Finanza

Mutui e prestiti in crescita grazie anche all’online

Nel secondo trimestre 2015 il settore dei finanziamenti è cresciuto del 40,6% rispetto allo stesso periodo del 2014. In aumento i mutui al Sud (+13,6%), il Nord è ancora sotto il 10%. Il trend favorito dall’uscita dalla crisi ma anche dalle piattaforme Internet che offrono un rapido sistema di calcolo e strumenti di comparazione tra varie offerte

Pubblicato il 23 Set 2015

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Basta crisi. Più che uno slogan da partito pare essere la nuova tendenza del mercato dei mutui, che nel secondo trimestre 2015 hanno fatto segnare l’ennesimo rialzo. Negli ultimi tempi la situazione economica è cambiata e sembra volgere verso un futuro più roseo, non a caso le famiglie cominciano a riprendere fiducia, soprattutto nel campo degli investimenti.

Secondo i dati recenti aggiornati a giugno 2015 il settore dei finanziamenti è cresciuto del 40,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo il picco massimo per il secondo trimestre negli ultimi quattro anni. Tra le ragioni di questa ripresa c’è da segnalare il grande contributo fornito dalla rete: proprio tramite Internet infatti è diventato più semplice effettuare la richiesta di un prestito online su siti come Facile.it che offrono soluzioni vantaggiose e un rapido sistema di calcolo della rata mensile attraverso gli strumenti di comparazione tra le diverse offerte.

Gli aumenti più significativi in comparazione con il trimestre precedente sono stati registrati principalmente al sud, con un +13,6%, al centro (+12,8%) e sulle isole (+11,2%), mentre il nord Italia fatica a tenere il ritmo del resto dello stivale, riportando la media nazionale sotto la soglia del +10%. In termini di quantità di denaro erogato le statistiche fornite da Abi, ricavate da un campione di 78 banche che costituiscono circa l’80% della totalità, recitano un ammontare di nuovi mutui per un valore di 8,135 miliardi di euro, mentre nel trimestre gennaio-marzo si era raggiunta la soglia dei 7.987 miliardi di euro.

La scelta degli utenti ricade principalmente sui mutui a tasso variabile rispetto a quelli a tasso fisso, anche se la tendenza sta cambiando a vista d’occhio. Sempre più famiglie infatti scelgono di richiedere un prestito a tasso fisso e conoscere in anticipo la rata da pagare onde evitare brutte sorprese, specialmente in virtù dello spettro della crisi ancora vivo nell’immaginario comune.

Certo, secondo quanto emerge dai dati Istat l’Italia è ancora lontana dai numeri pre-crisi in tema di erogazioni, specialmente per quelli relativi all’acquisto della prima casa, ma la situazione attuale fa ben sperare per il futuro. In generale, negli ultimi sette anni, il valore dei mutui concessi ha subito una contrazione pari a 45,1 miliardi di euro, una ferita per usare un eufemismo, che necessita di diversi anni per scomparire. Insomma, fiducia si ma con cautela, almeno questo è quanto emerge da quadro generale dei consumatori che riprendono ad investire con fiducia ma non possono ancora vantare lo slancio di un decennio fa.

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