TECNOLOGIA SOLIDALE

Innovazione solidale: perché siti e app accessibili sono utili a tutti (non solo ai disabili)

Camera e Senato stanno votando i pareri al decreto legislativo che attua la direttiva UE sull’accessibilità dei siti e delle app degli enti pubblici. È il momento per leggere e diffondere un post di Think With Google che spiega l’utilità delle piattaforme accessibili. Non solo per chi è affetto da disabilità

Pubblicato il 27 Lug 2018

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Seguo il tema della accessibilità digitale dal 2002 e sono fermamente convinto del fatto che uno dei motivi per cui essa stenta a diffondersi sia di natura culturale: chi progetta siti e app ne ignora l’esistenza. Vale per la pubblica amministrazione e vale per chi progetta per il business.
Tutto ciò che aiuta a diffondere consapevolezza in questo campo è perciò benvenuto: per questo ti invito a leggere e a diffondere questo post.
Trattasi di una  introduzione, comprensibile a tutti, al come e perché creare siti e app accessibili sia una cosa buona, giusta e utile. Utile non solo al 15% della popolazione mondiale affetto da qualche tipo di disabilità ma anche – altro mio pallino – a chi disabile non è. Un sito o una app accessibile è infatti più usabile per tutti.
Trovo questo post chiaro, divulgativo e dunque efficace e per questo te lo propongo, in una concatenazione che ricorda quella della canzone “Alla fiera dell’Est”. Infatti il post pubblicato da Ninja Marketing  è la traduzione di un post di Think With Google, che io ti ripropongo e che spero tu possa a tua volta condividere a partire da questo mio post e così via all’infinito (o quasi), come canta l’immortale canzone di Angelo Branduardi.
Buona lettura e buona diffusione, allora…

P.s. in questi giorni Camera e Senato stanno votando i pareri al decreto legislativo che attua la direttiva UE sulla accessibilità dei siti web e delle app mobili degli enti pubblici. Valuteremo l’esito finale…

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Antonio Palmieri
Antonio Palmieri

Antonio Palmieri, fondatore e presidente di Fondazione Pensiero Solido. Sposato, due figli, milanese, interista. Dal 1988 si occupa di comunicazione, comunicazione politica, formazione, innovazione digitale e sociale. Già deputato di Forza Italia

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