UNICORNI EUROPA

Mollie: dopo un round da 665 milioni, ecco la terza fintech più grande d’Europa

Fondata nel 2004, l’olandese Mollie è una piattaforma che offre una semplice procedura per integrare i pagamenti in un sito o in una app. Con il recente round C, va ad aggiungersi alle altre società europee che hanno superato la valutazione di un miliardo (unicorni). Molte provengono dall’ambito fintech

Pubblicato il 01 Lug 2021

La squadra di Mollie

L’Europa ha un unicorno olandese nel fintech, Mollie, che ha da poco concluso il suo round C con una nuova raccolta di 665 milioni di ero.

L’ecosistema dell’innovazione europeo si scalda sempre più in questi mesi, con quelle che fino a ieri erano startup e oggi diventano player sempre più grandi. Lo dimostrano i numeri ma anche le azioni delle istituzioni, come nel caso del piano di Macron, al centro dei riflettori per la strategia di favorire la crescita esponenziale delle aziende francesi. La Francia, infatti, oggi all’undicesimo unicorno, fa sperare in una forza trainante per tutta l’Europa: un modello che possa essere d’esempio anche per le altre nazioni.

Tra le eccellenze del Vecchio Continente è arrivata un’altra bella notizia nel settore fintech: dall’Olanda spicca in questi giorni Mollie, unicorno che ha appena concluso il suo round C.

Mollie: il modello di business

Fondata nel 2004, Mollie è la società di pagamenti che per prima in Europa si è affermata come provider digitale, in qualità di ponte per merchants tra webshops, enti di beneficenza e banche. Un modello regolato dalla legislazione dei Paesi Bassi (con licenza olandese per prestazione dei servizi di pagamento) che ha fatto della semplicità la sua missione.

Infatti la startup si è distinta per la capacità di mettere a disposizione dei venditori dei sistemi di pagamento facili da gestire, semplificando processi burocratici complessi e agevolando gli acquisti con una fruibilità intuitiva nonché una gestione e un controllo completi. Ad oggi Mollie conta transazioni per un valore di circa 10 miliardi di euro l’anno, previsti in raddoppio nel corso del 2021. La crescita continua con circa 400 nuovi utenti ogni giorno.

Crescita ed espansione

Prima della pandemia Mollie era una startup olandese poco conosciuta diventata unicorno dopo un round interessante lo scorso settembre. Ma oggi è la terza fintech più grande d’Europa dopo l’annuncio martedì scorso della chiusura del round che l’ha portata da una valutazione di 800milioni di $ a 6,5 Billions. L’attenzione sempre più rilevante verso le transazioni digitali e il modelo di ecommerce in genere ne ha favorito la crescita così come l’attrattività presso gli investors. Questo nuovo ciclo di investimenti Serie C, guidato da Blackstone Growth, ha visto la partecipazione dei fondi EQT Growth, General Atlantic and TCV e servirà per l’espansione capillare su tutto il territorio, europeo e non solo.

Ai circa 480 dipendenti si affiancheranno 300 nuovi membri del team nel corso dei prossimi sei o nove mesi, per scalare in altre geografie.

Nuove assunzioni nel mirino, quindi, ma non solo. Infatti nei progetti sono previst i forti investimenti sulla piattaforma tecnologica per espandere i prodotti anche ai servizi finanziari per le PMI, un trend sempre più in crescita in questo momento.

La corsa del fintech

Un nuovo successo nel fintech europeo che mette in luce la forte crescita che sta interessando il settore tecnologico. Basti pensare alla grandissima operazione di qualche mese fa di Klarna, piattaforma con modello buy now pay later per merchants. La fintech svedese nei mesi scorsi ha raccolto oltre 1,6 miliardi di dollari in due round di finanziamenti raggiungendo la valutazione complessiva di 45,6 miliardi di dollari. Ad oggi è la fintech più importante europea nonché la seconda a livello mondiale.

Fiore all’occhiello di un mercato molto attivo a livello europeo tra finanziamenti, investimenti ma anche factoring e prestiti al consumo.

Nel nostro continente le startup che hanno superato la leggendaria valutazione di 1 Billion hanno in comune la provenienza dal settore dei pagamenti digitali e dal Nord Europa. A questo punto sarebbe davvero auspicabile il primo unicorno italiano.

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Stefania Barbato
Stefania Barbato

Appassionata di musica, libri e tech, contribuisce a sviluppare l’ecosistema startup italiano con progetti innovativi, creatività e go-to-market

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