Innovazione
Imprese, 300 milioni per progetti di ricerca e sviluppo
Sono i fondi che l’esecutivo, con lo sblocco del Fondo per la crescita sostenibile creato dal governo Monti, inietterà nel sistema produttivo per tentare di dare uno slancio all’innovazione tricolore. Il 60% è riservato a progetti di crescita proposti dalle micro, piccole e medie imprese
di Redazione EconomyUp
29 Lug 2013
Le agevolazioni, secondo il decreto (che però non fissa termini e modalità per le richieste, che verranno decisi con un altro provvedimento), saranno concesse nei limiti delle risorse disponibili sotto forma di finanziamento agevolato fino a un massimo di 2,1 milioni di euro per impresa. Il 60% dei fondi disponibili è riservato a progetti di ricerca e sviluppo proposti dalle micro, piccole e medie imprese e dalle reti di imprese (a condizione, però, che rappresentino la maggioranza dei proponenti); il 25% di questa quota è poi a sua volta destinato alle micro e piccole imprese.
Il settore al quale il finanziamento è destinato, invece, è quello delle imprese industriali, di trasporto, dell’agroindustria, artigiane, centri di ricerca. Sono possibili progetti congiunti (presentati da gruppi di massimo 3 Pmi), attraverso contratti di rete, consorzi o accordi di partenariato, e i progetti, di durata compresa tra 18 e 36 mesi, possono arrivare fino a 3 milioni di spese ammissibili (con un minimo di 800mila euro), delle quali sono finanziabili per il 70% per le piccole imprese (fino a 2,1 milioni), il 60% per le medie e il 50% per le grandi.
Ammissibili al finanziamento sono le attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale per la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi, oppure per il loro miglioramento, in 7 categorie: informazione e comunicazione; nanotecnologie; materiali avanzati; biotecnologie; fabbricazione e trasformazione avanzate; spazio; tecnologie per realizzare il programma Ue Horizon 2020.