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Come scalare l’innovazione: superare gli ostacoli di strategia, processo e cultura



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Per le aziende, scalare l’innovazione significa integrarla nei processi quotidiani e renderla ripetibile. Non bastano più le iniziative sporadiche, serve un sistema continuo che ottimizzi l’efficienza e consenta una crescita sostenibile. Come superare le barriere culturali e organizzative

Pubblicato il 24 nov 2025



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Innovare non basta più: oggi, il vero valore si trova nella scalabilità dell’innovazione. Le aziende che riescono a estendere l’innovazione oltre i progetti pilota, integrandola nei loro processi quotidiani, sono quelle che ottengono un vantaggio competitivo duraturo. Tuttavia, il percorso verso l’innovazione scalabile è ostacolato da barriere culturali, strategiche e organizzative.

Perché l’innovazione è fondamentale per la crescita sostenibile

Gartner, nel report Combat Common Barriers to Scaling Innovation, spiega che la differenza tra l’innovazione episodica e quella sistematica è centrale. Le aziende che trattano l’innovazione come un evento isolato, limitandola a singoli progetti o iniziative, rischiano di non riuscire a capitalizzare appieno sul suo potenziale. Al contrario, le imprese che integrano l’innovazione nei loro processi operativi quotidiani e la trattano come un modello continuo di evoluzione sono quelle che ottengono performance superiori. In pratica, secondo lo studio le organizzazioni con una cultura dell’innovazione matura registrano un incremento medio del 30% nei risultati economici rispetto alla media dei competitor, proprio grazie alla loro capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti e sfruttare le nuove opportunità.

In altre parole, l’innovazione diventa una competenza ripetibile che non dipende da singoli colpi di genio, ma da un processo strutturato che abbraccia tutte le aree aziendali. Le aziende che comprendono e applicano questa mentalità riescono a mantenere un vantaggio competitivo sostenibile, migliorando l’efficienza, riducendo i costi e accelerando il time-to-market.

Scaling innovation: il passaggio da modello sperimentale a processo ripetibile

La vera sfida per le aziende moderne non è solo innovare, ma scalare l’innovazione in modo continuo e sostenibile. Le organizzazioni che riescono a fare questo passaggio, da un modello sperimentale a uno ripetibile, sono quelle che possono crescere in modo esponenziale. Mentre i progetti innovativi iniziano spesso con una fase di sperimentazione, le aziende più avanzate si concentrano sulla creazione di processi che possano essere replicati, senza dover reinventare la ruota ogni volta. Questo non significa ridurre la creatività, ma costruire un framework che permetta a più team di innovare con efficacia e velocità.

Gartner, nel report Innovation Culture: Make It Part of Your DNA, suggerisce che per rendere l’innovazione scalabile, è necessario trasformarla in un processo ben definito, che parte dalla generazione di idee e arriva fino alla commercializzazione. La creazione di un modello di innovazione strutturato non solo migliora la capacità di adattarsi ai cambiamenti, ma permette anche di misurare e ottimizzare continuamente i risultati. In questo contesto, la leadership aziendale gioca un ruolo cruciale nel definire e monitorare le metriche di innovazione, così da garantire che i progetti non restino nell’ambito di un esperimento isolato, ma diventino parte di una strategia aziendale scalabile.

Per le aziende che ambiscono a diventare veri e propri leader di innovazione, è essenziale che la cultura aziendale si adatti per supportare un approccio sistematico. Questo significa promuovere una mentalità in cui l’innovazione è considerata come un processo continuo e non come un’iniziativa a sé stante. L’agilità e la collaborazione tra funzioni diventano strumenti chiave per assicurare che l’innovazione non si limiti ai progetti pilota, ma diventi un aspetto strutturale dell’intera organizzazione.

Scaling innovation, gli ostacoli più comuni

Barriere culturali, strategiche e organizzative

Nonostante l’innovazione sia ormai riconosciuta come un motore cruciale per la crescita, molte aziende si trovano a fronteggiare una serie di barriere interne che rallentano la capacità di scalare i progetti innovativi. Secondo Gartner, nel report Combat Common Barriers to Scaling Innovation, le resistenze culturali, strategiche e organizzative sono tra i principali ostacoli che le imprese devono affrontare nel tentativo di ampliare l’innovazione da un’iniziativa isolata a un processo ripetibile e scalabile.

Le resistenze culturali emergono quando le persone e i team, abituati a operare con processi consolidati, temono il cambiamento. La paura del fallimento e la mancanza di fiducia nelle nuove idee sono tra le cause principali di questa resistenza. Gartner sottolinea che il 62% delle iniziative innovative fallisce proprio per problemi culturali, come la difficoltà nel coinvolgere i team o nel superare il conservatorismo aziendale. L’innovazione non viene percepita come un’opportunità, ma come una minaccia a una stabilità raggiunta.

A livello strategico e organizzativo, l’ostacolo principale è l’incapacità di integrare l’innovazione in tutti i livelli aziendali. Le grandi aziende, infatti, spesso affrontano difficoltà nel conciliare le iniziative innovative con gli obiettivi a lungo termine. Il top management, pur riconoscendo il valore dell’innovazione, fatica a tradurre questa visione in un sistema concreto e operativo che coinvolga anche il middle management e i team operativi. Senza un allineamento strategico e un coinvolgimento trasversale, i progetti di innovazione rischiano di restare confinati in piccole aree dell’azienda, senza riuscire a diffondersi e a essere scalabili. Gartner suggerisce che per superare questi ostacoli è fondamentale che la leadership aziendale assuma un ruolo di guida nell’allineamento strategico e nella promozione di una cultura dell’innovazione inclusiva e condivisa.

La lentezza nei processi decisionali e l’inefficienza nelle risorse

Un altro ostacolo significativo allo scaling dell’innovazione è rappresentato dalla lentezza nei processi decisionali e dalla distribuzione inefficiente delle risorse. Gartner evidenzia che oltre il 50% dei CEO dichiara che la difficoltà nel prendere decisioni rapide è uno dei maggiori freni all’innovazione scalabile. I processi troppo rigidi e la burocrazia interna impediscono una rapida risposta alle opportunità di mercato, riducendo drasticamente la capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti tecnologici e alle dinamiche del business.

La lentezza decisionale ha molteplici cause, tra cui la scarsa autonomia dei team nel prendere decisioni importanti. Questo accade quando la leadership aziendale non delega sufficienti poteri ai manager intermedi, costringendo i team ad aspettare continui feedback da livelli più alti per ogni piccola modifica. La centralizzazione eccessiva delle decisioni non solo rallenta i processi, ma mina anche la responsabilità e la motivazione dei team operativi. Come osservato da Gartner, le aziende che decentralizzano il processo decisionale e abilitano i team a prendere decisioni rapide ottengono un incremento del 35% nella velocità di implementazione delle iniziative innovative rispetto alle aziende che centralizzano il potere.

Un altro fattore che contribuisce all’inefficienza è la distribuzione inadeguata delle risorse. Le aziende spesso si trovano a dover gestire risorse scarse, senza avere una pianificazione strategica chiara per l’allocazione degli investimenti nelle iniziative più promettenti. Il risultato è che le risorse vengono disperso su progetti a bassa priorità o non allineati con gli obiettivi di crescita, riducendo l’efficacia complessiva. Gartner suggerisce di introdurre una gestione delle risorse basata su priorità e ritorno sugli investimenti (ROI), in modo da garantire che le risorse siano allocate dove possono generare il maggiore valore.

Per superare queste difficoltà, è essenziale snellire i processi decisionali e rendere le risorse più agili, investendo in piattaforme di gestione progetti che consentano ai team di collaborare più efficacemente e di rispondere più velocemente alle sfide emergenti. Gartner consiglia anche di integrare metodologie agili per ridurre i tempi di feedback e migliorare la collaborazione interfunzionale, contribuendo a velocizzare la realizzazione e scalabilità dell’innovazione.

Come superare gli ostacoli con la cultura dell’innovazione

Creare una cultura dell’innovazione per accelerare la crescita

Molti degli ostacoli allo scaling dell’innovazione possono essere superati se le aziende sviluppano una cultura dell’innovazione solida e ben radicata. Una cultura aperta alla sperimentazione, che incoraggia il rischio calcolato e il fallimento come opportunità di apprendimento, è uno degli ingredienti fondamentali per accelerare il processo di scaling dell’innovazione. Senza un contesto culturale favorevole, anche i migliori progetti rischiano di non decollare, poiché le resistenze interne e la paura del fallimento impediscono di adottare idee nuove.

Le aziende che sono riuscite a superare le barriere culturali hanno creato ambienti che premiano la collaborazione trasversale, l’autonomia decisionale e la trasparenza. I leader di queste aziende promuovono la partecipazione di tutti i dipendenti al processo innovativo, creando un ambiente che non punisce l’errore, ma lo considera un’opportunità di crescita collettiva.

Un aspetto cruciale della cultura innovativa è la capacità di allineare la visione strategica con le azioni quotidiane. Per farlo, è essenziale che l’innovazione diventi una responsabilità condivisa, che attraversa tutte le funzioni aziendali, dal marketing alla produzione, dalla ricerca allo sviluppo. Gartner afferma che quando i dipendenti vedono l’innovazione come una parte integrante delle loro mansioni quotidiane, la probabilità che i progetti innovativi vengano portati a termine con successo cresce del 25%.

L’approccio agile come strumento di scaling innovation

L’agilità permette di ridurre i tempi di validazione, migliorando la qualità del prodotto finale e velocizzando il go-to-market.

L’approccio agile va ben oltre l’adozione di strumenti tecnologici. Si tratta di una mentalità che permea l’intera organizzazione, dove i team sono abilitati a prendere decisioni rapide, sperimentare soluzioni innovative e apportare miglioramenti continui ai progetti. Gartner suggerisce che per favorire l’approccio agile, è fondamentale decentralizzare la presa di decisioni e dare maggiore autonomia ai team, permettendo loro di sperimentare senza vincoli e di adattarsi ai feedback in tempo reale.

Un altro aspetto essenziale dell’approccio agile è la collaborazione continua tra funzioni e team. Le pratiche agili favoriscono un lavoro più interfunzionale, riducendo i silos aziendali e migliorando il flusso di idee e informazioni tra diversi reparti. Questo tipo di co-creazione non solo accelera i tempi di sviluppo, ma permette di sfruttare al meglio le competenze diversificate all’interno dell’azienda, ottenendo così risultati più innovativi e più velocemente scalabili.

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