REBRANDING

Square diventa Block: così l’ex CEO di Twitter guida la società di pagamenti digitali verso la blockchain

Il rebranding, avvenuto a pochi giorni dalle dimissioni del CEO Jack Dorsey dalla guida di Twitter, punta a riunire sotto un unico marchio i vari prodotti della società. La scelta del nuovo nome Block: un riferimento ai crescenti interessi della società nella tecnologia blockchain e nelle critpovalute

Pubblicato il 06 Dic 2021

Jack Dorsey cambia il nome di Square in Block (Photo by Joe Raedle/Getty Images)

Il colosso del fintech Square cambia il nome in Block a partire dal 10 dicembre 2021. Il cambiamento, al quale l’azienda lavorava da oltre un anno, che punta a riunire sotto un unico brand i vari prodotti della società, tra cui il servizio di streaming musicale Tidal, Cash App, TBD e naturalmente la stessa Square. L’annuncio è stato fatto pochi giorni dopo che il founder e CEO di Square, Jack Dorsey ha abbandonato il suo ruolo di CEO a Twitter, che aveva a sua volta fondato.

“Abbiamo costruito il marchio Square per l’attività dei nostri venditori, che è il posto al quale appartiene”, ha dichiarato Jack Dorsey, cofondatore e CEO di Block. “Block è un nome nuovo, ma il nostro scopo di empowerment economico rimane lo stesso. Non importa come cresciamo o cambiamo, continueremo a costruire strumenti per contribuire ad incrementare l’accesso all’economia”.

Cosa significa il passaggio da Square a Block

Il passaggio a Block è soprattutto un modo per riconoscere la crescita dell’azienda. Dalla sua costituzione nel 2009, la società ha inglobato altre aziende quali Cash App (servizio di pagamento mobile che consente agli utenti di trasferire denaro tra loro utilizzando un’app per cellulari), Tidal (servizio di streaming di musica, podcast e video in abbonamento) e TBD54566975, o TBD, che sta costruendo una piattaforma sviluppatori aperta, per agevolare l’accesso ai Bitcoin e ad altre tecnologie blockchain, senza dove passare per un istituto.

L’acquisizione di AfterPay

Ad agosto 2021 Square ha colto il trend del “compra ora, paga dopo” annunciando l’acquisizione dell’australiana Afterpay per 29 miliardi di dollari. Si è trattato dell’acquisizione più consistente di sempre da parte di Square e anche dell’acquisizione più importante di startup nella storia dell’Australia. In quell’occasione la società di pagamenti finanziari aveva fatto sapere che intendeva fondere Afterpay con le app già esistenti. Obiettivo: dare “anche ai più piccoli commercianti” la possibilità di proporre ai clienti di acquistare ora e pagare in una fase successiva.

Perché il nome “Block”

Il cambio di nome, si legge in un comunicato diffuso dall’azienda, crea spazio per un’ulteriore crescita. Block diventa così un ecosistema globale di molte aziende unite tra loro da un unico obiettivo di empowerment economico, molte delle quali servono le persone: individui, artisti, fan, sviluppatori e venditori.

La modifica del nome in Block distingue l’entità aziendale dalle sue attività o blocchi predefiniti. Non ci saranno cambiamenti organizzativi e Square, Cash App, TIDAL e TBD54566975 continueranno a mantenere i rispettivi marchi. Una forza lavoro di base, che include team come Counsel, People e Finance, continuerà a contribuire a guidare l’ecosistema a livello aziendale. Come risultato del cambio di nome, Square Crypto, un’iniziativa separata della società dedicata all’avanzamento di Bitcoin, cambierà il suo nome in Spiral.

Il nuovo nome “Block” fa riferimento ai crescenti interessi della società nella tecnologia blockchain e nelle critpovalute.Block references the neighborhood blocks where we find our sellers, a blockchain, block parties full of music, obstacles to overcome, a section of code, building blocks, and of course, tungsten cubes” ha scritto la società in un Tweet. Ovvero il riferimento è ai “blocchi” nel vicinato dove trova i suoi venditori, alla blockchain, ai ‘block parties’ pieni di musica, agli ostacoli da superare, a una sezione di codice, alla costruzione dei blocchi e ai cubi di tungsteno.

Il rebranding: prima Meta, ora Block

Square non è il primo gigante tecnologico a fare rebranding. A ottobre 2021 Mark Zuckerberg, founder e CEO di Facebook, aveva annunciato il cambio del nome dell’azienda in Meta, oltre a introdurre il concetto di Metaverso sul quale sarà basata la nuova strategia della società. “In questo momento – ha scritto Zuckerberg – il nostro marchio è così strettamente legato a un prodotto che non può rappresentare tutto ciò che stiamo facendo oggi, figuriamoci in futuro. Nel corso del tempo, spero che saremo visti come “un’azienda metaverse” e voglio ancorare il nostro lavoro e la nostra identità a quello che stiamo costruendo”.

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