BIOECONOMIA

Relicta, 500mila euro alla startup della plastica che non inquina gli oceani

Relicta ha sviluppato un imballaggio in plastica solubile in acqua ottenuto dagli scarti di lavorazione dell’industria del pesce. A guidare il round è stata Scientifica Venture Capital, con l’acceleratore Terra Next di CDP e Vertis SGR attraverso il fondo Venture 3 Technology Transfer

Pubblicato il 21 Dic 2022

Relicta

Una soluzione per l’inquinamento della plastica nell’oceano che viene proprio dall’oceano: è il progetto di Relicta, startup innovativa che ha sviluppato un imballaggio in plastica idrosolubile, biodegradabile e compostabile ottenuto dagli scarti di lavorazione dell’industria ittica.

Una delle 4 vincitrici della Call4Ideas di Scientifica Venture Capital, ha ottenuto un round di investimento di 500mila euro, da parte della stessa Scientifica Venture Capital assieme a Terra Next, l’Acceleratore di startup che operano nel settore della Bioeconomia parte della Rete Nazionale CDP, e Vertis SGR attraverso il fondo Venture 3 Technology Transfer.

Relicta, la startup della plastica sostenibile

Ogni anno più di otto milioni di tonnellate di rifiuti di plastica vengono riversati negli oceani, e la maggior parte di questi è costituita da scarti delle confezioni. Relicta si pone come soluzione al problema dell’inquinamento oceanico dovuto alla plastica.

L’innovazione e il vantaggio competitivo del packaging realizzato da Relicta – solubile in acqua – consiste nel sistema di auto-smaltimento, fattore distintivo in grado di differenziarlo dalla maggior parte delle bioplastiche oggi sul mercato che, invece, devono essere smaltite come rifiuto umido.

Il round di investimento

In questo nuovo round di investimento Scientifica Venture Capital si pone come lead investor con un ticket di 300 mila euro; inoltre per accelerare lo sviluppo del prodotto e la sua industrializzazione prevista nel 2024, Scientifica Venture Capital metterà a disposizione della startup le facilities dello Scientifica Lab a L’Aquila.

“Relicta è una realtà in grado di determinare una rivoluzione nel mondo della bioplastica, siamo lieti di poter sostenere una startup così promettente ed innovativa e siamo certi che il suo impatto determinerà conseguenze più che positive per l’ambiente” commenta Riccardo D’Alessandri, managing partner Scientifica Venture Capital. “Oltre alla validazione scientifica ci impegniamo al fianco di Relicta per costruire un modello di business profittevole, scalabile e – al contempo – sostenibile, secondo i valori che contraddistinguono la tipologia di investimenti effettuati da Scientifica Venture Capital.”

I restanti 200 mila euro vengono erogati da Terra Next, L’Acceleratore di startup e PMI che operano nel settore della Bioeconomia e da Vertis SGR S.p.A. tramite il fondo Vertis Venture 3 Technology Transfer che è stato il primo investitore in Relicta.

“Continuare a seguire la crescita di una start-up dal suo esordio e vederla diventare grande è uno degli obiettivi della Rete Nazionale Acceleratori CDP che abbiamo creato ormai più di un anno e mezzo fa e che oggi conta 16 Acceleratori su tutto il territorio, ciascuno focalizzato su un mercato a grande potenziale di sviluppo” aggiunge Stefano Molino, Responsabile Fondo Acceleratori di CDP Venture Capital SGR. “L’investimento in Relicta è un’importante milestone nel modello di sviluppo di Terra Next che – in qualità di acceleratore per le start-up della bioeconomy – intende riconnettere ambiente, processi produttivi e società.”

L’investimento interesserà la validazione tecnologica e il perfezionamento del prodotto.

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Redazione EconomyUp
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