EQUITY CROWDFUNDING

In tempi di coronavirus una startup delle ciclabili “solari”, BYS, è andata in overfunding

Ha superato l’obiettivo di raccolta di 110mila euro la società che realizza piste ciclo-pedonali con impianti fotovoltaici integrati nella pavimentazione in grado di produrre energia elettrica per gli edifici vicini. Ecco i progetti di BYS Italia presentati sulla piattaforma Crowdfundme

Pubblicato il 24 Mar 2020

BYS Italia lancia le piste ciclo-pedonali a energia fotovoltaica

In un momento di crisi economica e finanziaria causata dalla pandemia di coronavirus, una startup innovativa che realizza piste ciclo-pedonali integrate con pannelli fotovoltaici, BYS Italia, ottiene più fondi di quanti ne aveva richiesti. La sua campagna sulla piattaforma di equity crowdfunding, CrowdFundMe, è infatti andata in overfunding, superando l’obiettivo di raccolta di 110mila euro. Attualmente risulta che abbia raccolto  131.970 euro. 

Che cosa fa BYS

BYS ITALIA – BICY SOLAR STREET è una startup innovativa che realizza piste ciclo-pedonali integrate con impianti di produzione di energia fotovoltaica nella pavimentazione. L’energia generata viene poi ceduta ai “soggetti energivori adiacenti”, ovvero agli edifici vicini che ne hanno necessità. In queste piste è possibile correre, passeggiare o pedalare, producendo energia rinnovabile e valore ambientale ed economico.

La società si propone di realizzare un’opera di innovazione sociale che unisca la mobilità sostenibile alla green energy, offrendo anche benefici economici a tutti i cittadini. BYS Italia è promossa da InfinityHub, holding che sviluppa progetti di efficientamento energetico.

Si tratta del primo equity crowdfunding a livello europeo nella produzione di energia da fonti rinnovabili con piste ciclo-pedonali fotovoltaiche.

La storia

BYS nasce nel 2017 ispirata da un articolo: “La Francia inaugura la prima strada ad energia solare al mondo”. Un’opera che ha tuttavia richiesto ingenti costi di realizzazione. Infatti, lo Stato francese ha sborsato circa 5 milioni di euro e la pista è stata soggetta a pesanti critiche. Partendo da questo input, il team di InfinityHub ha avviato un’attività di verifica della fattibilità tecnica per realizzare progetti analoghi in Italia, ma con una gestione dei costi sostenibile. Come primo accorgimento è stata esclusa la carrabilità della pista, puntando su ciclabilità/pedonabilità, e sulla sua “bancabilità”, puntando sulla sostenibilità del costo dell’investimento, del costo di gestione e del relativo rendimento.

I progetti della startup delle ciclabili fotovoltaiche

L’azienda, già nel 2020, prevede la realizzazione di tre progetti, anche sulla base di proposte dei nuovi soci, distribuiti su tutto il territorio nazionale. Ecco i primi due per i quali sono stati fatti alcuni passi iniziali.

Progetto – BYS Sardegna – Villasimius

Il progetto si inserisce nel percorso di sostenibilità ambientale e sviluppo economico delle strutture ricettive di Villasimius, premiata di recente tra le 100 destinazioni sostenibili del mondo. Dopo aver partecipato con successo alla manifestazione di interesse del Comune per la realizzazione di una pista ciclabile fotovoltaica, la startup ha ottenuto il parere favorevole della Conferenza dei Servizi. Il progetto è in fase conclusiva per la sottoscrizione del contratto di cessione di energia a un’importante struttura ricettiva.

Progetto – BYS – Roma

La startup ha in progetto la realizzazione di un tratto di pista ciclopedonale fotovoltaica a Roma. La pista è inserita nel progetto Smartmed, presentato da Roma Capitale nell’ambito del bando europeo Smart Cities and Communities del programma Horizon 2020. Smartmed intende prestare particolare attenzione all’integrazione di soluzioni avanzate, alla possibile realizzazione di smart grid elettriche e termiche per la creazione di isole energeticamente indipendenti e Distretti Smart Energy nonché all’introduzione di una quota crescente di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili nelle aree urbane. Tra i partner del progetto Smartmed ci sono: Comune e Università di Cagliari, Università di Firenze, Università La Sapienza (Roma), Poste Italiane, Enea, GSE, oltre a Università, Centri di ricerca, municipalità e imprese spagnole e croate.

Investire in BYS consentirà di beneficiare della detrazione fiscale pari al 30% dell’importo investito.

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