Una copia digitale perfetta del mondo fisico, capace non soltanto di rappresentarlo ma anche di prevederne i comportamenti, di suggerire decisioni e in alcuni casi di agire autonomamente: non è fantascienza, ma è la realtà dei gemelli digitali.
Una delle innovazioni più dirompenti dell’ultimo decennio, che entro il 2028 raggiungerà 110,1 miliardi di dollari (fonte: Markets and Markets), e che oggi finalmente è alla portata di tutti, non soltanto delle multinazionali ma anche delle piccole e medie imprese.
Indice degli argomenti
Che cos’è un gemello digitale?
Un gemello digitale (o digital twin) è una copia virtuale dinamica di un asset fisico, processo, sistema o ambiente che appare e si comporta in modo identico alla sua controparte reale, in grado di acquisire dati e replicare i processi, in modo da prevedere possibili risultati prestazionali e problematiche che potrebbero verificarsi nel mondo reale. Il suo grande valore, dunque, risiede nella capacità di simulare comportamenti, prevedere scenari, ottimizzare operazioni e persino prendere decisioni autonome (qui puoi leggere un approfondimento sulla storia dei gemelli digitali e le applicazioni nelle diverse industry)
Secondo una ricerca di KPMG, è emerso che per ogni dollaro investito in gemelli digitali si possono ottenere fino a 9 dollari risparmiati, grazie alla riduzione dei tempi, dei costi e delle inefficienze operative. Un rapporto di 9 a 1 che spiega bene il crescente interesse da parte delle aziende di ogni dimensione e settore.
Non tutti i gemelli digitali sono uguali: 5 livelli
Non tutti i gemelli digitali però sono uguali. Si possono distinguere, infatti, cinque livelli di complessità, che riflettono anche il grado di maturità tecnologico assunto.
- Il primo è il Virtual Twin, una rappresentazione digitale realistica e fisicamente accurata di un bene, di un impianto o di un prodotto che emula la sua controparte reale.
- Il Connected Twin, invece, integra i dati in tempo reale per fornire informazioni sulle prestazioni di un asset in momenti specifici.
- Il Predictive Twin sfrutta i dati per prevedere statisticamente i risultati e i problemi di funzionamento di strutture e attrezzature complesse.
- Il quarto, il Prescriptive Twin, sfrutta la modellazione avanzata e la simulazione in tempo reale per definire scenari futuri e prescrivere raccomandazioni sulle azioni da intraprendere.
- L’ultimo, l’Autonomous Twin utilizza più feed di dati in tempo reale per apprendere e prendere decisioni per correggere automaticamente i problemi.
Come vengono utilizzati i gemelli digitali dalle grandi aziende?
Il digital twin nasce in contesti complessi: la NASA li utilizza per il controllo delle navette spaziali, Siemens nell’ambito dello smart manufacturing, Boeing per la manutenzione predittiva degli aerei, ENI per la progettazione e la costruzione di impianti oil e gas, fino ad arrivare alla città di Singapore che usa i gemelli digitali per la pianificazione urbana in tempo reale.
Tra gli esempi più celebri spicca il progetto dell’aeroporto internazionale di Vancouver (YVR) che ha implementato un gemello digitale per migliorare l’efficienza operativa, permettendo anche una riduzione dei costi di manutenzione e una migliore esperienza per i viaggiatori. Il digital twin, infatti, è una rappresentazione virtuale dell’aeroporto che utilizza dati in tempo reale da sensori, telecamere e analisi basate sull’Intelligenza Artificiale per monitorare e ottimizzare vari aspetti, come ad esempio il flusso dei passaggeri, le code o la gestione dei bagagli fino ad arrivare alla simulazione di eventi eccezionali come tempeste o scioperi.
Questi risultati, fino a pochi anni fa riservati alle grandi infrastrutture, oggi iniziano a diventare replicabili anche in scala più ridotta, grazie a un mix di tecnologie che hanno abbattuto barriere tecniche ed economiche.
La democratizzazione dei digital twin
I Gemelli Digitali non sono più solo uno strumento ingegneristico. Oggi, infatti, il panorama tecnologico si è evoluto, e questo grande cambiamento è stato reso possibile da tre grandi acceleratori:
- le tecnologie immersive, sempre più accessibili e integrate in dispositivi di uso comune;
- la maturazione dell’intelligenza artificiale generativa, che consente di automatizzare processi complessi di modellazione, simulazione e interazione con algoritmi aperti e facili da personalizzare;
- le piattaforme low-code e no-code (come ad esempio Reflectis di AnotheReality) che permettono a chiunque, anche senza competenze tecniche, di costruire e gestire un digital twin.
Tutto ciò si traduce in un abbassamento drastico delle barriere d’ingresso. Non servono più interi gruppi di sviluppatori, il time to market si accorcia, e i costi diventano decisamente più sostenibili anche per una piccola azienda – almeno per alcuni casi d’uso di gemello digitale. Il digital twin è infatti uno strumento versatile, che può essere nel tempo utilizzato per molteplici casi d’uso, ed esteso e adattato nel tempo seguendo la crescita e le esigenze dell’impresa.
Il gemello digitale una soluzione anche per le PMI
Questo rende il gemello digitale una soluzione ideale per le PMI, non soltanto per una questione di budget ma anche per la sua versatilità. Prendiamo, ad esempio, un’azienda manifatturiera che partecipa ad una fiera, anziché trasportare una grande macchinario, può mostrare il suo gemello digitale immersivo; oppure pensiamo ai tecnici manutentori, che possono visualizzare in tempo reale indicazioni su come intervenire grazie all’utilizzo congiunto di AR e AI.
Anche la formazione del personale cambia radicalmente: i dipendenti possono essere formati all’interno di ambienti virtuali, imparando in modo più efficace e sicuro. Fino ad arrivare alla prototipazione: grazie ai digital twin è possibile testare e perfezionare un’idea senza dover passare da inifiniti e dispendiosi cicli di prototipi fisici, con un notevole risparmio di tempo e risorse.
I gemelli digitali sono oramai una tecnologia accessibile, scalabile e pronta per essere esplorata da quasi ogni azienda. In un mondo in cui il confine tra reale e virtuale si fa sempre più sottile, il digital twin rappresenta la chiave per integrare fisico e digitale, prendere decisioni migliori, risparmiare risorse e offrire esperienze più ricche, coinvolgenti e inedite.