L'INTERVENTO

Facebook & Co non sono in declino e l’Europa è lontana da Usa e Cina

I profitti generati dalle corporate digitali restano enormi, nonostante gli scandali. Perché hanno una visione del futuro e stanno investendo enormi capitali sulle tecnologie più avanzate. Mentre il Vecchio Continente rischia di restare fermo nel passato

Pubblicato il 07 Mag 2018

FACEBOOK

Rischia di sbagliarsi di grosso chi sta pensando che Facebook e company siano in declino o che, in genere, il business digitale stia cominciando a mostrare la corda. Gli scandali degli ultimi mesi hanno certo mostrato la necessità di regole adeguate, come abbiamo già avuto occasione di scrivere, ma non stanno certo frenando gli investimenti. Anzi, dagli Stati Uniti alla Cina, crescono gli impegni sul fronte delle tecnologie più innovative, dall’Intelligenza Artificiale all’Internet of Things.

Gli analisti di Borsa lo avevano detto anche nei giorni peggiori dello scandalo Cambridge Analytica: comprate Facebook! E i risultati del primo trimestre 2018 hanno dato loro ragione. Utile per azione: 1,69. Giro d’affari: +50% (siamo a circa 12 billion); utenti: + 70 milioni; pubblicità: +50%. Non sembrano certo i numeri di un business in difficoltà, nonostante lo scandalo delle infiltrazioni russe durante le elezioni presidenziali di Trump e dopo quello dei dati trafugati da disinvolte società di marketing politico. E infatti, in occasione dell’ultima conferenza per sviluppatori, F8, Mark Zuckerberg ha rilanciato con numerose novità.

IL FUTURO IN MANO A GAFA E BATX

Perché succede questo? Perché i profitti generati dalle corporation digitali sono enormi, grazie anche a continui investimenti in innovazione e startup. Il futuro sembra in mano a due categorie di soggetti a cui è stato attribuito il nome GAFA e BATX. Che cosa significano? Il primo è l’acronimo di Google, Apple, Facebook e Amazon. Il secondo di Baidu, Alibaba, Tencent e Xiomi. Perché non ci sono solo gli americani ma anche, e forse soprattutto i cinesi. Baidu è l’equivalente mande in PRC di Google, Alibaba di Amazon, Tencent di Facebook, Xiaomi di Apple. Con una differenza non da poco: hanno numeri e mercati enormi. Ed è proprio a quello che guardano i leader mondiali delle principali industry. Un segnale in questo senso viene dal recente accordo di Volkswagen con Didi, che è l’Uber cinese, anzi molto di più perché la sua piattaforma integra tutti i servizi di mobilità urbana, dai taxi alle limousine.

ENORMI INVESTIMENTI SULL’INNOVAZIONE

Questi soggetti stanno investendo tonnellate di soldi nelle tecnologie più avanzate. Un esempio per tutti: GAFA e BATX stanno spingendo l’acceleratore sull’intelligenza artificiale. Tencent, ad esempio, ha appena guidato un investimento da 820milioni di dollari su una startup che produce robot, UBTech. E lo stesso sta facendo Alibaba, così come Amazon e Facebook sul fronte occidentale. A questo dovremmo guardare, invece che a consolarci con gli scandali. Non ci sono solo le performance finanziarie a breve termine. C’è una visione del futuro chiara a sostenere queste nuove multinazionali digitali. E una marea di investimenti. Hanno capito più di chiunque altro le dinamiche della quarta rivoluzione industriale e la stanno cavalcando alla grande! E l’Europa dov’è? Purtroppo anni luce indietro. Muoviamoci per non restare nel passato.

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Andrea Rangone, presidente Digital360
Andrea Rangone, presidente Digital360

Da oltre due decenni attento osservatore e analista delle tecnologie digitali e dei processi di trasformazione digitale, è co-founder degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano e del gruppo Digital360

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