spostamenti a Roma e dintorni. Ma anche un’importante scelta per attrarre nuove fasce di utenti.

Cooltra: cosa fa l’operatore di scooter sharing

In questo scenario si inserisce Cooltra, da sempre impegnata nello sviluppo di piattaforme integrate che possono raggiungere un bacino di utenti maggiore garantendo ai cittadini delle città metropolitane soluzioni più accessibili, intelligenti, economiche. Fondata nel 2006 a Barcellona, si è presto collocata tra i protagonisti della rivoluzione della mobilità urbana, riducendo le emissioni e limitando la congestione nei centri urbani.

La partnership

La partnership prevede l’integrazione dell’operatore catalano di scooter sharing nell’ecosistema Telepass: i clienti possono noleggiare direttamente dall’App uno degli oltre 3.500 mezzi elettrici Cooltra, tra scooter e bike presenti a Roma, Milano e Torino. L’attività è agevolata dall’aggregazione del servizio sull’applicazione URBI, società del Gruppo Telepass che svolge la funzione di service integrator e che è il MaaS operator del Gruppo. URBI è uno degli operatori che partecipano alla sperimentazione legata al progetto nazionale MaaS4Italy a Milano, Roma e Torino, proprio le tre città in cui è stato reso disponibile il servizio di sharing Cooltra.

Perché Telepass scommette su Cooltra

“Telepass ha individuato in Cooltra – ha commentato Aldo Agostinelli, Chief Consumer Sales and Marketing Officer di Telepass – un partner strategico per promuovere comportamenti di mobilità sempre più sostenibili negli spostamenti quotidiani dei nostri clienti. La spinta a una maggiore sostenibilità ambientale e l’offerta di servizi innovativi per rendere l’esperienza utente sempre più facile e intuitiva sono le direttrici verso cui Telepass si muove. Grazie alla collaborazione con partner solidi e che forniscono servizi efficienti, possiamo facilitare la vita delle persone, liberare il loro tempo e, allo stesso tempo, contribuire alla riduzione della CO2 dentro e fuori le città”.

Enrico Pascarella, Italy Regional Manager di Cooltra, ha aggiunto: “L’accordo di partnership di Cooltra con Telepass è un ulteriore passo in direzione del processo di integrazione di servizi di mobilità alternativa e sostenibile, su cui l’azienda sta investendo, per l’affermazione degli obiettivi di MaaS (Mobility-as-a-Service)”.

La Mobility-as-a-Service di Telepass per una mobilità più sostenibile

È proprio in logica Mobility-as-a-Service che nel tempo Telepass ha sviluppato il suo ecosistema per mettere gli utenti al centro dei servizi di mobilità, offrendo loro soluzioni su misura basate sui loro bisogni e sempre più sostenibili. Attraverso l’integrazione di modalità di spostamento green, come gli scooter elettrici Cooltra all’interno della sua App, Telepass offre agli utenti un’ampia gamma di opzioni di viaggio, incentivando l’utilizzo di una mobilità a basso impatto ambientale. Telepass si presenta dunque come un catalizzatore per una mobilità urbana e interurbana più ecologica ed efficiente. L’azienda ha messo al centro della strategia di business il concetto di sostenibilità, in linea con l’impegno più ampio assunto dal Gruppo Mundys, e ha come obiettivo quello di offrire ai propri clienti un ecosistema sempre più completo di servizi innovativi a sostegno della quotidianità, promuovendo comportamenti sempre più green.

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