INNOVATION MANAGEMENT

Abbiamo usato ChatGPT per innovare come Google e Airbnb: ecco come funziona



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PlatformThinkingGPT è un’app che unisce le pratiche della platform economy come strumento di innovazione con le capacità avanzate dell’AI. Ne risulta un’interazione che può agevolare la trasformazione digitale nelle aziende

Pubblicato il 12 feb 2024



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Gennaio 2024: un mese che ha segnato una nuova tappa fondamentale nella storia dell’Intelligenza Artificiale. OpenAI ha lanciato MyGPT, una piattaforma che permette a chiunque di sviluppare versioni personalizzate di ChatGPT. Questa innovazione non è solo tecnologica, ma ridefinisce il nostro rapporto con le AI.

MyGPT trasforma ChatGPT da un semplice strumento di dialogo a una piattaforma transazionale completa. Come in ogni piattaforma, ci sono due categorie di clienti chiave: gli utenti finali, che beneficiano delle interazioni con l’AI, e i creatori di GPT, che sviluppano versioni personalizzate per vari scopi. Questa dinamica crea le esternalità di rete incrociate, tipiche delle piattaforme: più sono i creatori che sviluppano applicazioni innovative, maggiore è il valore che gli utenti finali possono trarre da questa piattaforma (e viceversa).

E quale momento migliore per unire il concetto di “Platform Thinking” con l’Intelligenza Artificiale? Nasce PlatformThinkingGPT, un applicativo che fonde le migliori pratiche del pensiero basato sulle piattaforme come strumento di innovazione con le capacità avanzate dell’AI. Questa fusione promette di sbloccare nuovi livelli di innovazione e personalizzazione, aprendo la strada a un futuro in cui l’AI non è solo uno strumento, ma un partner integrato nel processo di innovazione.

Quale occasione migliore per sperimentarlo se non il kick-off di Platform Thinking HUB, l’Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano che abbiamo fondato nel marzo 2023?. Ma andiamo con ordine.

Che cos’è il Platform Thinking?

Al centro dell’esperimento troviamo il Platform Thinking, la strategia d’innovazione ispirata a colossi digitali come Uber, Airbnb, Google e Facebook. Questo approccio punta a svelare e applicare le regole delle piattaforme digitali per catalizzare la trasformazione digitale nelle grandi imprese italiane.

I temi sono quelli di “Platform Thinking – Il nuovo mindset per fare innovazione in azienda” il nostro libro edito da Egea, che offre una visione dettagliata su come le aziende possono evolvere sfruttando i meccanismi delle piattaforme digitali. La storia di successo di Telepass, ad esempio, fornisce un caso studio illuminante su come queste teorie possano essere messe in pratica con risultati straordinari, vedendo nella creazione di TelepassPay un caso da manuale dell’applicazione del Platform Thinking.

Il problema, quando si parla di piattaforme, è che la mente va subito ai grandi nomi: Airbnb, Uber, Facebook o Amazon. Viviamo, spesso, con tre falsi miti sulle piattaforme: che siano native digitali, che siano tendenzialmente startup e che (solitamente) arrivino dagli Stati Uniti. Il Platform Thinking vuole sfatare tutti e tre questi miti. Tutti possono ispirarsi alle piattaforme per fare innovazione e iniziare una digital business transformation. Il problema è capire dove applicare il Platform Thinking nella propria realtà. Ed è qui che nasce PlatformThinkingGPT.

Il primo esperimento con PlatformThinkingGPT

PlatformThinkingGPT è una versione ad hoc di Chat GPT che abbiamo sviluppato grazie alle nuove funzionalità rilasciate da Open AI.

Abbiamo utilizzato tutta la conoscenza che abbiamo creato negli ultimi 10 anni, articoli scientifici, casi di studio, esempi di applicazione e molto altro, per trasferire al GPT tutta la nostra conoscenza sul tema…e gli abbiamo insegnato ad essere uno sparring partner per i manager che hanno partecipato all’esperienza.

PlatformThinkingGPT è stato addestrato per essere prima di tutto un intervistatore, per farsi raccontare quali sono le sfide che la propria organizzazione sta vivendo nell’ambito dell’innovazione e le principali opportunità od obiettivi da seguire. Una volta creata la baseline, PlatformThinkingGPT è pronto ad esprimersi al meglio secondo i suoi 3 casi d’uso:

1) Supportare i professionisti nell’identificare aree della propria organizzazione in cui applicare il processo di Platform Thinking

2) Supportare nella progettazione del modello di business di una piattaforma

3) Supportare nell’applicazione dei vari tool di Platform Thinking presentati nel libro

Durante l’esperimento ci siamo focalizzati sul primo.

Attraverso un dialogo interattivo, PlatformThinkingGPT ha intervistato i partner dell’Osservatorio, suggerendo aree di applicazione e fungendo da sparring partner ideale per stimolare idee rivoluzionarie.

L’interazione con PlatformThinkingGPT

PlatformThinkingGPT ha iniziato l’interazione chiedendo all’utente di presentarsi, descrivendo l’azienda per cui lavora, il suo ruolo, le principali sfide che l’azienda sta vivendo e i principali obiettivi da raggiungere. Queste informazioni sono poi state utilizzate da PlatformThinkingGPT per identificare possibili aree in cui applicare il Platform Thinking, le ha proposte all’utente dando il via a una vera e propria interazione. Alcune aziende stanno ipotizzando di lavorare su piattaforme interne per la gestione della conoscenza, altre su marketplace di servizi, altri ancori su piattaforme data-driven per offrire nuovi servizi personalizzati. PlatformThinkingGPT ha supportato l’identificazione di queste aree e nei prossimi workshop supporterà la progettazione del modello di business di queste piattaforme.

I feedback dopo la prima sperimentazione

Questa è una prima sperimentazione di come l’intelligenza artificiale possa entrare nei processi di innovazione, fornendo un valido supporto per capire, oltre che per generare idee. Alla fine della sperimentazione abbiamo chiesto un po’ di feedback ai partecipanti. Alcuni si sono soffermati sugli elementi

È impressionante vedere risposte con questa qualità in così poco tempo”, è il primo feedback ricevuto, che mette in luce un grosso punto di forza e di debolezza di ChatGPT: la velocità. Velocità che tanto amiamo, ma che potrebbe anche metterci in difficoltà portandoci velocemente ad avere troppe nuove informazioni da gestire.

Alcuni partecipanti hanno trovato molto utile la struttura chiara delle risposte, dicendoci per esempio che “Ci ha aiutato a chiarire i nostri pensieri confusi”, ma anche che la sua forza è più legata all’ordine, più che alla generazione di idee: “È molto utile per strutturare i pensieri che stiamo facendo, più che generare idee radicalmente nuove” e ancora “Ci può aiutare a strutturare i progetti di innovazione, ma serve ancora l’umano per avere l’idea”.

In molti sono concordi sul fatto che siamo ancora all’inizio: abbiamo bisogno di usare questi strumenti (“Bisogna prendere la mano con lo strumento, probabilmente con un processo iterativo”) e soprattutto di capire come interagire con l’AI in maniera efficace (“Dobbiamo ancora lavorare sui prompt, non siamo ancora abituati a questa modalità di interazione”), ma con un po’ di pratica i risultati si vedono subito (“All’inizio era strano, ma poi mi ha aiutato e credo ci possano essere grosse potenzialità”).

Che cosa abbiamo imparato sul Platform Thinking?

1. Il Platform Thinking è una strategia potente, ma ha ancora bisogno di una guida attenta per capire dove applicarla per iniziare un vero e proprio percorso di trasformazione culturale nel modo in cui immaginiamo l’innovazione…e l’intelligenza artificiale potrebbe aprire nuovi scenari tutti da esplorare.

2. L’intelligenza artificiale è spesso raccontata come uno strumento che potrebbe sostituirci, noi l’abbiamo vissuta più come un co-pilot, come un membro del team con cui dialogare e a cui fare domande che ci può aiutare a mettere in ordine più che a generare idee.

3. L’effetto “wow” con l’intelligenza artificiale è ancora molto forte, dobbiamo lavorare nella progettazione di esperienze che ci aiutino a metterci nella prospettiva migliore per sfruttarne le opportunità, per esempio dialogandoci e non aspettandoci subito la risposta “corretta”.

Una nuova frontiera dell’innovazione

Questo esperimento non è stato solo un incontro di lavoro, ma un’esperienza stimolante e sorprendente che ha rinnovato l’entusiasmo e la curiosità dei partecipanti. Questo workshop ha segnato l’inizio di un percorso innovativo per le grandi imprese italiane, un cammino che sfrutta metodologie e strumenti all’avanguardia come PlatformThinkingGPT, su cui continueremo le sperimentazioni e che tornerà nei prossimi workshop.

L’energia e la creatività scaturite da questo incontro fanno presagire un futuro ricco di riflessioni sull’innovazione e sulle trasformazioni digitali. Ora, con impazienza e grande aspettativa, attendiamo il prossimo appuntamento a fine marzo, la prima Platform Thinking GYM in cui ogni partner lavorerà sullo use case definitivo scelto nei prossimi due mesi.

Un’ultima cosa: PlatformThinkingGPT è ancora in versione beta, ed è aperto alla sperimentazione, se volete scriveteci per avere l’accesso!

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